È fatto obbligo: a) di impegnare la corsia di accelerazione per immettersi sulla corsia di marcia, nonché di dare la precedenza ai veicoli in circolazione su quest'ultima corsia; b) di impegnare tempestivamente, per uscire dalla carreggiata, la corsia di destra, immettendosi quindi nell'apposita corsia di decelerazione sin dal suo inizio; c) di segnalare tempestivamente nei modi indicati nell'art. 154 il cambiamento di corsia.
È comunque vietata l'apertura di accessi lungo le rampe di intersezioni sia a raso che a livelli sfalsati, nonché lungo le corsie di accelerazione e di decelerazione.
Le strade di cui al comma 2 devono avere le seguenti caratteristiche minime: A - AUTOSTRADA: strada extraurbana o urbana a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia, eventuale banchina pavimentata a sinistra e corsia di emergenza o banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso e di accessi privati, dotata di recinzione e di sistemi di assistenza all'utente lungo l'intero tracciato, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore e contraddistinta da appositi segnali di inizio e fine; per la sosta devono essere previste apposite aree con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione. B - STRADA EXTRAURBANA PRINCIPALE: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia e banchine pavimentate, priva di intersezioni a raso, con accessi alle proprietà laterali coordinati, contraddistinta dagli appositi segnali di inizio e fine, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore; per eventuali altre categorie di utenti devono essere previsti opportuni spazi. Per la sosta devono essere previste apposite aree con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione. C - STRADA EXTRAURBANA SECONDARIA: strada ad unica carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia e banchine. D - STRADA URBANA DI SCORRIMENTO: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchine pavimentate e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali estranee alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate. E - STRADA URBANA DI QUARTIERE: strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiata. F - STRADA LOCALE: strada urbana od extraurbana opportunamente sistemata ai fini di cui al comma 1 non facente parte degli altri tipi di strade.
Per le finalità di accelerazione della spesa in conto capitale di cui al comma 1 dell'articolo 60 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, come modificato dall'articolo 4, comma 130, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, il CIPE, utilizzando anche le risorse rese disponibili per effetto delle modifiche dell'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 22 ottobre 1992, n. 415, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488, finanzia prioritariamente gli interventi inclusi nel programma per le infrastrutture strategiche di cui alla legge 21 dicembre 2001, n. 443, selezionati secondo i principi adottati dalla delibera CIPE n. 21/2004 del 29 settembre 2004, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 275 del 23 novembre 2004.
Semplificazione, accelerazione ed effettività della tutela da un lato, e contemperamento delle esigenze di certezza dell'attività sociale con quelle di protezione dei diritti di soci e terzi dall'altro, sono i principi che reggono il nuovo sistema di norme sulle impugnazioni delle deliberazioni assembleari; a fronte di residue ambiguità del testo normativo, proprio questi principi devono guidare l'interprete verso una ricostruzione delle nuove fattispecie che ne elida ogni possibilità di contrasto con norme costituzionali. La prima parte di questo articolo, concernente cause ed effetti dell'invalidità dell'atto, è stata pubblicata nel n. 4 di questa Rivista.
Il processo di armonizzazione contabile internazionale ha evidenziato negli ultimi anni una decisa accelerazione a livello europeo, giungendo all'attuale situazione che ha sancito l'introduzione obbligatoria dei principi contabili internazionali dell'IASB per la redazione dei bilanci consolidati delle società quotate, nonché la facoltà ai Paesi membri di estendere l'obbligo/facoltà di adozione degli IAS/IFRS anche ai bilanci di esercizio delle società quotate ed ai bilanci consolidati e di esercizio di altre società. Lo scritto si sofferma brevemente sui contenuti della direttiva n. 2001/65/CE ponendo in evidenza sia alcuni problemi inerenti il coordinamento spazio/temporale tra le varie azioni comunitarie sia la limitata utilità che il modello internazionale può rivelare se riferito a piccole realtà.
La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni si basa principalmente sul calcolo dell'esposizione giornaliera, espressa come accelerazione continua equivalente su 8 ore A(8) o della dose di vibrazioni (VDV), lasciando la discrezionalità della scelta tra le due diverse grandezze agli Stati membri. Il presente lavoro, ripercorrendo casi specifici, vuole porre l'attenzione su come i due metodi spesso non siano "sovrapponibili" ed in definitiva possano portare a risultati differenti nella valutazione dell'esposizione.
La banca contiene informazioni sulle coppie aspiranti alle adozioni e sui bambini adottabili e il suo fine è di permettere incroci e intersezioni fra quei dati, con conseguente accelerazione delle procedure adottive. L'A., pur plaudendo all'adempimento di una disposizione legislativa, manifesta qualche perplessità sulla reale efficacia degli abbinamenti astratti, poiché la vera sperimentazione delle capacità genitoriali adottive avviene solo "sul campo".
Paradigmatico è l'insegnamento secondo cui "aumentando le assunzioni di dosi cancerogene aumenta l'incidenza dei tumori e si abbrevia la durata del periodo di latenza con accelerazione nella produzione dell'evento morte". Di grande rilievo sono, altresì, gli insegnamenti attinenti alla difficoltà, se non all'impossibilità, di individuare la soglia al di sotto della quale il rischio cancerogeno sarebbe eliminato, e all'ipotesi tutt'altro che infrequente del lavoratore esposto ad agente cancerogeno colpito di tumore polmonare, ma fumatore.
L'analisi critica delle ultime ipotesi di modifica del rito contumaciale, alcune delle quali avanzate in nome della necessità di soddisfare esigenze di razionalizzazione ed accelerazione dei tempi processuali, offre l'occasione di sottolineare come il compito del legislatore di assicurare una ragionevole durata non può che riguardare la durata di un processo che deve essere comunque un processo giusto.
Con queste norme vengono introdotte deroghe al procedimento ordinario con l'individuazione di ipotesi e presupposti per la sua accelerazione. Quanto ai criteri di determinazione delle indennità, vengono fissati parametri legati alla pianificazione urbanistica in un'ottica di perequazione. Viene inoltre affidato agli uffici regionali un ruolo di coordinamento fra le autorità esproprianti, fra le quali vengono individuate anche le società a partecipazione pubblica, oltre che di monitoraggio e di consulenza.
L'ultima è l'ulteriore accelerazione del processo di armonizzazione tra pubblico e privato nella direzione di esportare nel privato la tecnica di misurazione della rappresentanza sperimentata nel pubblico con risultati positivi in termini di deflazione della conflittualità. Si prospetta, infine, l'ipotesi di una regolazione del conflitto che condiziona l'esercizio del diritto di sciopero del singolo alla significatività dell'interesse collettivo che ne è alla base, assumendo una doppia soglia minima di rappresentatività delle OO.SS. che lo proclamano, la prima idonea di per sé a legittimare l'astensione collettiva, l'altra sufficiente a fare indire un referendum (al cui esito è rimessa l'esperibilità dell'azione).
Il d.l. n. 78/2010 imprime una forte accelerazione nella direzione della gestione associata dei servizi a tutti i comuni fino a 5000 abitanti. Di fatto, il 70% dei comuni dovrà scegliere la strada della convenzione o dell'unione dei comuni. Strumenti comunque "federalisti" che non comprimono l'autonomia politica delle singole comunità, che mantengono i propri organi elettivi, ma consentono economie di scala, sinergie organizzative e uniformità amministrativa del territorio.
In un coacervo di disposizioni eterogenee -che spaziano dalla disciplina dell'esercizio della potestà normativa del Governo (modifiche alla l. 400 del 1988), a quella del procedimento amministrativo (modifiche alla l. 241 del 1990); dalla delega al Governo per la modifica del codice dell'amministrazione digitale alla delega per il riassetto della disciplina del processo amministrativo - si segnalano numerose modifiche al codice di procedura civile (artt. 45 ss. della legge) che, pur non costituendo una vera e propria riforma organica del codice di rito, apportano sostanziali e significative novità in funzione della razionalizzazione, semplificazione ed accelerazione del processo civile, perseguendo la lunga stagione di riforme che ha avuto inizio ormai nel lontano 1990. Queste, in sintesi, le novità contenute nella legge.
L'articolo si propone di commentare l'ennesima novella al codice degli appalti, recata dalla l. n. 102/2009; in nome del comune filo conduttore della semplificazione e accelerazione, sono stati modificati gli appalti segretati, i termini per le offerte, alcuni termini del procedimento di approvazione dei progetti delle infrastrutture strategiche e, soprattutto, il procedimento di verifica delle offerte anomale.
L'obiettivo dell'A. è duplice: da un lato, ricomporre a sistema precetti eterogenei di non sempre agevole lettura, pur se unificabili sotto il profilo della ratio (accelerazione e semplificazione del contenzioso); dall'altro lato, contestualizzare le singole innovazioni (estensione della decadenza all'impugnazione del contratto a termine, determinazione forfettaria del risarcimento) collocandole all'interno del precedente, composito scenario normativo e giurisprudenziale al fine di misurarne la reale portata razionalizzante. Attenzione è altresì dedicata alla disciplina transitoria di cui viene valutata la "ragionevolezza" alla luce dei più recenti orientamenti della Corte Costituzionale, specie con riguardo all'applicazione retroattiva delle nuove disposizioni.
Aspetti fiscali nel fallimento: oneri tributari e proposte di accelerazione
Sul versante processuale viene inoltre riconosciuta, nelle controversie, aventi ad oggetto la materia scrutinata, la legittimazione passiva dell'amministratore, con effetti sicuramente positivi in termini di semplificazione dei giudizi e di accelerazione dei tempi per la loro decisione.
Non mancano accenni alla evoluzione normativa della disciplina, che negli ultimi anni ha registrato una formidabile accelerazione.
Il contrasto da parte degli organismi internazionali alla concorrenza sleale tra Stati ha impresso significativa accelerazione, nell'ultimo biennio, a negoziazione e stipulazione di accordi internazionali sullo scambio di informazioni (oggi pari a circa 680). Non meno rilevante la disciplina dei prezzi di trasferimento, in ordine alla quale l'OCSE sta conducendo aggiornamenti alle "Guide lines" del 1995. Sul fronte europeo, il progetto della base imponibile comune consolidata, dopo la battuta d'arresto degli anni passati, sembra approdare gradualmente ad una concreta proposta normativa, mentre vengono avviate consultazioni in materia di doppia imposizione ed introduzione di una "financial transactions tax".
Nel presente articolo si descrive lo stato dell'arte delle BCI evidenziando i progressi nonché le problematiche affrontate nello sviluppo di questa tecnologia innovativa che ha visto una notevole accelerazione negli ultimi anni. Sebbene le BCI siano state studiate e sviluppate dal punto di vista medico e tecnologico, pochi studi evidenziano gli aspetti legati alla loro usabilità ed ergonornia.
La recrudescenza della crisi economica ha comportato un'improvvisa accelerazione della complessa gestazione legislativa del d.d.l. Centaro, con il risultato di pervenire rapidamente ad una disciplina, inevitabilmente non completa, dell'insolvenza non commerciale. Ne è derivata una duplice contaminazione, sotto il profilo delle categorie dei soggetti interessati e dei modelli procedi mentali, che si riflette con particolare evidenza nella fase di approvazione ed omologazione dell'accordo. Il disegno di legge governativo in itinere e le novità introdotte dal "decreto sviluppo" del giugno 2012 confermano peraltro la tendenza al superamento della barriera esistente tra le categorie dell'insolvenza civile e commerciale, in un'ottica di ibridazione dei momenti di autonomia negoziale e di eteronomia giudiziale e con la finalità ultima di limitare il danno umano, sociale ed economico non di rado cagionato dal ricorso incontrollato alle procedure esecutive individuali.
., le quali, a loro volta, rinviavano a quelle sulle società di persone .La riforma del 2003, innovando, ha dettato una disciplina unitaria sullo scioglimento e la liquidazione per tutte le società di capitali in un'ottica di accelerazione e semplificazione della procedura, disciplinando in particolare la redazione dei bilanci sulla base di criteri adeguati alle loro specifiche finalità. Il lavoro si propone di evidenziare i passaggi salienti del procedimento di liquidazione riguardo, in particolare, alla società a responsabilità limitata.
L'articolo discute di queste difficoltà tenendo in considerazione sia 1'"accelerazione" del tempo nell'epoca presente, sia la stretta relazione tra la legge giuridica e il principio di eguaglianza.
L'auspicio dell'A. è che un tale travaglio genetico non sia solo il sintomo di un'indecisione strategica del legislatore ma rappresenti uno sforzo di accelerazione teso a rendere finalmente fruibile ed efficace uno strumento di cui il contesto economico e sociale sente ormai in modo indifferibile il bisogno.
Il d.l. n. 66/2014 convertito in l. n. 89/2014 e il d.l. n. 90/2014, in via di conversione alla data di licenziamento del presente contributo, contengono numerose disposizioni in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi, forniture, che ridisegnano in modo significativo il sistema, e che possono schematicamente ricondursi a tre filoni: misure di contenimento della spesa pubblica, misure di trasparenza, misure di semplificazione e accelerazione dei procedimenti e dei processi.
Attraverso una ricognizione ragionata delle principali pronunce sino ad ora emesse in materia, degli orientamenti indicati nelle linee guida predisposte dai vari Tribunali, nonché delle tesi elaborate dalla dottrina, il presente lavoro si propone di fare chiarezza sui numerosi aspetti controversi originati, in "parte qua", dalla legge citata, anche al fine di verificare se il legislatore abbia effettivamente centrato il bersaglio raggiungendo l'ambizioso obiettivo della "accelerazione" della definizione delle controversie in esame, oppure se al contrario, anche l'intervento operato sul piano processuale appaia nel complesso deludente.
Una serie di interventi normativi recenti e documenti di indirizzo, tra i quali da ultimo il piano "Crescita digitale", disegnano uno scenario di accelerazione dei processi di digitalizzazione pubblica, nel quale emergono nuovi problemi e nuovi principi, che innovano l'impianto della materia, così come definita oramai da un decennio dal Codice dell'amministrazione digitale. Questi processi non sono sempre di facile leggibilità e comprensibilità, ed appare dunque utile cercare di mettere a sistema le recenti innovazioni, che fissano in modo frammentato nuovi istituti e nuove modalità di relazione "digitale" con l'amministrazione, al fine di cogliere le potenzialità, le implicazioni ed i problemi delle nuove politiche di digitalizzazione. Inoltre, è proprio sui nuovi principi che possono ricavarsi dalle recenti riforme che pare necessario soffermarsi, per riflettere sui caratteri che va assumendo la pubblica amministrazione digitale nel suo proiettarsi oltre la transizione, verso la piena digitalizzazione dei servizi.
.: tra accelerazione delle tutele creditorie e riflessioni sistematiche. Primo commento
L'informatizzazione del procedimento di esecuzione forzata, in particolare di quello per espropriazione, ha subito una decisa accelerazione tra il 2014 ed il 2015. L'impiego diffuso dei mezzi telematici comporta alcune semplificazioni ed un incremento di efficienza, ma può anche dare luogo ad incertezze applicative ed essere causa di errori, secondo parte della giurisprudenza, dalle gravi conseguenze.