Decisioni in absentia: ne absens damnetur
La Repubblica italiana, in tema di processo penale in contumacia, deve assolutamente porre riforma alla propria legislazione in quanto l'acclarata violazione dell'art. 6 ha origine da un problema strutturale del proprio Ordinamento processuale penale il quale non concede la possibilità per i soggetti, che abbiano subito condanne ma che in concreto non siano stati informati degli eventi processuali a loro carico, di essere restituiti nei termini e vulnerando l'effettività di tutela del diritto di difesa del soggetto absens.
Le conclusioni della Corte costituzionale si muovono inoltre in direzione opposta rispetto ad una chiara prassi internazionale contraria alla celebrazione di giudizi in absentia, prassi dalla quale sembra possibile rilevare, sul piano del diritto internazionale generale, l'affermazione del principio ne absens damnetur quale principio generale di diritto processuale riconosciuto dalle Nazioni civili.
Il fuggevole interesse della Corte Costituzionale al principio ne absens damnetur
La Corte, nel concludere si spinge verso un indefettibile orientamento opposto a quello dettato dal sistema internazionale, per nulla propizio alla celebrazione dei processi in absentia dell'imputato - il cui principio in ambito internazionale si conforma ad una precisa direttiva - e non si interroga per nulla sulle forme e modalità di tale percorso argomentativo né sugli scopi del principio generale del diritto internazionale, eludendo il noto principio ne absens damnetur.
"Absens haeres non erit". Brevi riflessioni sul diritto alla prova dell'appellato non costituitosi in primo grado