Il Pastorello vacilla, quasi abbacinato da tanta luce di bellezza, che tutti di caldi aneliti lo accende; e, cedendo alla possente malìa, s’appressa alla dea della Voluttà, e già le porge l’aureo premio agognato. Ma no: il suo sguardo, distratto un momento, ha scorto la Principessa di Bouillon seduta; e a questa corre, a questa consegna il pomo delle Esperidi, piegando il ginocchio. La Principessa lo accoglie benignamente, mentre gli astanti mandano tutti un lungo unanime plauso.