Senza licenza dell'autorità locale di pubblica sicurezza non possono spararsi armi da fuoco nè lanciarsi razzi, accendersi fuochi di artificio, innalzarsi aerostati con fiamme, o in genere farsi esplosioni o accensioni pericolose in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una via pubblica o in direzione di essa.
Vengono perciò analizzate anche le vicende che hanno visto accendersi la polemica per l'introduzione nelle aule di concorso di numerosi testi la cui consultazione non era consentita, ponendo per la prima volta l'accento non sulle eventuali responsabilità degli organizzatori per l'omesso e/o l'insufficiente controllo, ma sul fatto stesso che vi fossero aspiranti giudici e pubblici ministeri che hanno provato fraudolentemente ad introdurre tali materiali. E si ricorda, analizzando i possibili rimedi, come già nel gennaio 2008 le prove del concorso in magistratura avevano occupato le prime pagine dei giornali, quella volta perché si erano sottolineati gli svarioni di ortografia in cui erano incorsi molti aspiranti giudici e pubblici ministeri.