Si applica la reclusione fino a sei mesi o la multa da lire mille a cinquemila a chi accede nei detti locali per darsi all'uso di sostanze stupefacenti.
Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.
Nei casi in cui è prevista l'applicazione della sanzione accessoria della confisca del veicolo, non è ammesso il pagamento in misura ridotta della sanzione amministrativa pecuniaria cui accede. In tal caso il verbale di contestazione della violazione deve essere trasmesso al prefetto entro dieci giorni.
Per l'esercizio delle proprie attribuzioni, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale accede ai luoghi di lavoro nel rispetto delle modalità e del termine di preavviso individuati dagli accordi di cui al comma 2. Il termine di preavviso non opera in caso di infortunio grave. In tale ultima ipotesi l'accesso avviene previa segnalazione all'organismo paritetico.
Fatto salvo quanto stabilito in sede di contrattazione collettiva, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: a) accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni; b) è consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità produttiva; c) è consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente; d) è consultato in merito all'organizzazione della formazione di cui all'articolo 37; e) riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali; f) riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza; g) riceve una formazione adeguata e, comunque, non inferiore a quella prevista dall'articolo 37; h) promuove l'elaborazione, l'individuazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori; i) formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle quali è, di norma, sentito; l) partecipa alla riunione periodica di cui all'articolo 35; m) fa proposte in merito alla attività di prevenzione; n) avverte il responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività; o) può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.
Ai posti disponibili nella qualifica di aiutante di polizia della carriera esecutiva del personale della pubblica sicurezza si accede mediante esame di concorso fra il personale della carriera esecutiva dell'amministrazione della pubblica sicurezza con la qualifica di archivista o di applicato.
Alla qualifica di provveditore agli studi di 2ª classe si accede: a) per la metà dei posti disponibili, mediante promozione dei vice provveditori, ai sensi degli articoli 166, 167 e 369; b) per l'altra metà di posti, mediante concorso per titoli, integrato da un colloquio e riservato: 1) ai presidi di 1ª e 2ª categoria ed ai direttori di istituti e scuole statali d'istruzione secondaria; 2) agli impiegati della carriera direttiva della amministrazione centrale della pubblica istruzione aventi qualifica non inferiore a quella. di direttore di sezione; 3) ai professori di istituti statali di istruzione secondaria di primo e secondo grado, equiparati, per il trattamento economico, almeno alla qualifica di direttore di sezione; 4) agli ispettori scolastici delle scuole elementari.
Agli uffici della Regione si accede mediante pubblico concorso, salvi i casi previsti dalla legge regionale.
L'ordinamento del personale regionale è regolato dai seguenti princìpi: a) dall'accesso nell'Amministrazione mediante pubblico concorso; b) da qualifiche funzionali alle quali si accede mediante pubblico concorso; c) dallo stipendio onnicomprensivo che attua la chiarezza retributiva; d) dalla progressione esclusivamente economica nell'ambito della qualifica in base all'anzianità di servizio e al merito, valutato con criteri obbiettivi per qualità ed efficienza; e) dalla precisa determinazione, nel quadro della unità organizzativa, delle competenze e delle responsabilità proprie di ciascuna qualifica.
Agli uffici della Regione si accede mediante pubblico concorso, salvo i casi previsti dalla legge dello Stato, per la qualifica determinata in rapporto alla preparazione tecnico-professionale.
L'ordinamento del personale regionale è regolato dai seguenti princìpi: a) dall'accesso all'Amministrazione mediante pubblico concorso, salvo i casi particolari stabiliti dalla legge dello Stato; b) da qualifiche funzionali alle quali, nei casi stabiliti dalla legge regionale, si accede mediante pubblico concorso; c) dallo stipendio onnicomprensivo che attua la chiarezza retributiva; d) dalla progressione esclusivamente economica nell'ambito della qualifica in base all'anzianità di servizio ed al merito, valutato con criteri obiettivi per qualità ed efficienza; e) della precisa determinazione, nel quadro della unità organizzativa, delle competenze e delle responsabilità proprie di ciascuna qualifica.
Agli uffici della Regione si accede mediante pubblico concorso salvo i casi previsti dalle leggi dello Stato.
L'ordinamento del personale regionale è regolato dai seguenti princìpi: a) dall'accesso all'Amministrazione mediante pubblico concorso, salvo i casi particolari stabiliti dalla legge dello Stato; b) da qualifiche funzionali alle quali, nei casi stabiliti dalla legge regionale, si accede mediante pubblico concorso; c) dallo stipendio onnicomprensivo che attua la chiarezza retributiva; d) dalla progressione esclusivamente economica nell'ambito della qualifica in base all'anzianità di servizio ed al merito, valutato con criteri obiettivi per qualità ed efficienza; e) dalla precisa determinazione, nel quadro della unità organizzativa, delle competenze e delle responsabilità proprie di ciascuna qualifica.
Si espongono i punti di interesse medico legale, in particolare come si accede alla visita per il riconoscimento dell'infortunio o della malattia professionale, come vengono affrontate le valutazioni delle differenti patologie e come si arriva alla percentuale che potrebbe dare adito all'indenizzo monetario. Vengono infine riportate le percentuali valutative delle menomazioni tabellate, le indicazioni percentuali stabilite per giurisprudenza e l'elenco delle malattie professionali cui è collegata l'erogazione dell'eventuale indennizzo. Si rimanda ad altri articoli l'approfondimento di tematiche connesse alla valutazione medico legale.
Con il decreto in commento il Tribunale di Brescia accede alla soluzione secondo cui gli accordi di ristrutturazione dei debiti costituiscono un procedimento autonomo rispetto al concordato preventivo ed, in particolare, un negozio di diritto privato, strutturato come un contratto plurilaterale, con l'ulteriore precisazione che esso è riservato all'imprenditore commerciale e deve essere redatto in forma scritta. Il Tribunale di Milano, inquadrando l'istituto in una sorta di piccolo concordato preventivo, ammette che il pagamento parziale dei creditori estranei possa avvenire nella stessa misura offerta a quelli aderenti, ma dimentica che tale accordo negoziale, vincolando soltanto gli aderenti, impone che quelli estranei devono essere pagati integralmente alla scadenza delle rispettive obbligazioni.
Il principio viene qui analizzato sotto il profilo della posizione del curatore di avente causa del fallito nonché degli effetti del fallimento sul mandato in rem propria, sostenendosi la necessità di alcune puntualizzazioni alla stregua della ritenuta autonoma della clausola compromissoria rispetto al negozio cui accede e della necessità di distinguere tra negozio compromissorio e negozio di conferimento dell'incarico agli arbitri.
., già nell'ambito della c.d. opposizione a precetto, la sospensione dell'efficacia esecutiva del titolo, sia perché ritiene che il capo della sentenza di primo grado di condanna alle spese è provvisoriamente esecutivo anche quando accede ad una sentenza di accertamento.
La struttura e disciplina della revoca, il suo collegamento con l'azione di merito cui accede e finanche la sua natura, sono state ampiamente investigate da dottrina e giurisprudenza nell'ambito delle prime applicazioni della riforma del diritto e del processo societario. Tuttavia, a distanza di quasi tre anni dall'entrata in vigore di quest'ultima, non sembra rinvenibile nel panorama delle opzioni interpretative una soluzione univoca o quanto meno maggioritaria, cosicché l'analisi di tali opzioni mantiene intatta la propria rilevanza. A questa constatazione non sfuggono neppure le decisioni qui commentate, le quali decidono ex professo sull'ammissibilità ante causam dell'istanza volta ad ottenere la suddetta revoca, pronunciando in senso opposto tra loro, al contempo rappresentando un interessante spunto per una disamina complessiva della misura cautelare in parola.
L'A. coglie l'occasione per analizzarne i tratti esegetici: dopo aver tratteggiato gli aspetti politico-criminali connessi all'abbandono dello strumento contravvenzionale, ribadisce la natura autonoma dell'incriminazione di nuovo conio, illustrando al contempo gli argomenti favorevoli alla lettura in termini di circostanza aggravante della contravvenzione-base cui accede. Infine, sottolinea l'ontologica diversità delle due ipotesi alternativamente previste in ciascuna lettera, giudicandole espressione di un'asimmetria previsionale a rischio di irragionevolezza.
La ricerca si propone di fornire spunti di riflessione, in assenza di specifici riferimenti normativi, sull'efficacia invalidante della clausola "in precari" rispetto al titolo cui essa accede. Viene inoltre affrontato il tema della piena compatibilità urbanistica degli impianti di telefonia, anche in presenza di strumenti di pianificazione che prevedono allocazioni puntuali per gli impianti tecnologici. Si propone infine, un approfondimento di quel particolare profilo dello sviamento del potere, evidenziato rispetto a quegli atti con cui la p.a. oppone alla realizzazione di impianti di telefonia motivazioni di tipo urbanistico che, nella realtà spesso dissimulano finalità di tutela della salute, invocate in mancanza di ogni istruttoria in merito al rispetto dei limiti di emissione posti dalla normativa statale.
La Cassazione accede ad una interpretazione che conferisce in ogni caso prevalenza all'aspetto individuale meritocratico dell'agente, senza quindi dare rilevanza di principio alla disciplina civilistica rispetto a quella pattizia, dovendosi valutare nel caso concreto l'applicabilità all'agente delle rispettive discipline.
L'autorità giudiziaria pavese accede a un'interpretazione della legge particolarmente favorevole al quotista, affermando - in particolare - che questi ha diritto di estrarre copia dei documenti relativi all'amministrazione.
Su questo terreno normativo si colgono le tracce di una prospettiva esegetica che nella menzionata disciplina derogatoria lascia accogliere anche la dinamica della successione tra leggi tutte temporanee od eccezionali, senza tuttavia negarne l'autonomia di ipotesi che non accede alla reale dimensione dell'intertemporalità.
La soluzione giurisprudenziale, consegnando al g.u.p. il potere di incidere, per quanto indirettamente, sulla definizione del tema del processo, si configura come radicalmente extra ordinem se la genericità accede al nucleo dell'imputazione. Viceversa la regressione del procedimento per ogni imperfezione dell'enunciato imputativo appare eccessiva. In conclusione la problematica centrale appare la definizione della fattispecie "imputazione generica".
Il Codice del consumo e quello delle telecomunicazioni individuano diritti fondamentali e inderogabili del consumatore che accede ai servizi telefonici, funzionali alla costituzionalmente rilevante realizzazione della persona (art. 2 Cost.). La violazione di questi diritti può portare alla risarcibilità dei danni conseguenti, qualora siano debitamente provati dal soggetto leso. La giurisprudenza, copiosa in questo settore, mostra i tentativi che si stanno facendo per assicurare sempre una tutela effettiva al cittadino consumatore e un ristoro integrale dei danni subiti. Di particolare importanza sono i regolamenti adottati in materia dall'Autorità Garante delle telecomunicazioni.
Il linguaggio utilizzato per confezionare le norme giuridiche risulta spesso oscuro e incomprensibile ai destinatari (il 66% dei quali utilizza comunemente ed accede al semplice vocabolario di base). La semplificazione e la chiarezza del linguaggio. Il burocratese come regno dell'antilingua (Italo Calvino) e sinonimo del gloglottare incomprensibile. Vicina la liberazione dei paradossi della commite e delle leggi finanziarie dello Stato? Il federalismo fiscale introdotto per sbaglio dal Parlamento nel 1995. L'ambiguità normativa, l'oscurità del linguaggio e gli effetti sulla incertezza del diritto. Il processo legislativo: dalla formazione della volontà alla approvazione della norma, dalla comunicazione del messaggio all'interpretazione ed alla applicazione. I disturbi della comunicazione ascrivibili ad effetti di mascheramento, norme intruse, linguaggio burocratese, uso di eufemismi, ecc. Le funzioni della pubblicazione: notorietà, certezza ed efficacia. La presunzione di conoscenza, la conoscibilità formale e la reale percezione dei messaggi legislativi. L'attività legislativa delle regioni, anche a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione. La divulgazione legislativa come corollario della potestà legislativa del consiglio regionale.
Il punto sulle progressioni verticali fra aree alle quali si accede per chiamata diretta
Alla seconda fase, di accertamenti specialistici vi si accede solo se emergono informazioni rilevanti e l'approfondimento viene svolto da un organo collegiale composto da diversi professionisti della salute mentale.
L'innalzamento a livello nazionale del numero di procedure giudiziali di separazione e divorzio, l'abbassamento della durata dei matrimoni, dell'età dei coniugi che accede al processo, l'abbassamento dell'età dei minori coinvolti e il numero significativo dei minori stranieri residenti (accompagnati o meno) costituiscono dati oggettivi, che incoraggiano alla spinta verso una cultura conciliativa, potenziando - anche nella fase della crisi familiare e della gestione condivisa della prole - gli strumenti esistenti (il giudice tutelare e la relazione con i servizi) e promuovendo una proficua collaborazione interdisciplinare, volta alla creazione di protocolli di intesa, di linee guida di applicazione virtuosa, di tavoli di lavoro permanente fra i diversi componenti del contenzioso familiare. Affinché il complesso di istituti giuridici e di prassi informali, il reticolo di rapporti e di strumenti di supporto possa condurre verso scelte (in senso lato) giudiziali, che siano realmente condivise e alla effettiva riduzione dei costi emotivi e individuali dei soggetti coinvolti.
Sotto il profilo applicativo ciò comporta: il superamento di ogni possibile soluzione contrastante tra disciplina della cessione del credito, del contratto e dei trasferimenti d'azienda; l'esclusione dell'obbligo della forma scritta ex art. 808 c.p.c. per i negozi attraverso i quali la clausola circola unitamente ai rapporti cui accede; la necessità di spostare l'attenzione dal "se" è consentito in astratto al successore nel credito o nel contratto attivare la clausola compromissoria a quello della valutazione in concreto di "quali" e di che "tipi" di rimedi essi possano invocare nella sede arbitrale.
La postergazione dei crediti dei soci per finanziamenti erogati alla società in situazione di crisi è argomento ormai diffusissimo nei concordati; la prevalente interpretazione fornita dai giudici, alla quale accede anche la decisione in commento, tende a marginalizzare il ruolo dei soci ma, ad avviso dell'A., sarebbe preferibile stabilire adeguati mezzi di reazione a possibili abusi anziché negare a questi creditori il diritto di voto.
Si verifica spesso una dinamica tipica dell'evento mortale, definita nella letteratura americana "like a stroke of lightening": perde conoscenza il primo lavoratore che accede nel luogo confinato inquinato e, a seguire, i colleghi che intervengono in soccorso senza precauzioni, rimanendo mortalmente intossicati. Il ripetersi di simili incidenti denota spesso un'incompleta conoscenza dell'effettivo rischio da agenti chimici pericolosi definiti genericamente all'art. 66 del D.Lgs. 81/2008 "gas deleteri" e quindi una sottostima dell'importanza e pericolosità dell'H2S. Oltre al problema delle esposizioni acute ad elevate concentrazioni, effetti sulla salute possono anche essere provocati da esposizioni a dosi inferiori prolungate e ripetute: a basse concentrazioni si può verificare irritazione delle mucose oculari con cheratocongiuntivite e, a concentrazioni più elevate, edema polmonare o sequele a livello del sistema nervoso centrale. Nel lavoro vengono approfonditi diversi aspetti, tra cui un'analisi interpretativa dei contenuti degli articoli 66 e 121 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., i contesti lavorativi dove l'H2S è presente come materia prima o prodotto di processo e gli effetti sulla salute umana. Inoltre, vengono presi in considerazione alcuni aspetti legati alle dinamiche infortunistiche attraverso la ricostruzione della casistica di infortuni mortali verificatasi in Italia negli ultimi anni e confrontandola con quella riportata nella letteratura di altri Paesi.
., secondo cui si accede all'impiego presso una P.A. mediante procedura concorsuale, e dovendosi ritenere la normativa speciale sul reclutamento a termine del personale scolastico conforme alle norme comunitarie, non sussiste il diritto del personale precario alla stabilizzazione del proprio rapporto di lavoro a termine mediante conversione del contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato. Né, consequenzialmente, sussiste il diritto al risarcimento dei danni lamentati in ragione della conclusione di più contratti a termine seguenti luno allaltro.
Per qualificare tale pattuizione ed individuare i rimedi attuabili si rivela centrale chiarire se tale clausola connoti sotto il profilo causale il contratto cui accede o se, al contrario, vada considerata un mero elemento accessorio.
Non è più controverso che l'impresa in crisi che accede alla procedura di concordato preventivo ha la facoltà, ma non l'obbligo, per definire i propri rapporti debitori con il fisco, di utilizzare l'istituto della transazione fiscale previsto dall'art. 182-ter legge fall. È invece ancora oggetto di reiterati contrasti giurisprudenziali la questione relativa all'obbligo di pagamento integrale dei crediti inerenti all'Iva e alle ritenute fiscali nel concordato preventivo non assistito da transazione fiscale. La tesi favorevole alla infalcidiabilità di tali debiti, seppur sostenuto dalla Corte di cassazione, non sembra condivisibile.
Se si accede all'idea che la vicenda corruttiva abbia inciso sulle aspettative di Cir di spuntare, sulla base del responso arbitrale, una soluzione transattiva di relativo favore, determinando il diverso assetto cui le parti sono approdate dopo la "sentenza Metta", e si valuta l'incidenza della corruzione del giudice relatore sulla sentenza stessa, si schiude una traiettoria "probabilistica" alla quantificazione del danno: appunto Euro 191 milioni, o giù di lì.
La tesi cui conclusivamente si accede è nel senso del consolidamento di una consuetudine costituzionale facoltizzante in merito all'esercizio dei poteri atipici del Capo dello Stato nell'interposizione dell'indirizzo legislativo.
Occorre naturalmente valutare l'imposta relativa al rapporto obbligatorio cui accede. L'anticresi può accedere ad un contratto preliminare di compravendita, senza rilevanti aggravi fiscali, e garantire il promissario acquirente permettendo altresì la sua anticipata immissione nel godimento dell'immobile, con tutti gli utili e oneri, imposte relative al bene, ecc. L'anticresi può essere uno strumento alternativo anche per facilitare l'accesso al credito bancario. Chi riceve un finanziamento può garantire con un immobile, offrendolo non solo come valore in termini di vendita forzata (ipoteca), ma anche come valore d'uso (anticresi). L'anticresi è poi per il creditore molto più sicura, e molto più ampia, di una cessione dei fitti o crediti a scadere, ovvero di una delega ad incassarli. Infine, si è immaginato uno schema di "mutuo anticretico", quale finanziamento bancario non-fondiario, che consenta di realizzare lo scambio di godimento tra privati ("contrafruitio") grazie ad una cessione del credito bancario anticretico, riconducendo però l'intera operazione alle sicurezze (in termini di gestione professionale dell'attività creditizia) ed alle agevolazioni fiscali, dei finanziamenti a medio-lungo termine.
[Società a Responsabilità Limitata] e da ultimo accede ad una procedura di concordato preventivo. La vicenda offre l'occasione per soffermarsi su diverse tematiche: l'imputazione di pagamento parziale; il rapporto tra concordato preventivo ed azione di condanna; l'ammissibilità di una trasformazione in pendenza di prestito obbligazionario; la liceità dell'emissione di titoli di debito convertibili. In chiusura di commento viene infine proposta una riflessione sul rapporto nella fattispecie intercorrente tra l'operazione di prestito convertibile e quella di aumento oneroso.
I nomi a dominio su "internet" rappresentano l'indirizzo tramite il quale si accede ad un sito web dedicato. La diffusione esponenziale dei domini crea notevoli opportunità ma anche problemi di rilevanza giuridica, anzitutto in termini di registrazione, anche abusiva. Le tematiche assumono particolare rilievo quando il dominio è associato ad un sito e a un marchio già registrato e utilizzato, soprattutto se rinomato. Le tematiche di valutazione si ricollegano agli aspetti giuridici, stragiudiziali o contenziosi (per "cybersquatting" o altro), e ne rappresentano la stima a livello economico. In tale ambito, la valutazione di un dominio discende dai criteri generali utilizzati per la stima delle risorse immateriali, declinati per considerare la peculiare fattispecie, a partire dal "site naming". Rilevano, in questo ambito, spunti di riflessione ispirati al "domain licensing", all'indicizzazione delle ricerche sul web o ad altri parametri empirici.
., la possibilità di configurare un mutuo dissenso "condizionato" non incontra alcun vero ostacolo teorico; ciò specialmente se si accede ad una visione di tale figura che - concordemente con una parte della dottrina tradizionale (ma si veda anche, nonostante susciti alcune perplessità, la recente ord. Cass., 2 marzo 2015, n. 4134) - non ne riduca le capacità operative e funzionali.
Ed è senz'altro da condividere l'orientamento espresso dai giudici di legittimità che, dopo aver ribadito l'autonomia della previsione di una caparra confirmatoria rispetto al contratto preliminare a cui accede, fanno leva sulla funzione che questa svolge tra le parti per determinarne l'assoggettamento o meno all'imposta. Nel caso di adempimento del contratto preliminare, infatti, la somma versata viene imputata al corrispettivo pattuito ed è, dunque, imponibile ai fini IVA. A fronte di un inadempimento, di contro, viene in rilievo la funzione di risarcimento forfetario della caparra e non di corrispettivo di una prestazione, onde non può' sorgere il presupposto impositivo e la somma versata non rientra nella base imponibile dell'IVA.
Con le sentenze in commento, il Tribunale per i minorenni di Roma accede ad un'interpretazione estensiva dell'art. 44, comma 1, lett. d), l. n. 184/1983, tale da consentire il ricorso all'istituto dell'"adozione in casi particolari" anche da parte di coppie omosessuali. Il riconoscimento giuridico del rapporto genitoriale instauratosi tra minore e partner del genitore biologico trova fondamento in una lettura costituzionalmente orientata, la quale, nella persistente carenza di apposita disciplina di legge, garantisce la realizzazione del diritto del bambino ad avere una famiglia, a prescindere da pregiudiziali ed inconferenti valutazioni circa l'orientamento sessuale degli aspiranti adottanti.
La Corte costituzionale, con la sentenza in esame, ritiene che gli artt. 3 e 32 Cost. impongano un'armonizzazione tra la legge sulla procreazione assistita (l. 40/2004) e la legge sull'interruzione volontaria di gravidanza (l. 194/78), e suggella implicitamente una diffusa interpretazione costituzionalmente orientata, secondo la quale la diagnosi genetica preimpianto non è un delitto, bensì un diritto della coppia che accede alla fecondazione artificiale, cui corrisponde la facoltà di rifiutare l'impianto dell'embrione malato, così da evitare di dover successivamente ricorrere all'aborto. La Corte, in particolare, rimuove l'ultimo ostacolo normativo a questo processo di armonizzazione, non superabile in via interpretativa, che già aveva procurato all'Italia una condanna da parte della Corte EDU: il divieto di accesso alla procreazione assistita (e, dunque, alla diagnosi e selezione preimpianto), rivolto a coppie fertili ma portatrici di anomalie genetiche trasmissibili. Ancora una volta, il parametro del diritto alla salute viene utilizzato per censurare l'irragionevolezza delle scelte del legislatore, ma anche per definire, nella sostanza, limiti di praticabilità della riproduzione artificiale in luogo di quella "naturale". Da apprezzare, inoltre, l'accorto ma problematico coordinamento tra due discipline, operato mediante la "traduzione" dei presupposti che consentono l'aborto tradivo in presupposti per l'accesso alla fecondazione artificiale da parte di coppie fertili; coordinamento, tuttavia, che meglio avrebbe potuto compiere il legislatore, essendo la disciplina dell'interruzione volontaria di gravidanza fondata su procedure difficilmente esportabili, "sic et simpliciter", nel diverso ambito della procreazione medicalmente assistita. Non a caso, la Corte costituzionale lancia un appello al legislatore, affinché finalmente provveda a regolare in modo più adeguato presupposti e procedure per l'attuazione di diagnosi e selezione preimpianto.
La motivazione assolutamente generica accede alla nozione di insussistenza del fatto
., commentando il provvedimento edito, accoglie il principio affermato dal giudice torinese in ordine all'opponibilità della convenzione di arbitrato all'amministrazione fallimentare, ma ne disconosce la natura accessoria del contratto sostanziale a cui accede. Fondandosi, poi, sul principio desumibile dall'art. 1372 c.c., osserva che l'opponibilità sussista anche nel caso in cui il rapporto negoziale si sciolga per legge o per scelta del curatore.