In mezzo al suo abbrutimento. Gaetano aveva conservato una non indifferente predilezione per la musica, imperocché, essendo un giorno entrato in sala mentre io ero al pianoforte, rimase attento, e direi anche commosso, sino alla fine del pezzo. Similmente allorquando la mia unica sorella venne a Cagliari per far eseguire sulle scene di quel primario teatro un suo spartito musicale (1), egli, si geloso del suo tempo, si presentò a lei chiedendo di intervenire gratuitamente alla rappresentazione dell'opera, essendo arborense, epperciò conterraneo dell'eroina. La musica mansueta i bruti; e chi sa quanto e quale miglioramento si sarebbe potuto ottenere da quell'anima inaridita ad ogni affetto? Ma allora non mi balenò nemmeno per un istante alla mente il bene non piccolo che potensi operare in lui col semplicissimo mezzo dell'armonia; e solo rimasi meravigliata nel convincermi del miracolo di renderlo meco disinteressato, correndo d'allora in poi a sbucarmi puntualmente qualsiasi commissione senza voler accettare altra mercede che quella di un bicchier di vino. Questo povero mattoide, era amantissimo del caffè, di cui non solo faceva uso ma abuso, ragione, forse questa per la quale conservava nella sua stamberga un numero grandissimo di caffettiere di ogni dimensione, sebbene quasi tutte guaste: non ho mai saputo immaginare a qual fine le custodisse tutte si gelosamente. Diffidente come era, e sono tutti a cui piglia la passione del danaro, in casa sua non introduceva mai persona; e non facile impresa era il penetrarvi a sua insaputa, perché egli non lasciava mai aperta la porta nonostante l'andare e venire che vi faceva tutto il dì per straboccare i soldi alla caverna; e nemmeno si poteva cogliere lui stesso all'improvviso in casa perché soleva chiudervisi dentro. Ma il calzolaio, suo vicino, stuzzicato dalla curiosità, stette tanto all'erta finché, colto un momento in cui la memoria di Gaetano gli fe' cilecca, s'introdusse furtivo; veduto quel gran numero di caffettiere rimase meravigliato, ma senza star lì tanto a fantasticare sulla stravaganza della collezione, le appiccò tutte ad un mandorlo che vetusto ombreggiava il cortiletto, raccomandandolo ad una cordicella. Ognuno può immaginare lo risate che si fecero al vedere Gaetano tutto inquieto arrampicarsi sull'albero per ricuperare, le predilette cuccume. Di questo andò a muover lagnanza dal delegato di pubblica sicurezza, il quale, volendo a sua volta spassarsela un poco, fece stendere a lui medesimo la querela che incominciava con queste parole: « I continui fatti esposti e prepotenti » e su questo tono bizzarro continuava che, a farlo apposta, non si sarebbe potuto meglio raggiungere lo scopo di far ridere saporitamente. Conchiudeva poi con il citare la stessa moglie del calzolaio, la quale aveva aiutato il marito in quell'innocente burletta. Qual prezioso documento sarebbe mai stato per lo spiritoso cronista della Vita che si Vive della Stampa torinese. Come ho già detto, Gaetano favellava un linguaggio tutto suo proprio; e ricordo che la prima volta ch'io lo udii parlare, non ne compresi sillaba, sebbene non usasse mai il dialetto. Per esempio, ad una persona che lo incaricava di qualche commissione chiedeva procedimento anteriore, ossia mercede anticipata. Camminare alla superficie voleva significare non oltrepassare il limite del quartiere più elevato chiamato Castello, nel quale abitava lui ed erano stabiliti quasi tutti gli uffici, Straboccamento agli inferiori era recarsi ai sottoposti quartieri della città; straboccamento agli ultimi confini babelici era recarsi oltre la cinta daziaria. Un giovanotto gli chiese un giorno: Dove vai, Gaetano? ed egli: Di qua, di là, di su, di giù, ora a sud, ora ad ovest, otramque partes; e ad un altro per la medesima domanda: In cammino per occupazione e non per dilettazione. Lei è impiegato, io non son pagato. Faccio i fatti miei, pensi a lei. Avendogli un amico nostro fatto i saluti di mio marito, rispose: Albasentit, allin loquitor; discere est recordari. Nulla est celeritas quae possit, cum celeritate animi contendere. Richiesto perché avesse omesso gli stivaloni da cacciatore, rispose: Che aumentando così il peso personale erano d'inciampo al rapido andamento, ed inoltre chi dura vince. Non ci voleva che il cervello strambo di Gaetano per far concordare questa inaspettata conseguenza con le premesse. Chi sa quante migliaia di lire è riuscito ad accumulare Gaetano in quella lunga serie d'anni d'una vita strappazzata e senza affetti! Reso dall'età o dall'eccessiva fatica inabile al lavoro, invece di godersi in pace quel ben di Dio tanto sudato, riparò all'Ospizio di mendicità. Dove aveva collocato il suo tesoro prima di abbandonare quel bugigattolo sì a lungo abitato? Era stato derubato o l'aveva sotterrato altrove? Comunque sia stata la cosa, il positivo si è che egli morì senza confessar niente a nessuno, si che corsero a questo riguardo le più disparate congetture. Cucite negli abiti laceri si trovarono 500 lire in biglietti di banca; ma il danaro forse si ossiderà sotto terra e, più probabilmente, capitato o capiterà nelle inani di qualche furbo indegnissimo di quella fortuna oppure, in quelle di un dilapidatore che ne farà il peggior uso. Oh almeno un raggio di sublime luce avesse lampeggiato alla mente di quell'uomo nell'ultima sua ora suggerendogli una buona azione a pro dei diseredati! Ma sembra che Iddio rigetti le risorse fruttate dalla cupidigia e dalla avarizia giudicandole indegne di cooperare all'opere grandi e generose.