Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abrogare

Numero di risultati: 23 in 1 pagine

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Dal giudizio sull'ammissibilità del referendum a quello sulla sovranità dello Stato - abstract in versione elettronica

83061
Cerase, Marco 1 occorrenze
  • 2001
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Nel caso in esame infatti i Trattati internazionali i cui dettami la legge (il testo unico sull'immigrazione), che il quesito referendario propone di abrogare, sono i Trattati comunitari. Questo - ad avviso dell'A. - induce la Corte a unire le argomentazioni tradizionalmente usate per dichiarare l'inammissibilità dei referendum inerenti a disposizioni esecutive di Trattati internazionali a riflessioni sull'erosione della sovranità nazionale a opera dell'integrazione comunitaria.

A proposito del potere di veto selettivo del Presidente degli Stati Uniti d'America - abstract in versione elettronica

83237
Zorzi Giustiniani, Antonio 1 occorrenze
  • 2001
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L'opinione di maggioranza rileva come la legge del 1996 di fatto consente al Presidente di abrogare o emendare la legge, impedendo che singole disposizioni acquistino "legal force and effects", con una procedura diversa da quella codificata nell'art. I della Costituzione, in forza del quale il bill, una volta approvato dalle Camere, deve essere presentato al Presidente per la firma e può solo essere sottoscritto o rinviato al Congresso con messaggio motivato. Più convincente appare la tesi dei giudici dissenzienti (Breyer e Scalia), i quali sottolineano come la Corte si sia lasciata fuorviare da una interpretazione letterale delle disposizioni impugnate e non abbia tenuto conto della effettiva portata dell'istituto, concepito soprattutto per combattere il fenomeno della c.d. "pork-barrell legislation" - fonte di dissipazione del pubblico danaro - e per ridurre il deficit federale, utilizzando i risparmi ottenuti grazie all'intervento cassatorio del Presidente.

Il riordino dei sistemi delle fonti regionali - abstract in versione elettronica

83743
Lupo, Nicola 1 occorrenze
  • 2001
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Per un verso, molte Regioni hanno approvato leggi di "disboscamento" normativo, dirette cioè ad abrogare espressamente la normativa regionale non più applicata. Per altro verso, la l. cost. 1/1999, nel sopprimere la riserva al Consiglio dell'approvazione dei regolamenti regionali, ha aperto nuovi spazi per gli statuti, chiamati ora a definire il sistema delle fonti di ciascuna Regione, in coerenza con gli assetti della forma di governo. Il contributo dà conto di queste evoluzioni, auspicando che i nuovi statuti dettino anche i principi necessari per migliorare la qualità della legislazione regionale.

Incoerenze riformatrici: il problema dell'omologazione - abstract in versione elettronica

83831
Montalenti, Paolo 1 occorrenze
  • 2001
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Il successivo intervento governativo in materia, con l'emendamento al disegno di legge sulla semplificazione amministrativa, sembra percorrere invece "una strada bizantina e squilibrata": se si ritiene così impellente una riforma della materia, si dovrebbe anticipare effettivamente la riforma del diritto societario ed allora abrogare il procedimento di omologazione per le s.r.l., precisando le modalità del controllo notarile in relazione alle modifiche statutarie.

Il mondo al di là dello specchio: la delega sul lavoro e gli incerti confini della liceità nei rapporti interpositori - abstract in versione elettronica

86249
Mazzotta, Oronzo 1 occorrenze
  • 2003
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L'A. analizza la scelta, fatta propria dalla delega sul lavoro approvata con la legge n. 30/2003, di abrogare la legge n. 1369/1960, con la contemporanea introduzione nel nostro ordinamento della somministrazione di lavoro a tempo indeterminato, alla luce del complessivo disegno della riforma. In tale contesto egli cerca di dimostrare che, anche nel nuovo sistema, l'illiceità dell'interpretazione non potrà che comportare la riconduzione diretta dei rapporti di lavoro in capo all'interponente. Ad avviso dell'A. tale conclusione non è destinata a mutare nemmeno all'esito della procedura di "certificazione", che la riforma intende introdurre anche allo scopo di asseverare alle lecite fattispecie interpositorie. La procedura di certificazione infatti, così come è costruita nella delega, non potrà autorizzare le parti individuali nè alla creazione di nuovi tipi negoziali nè conseguentemente alla disapplicazione di discipline inderogabili.

Il piccolo imprenditore nel ddl "Castelli" e nella riforma della legge fallimentare - abstract in versione elettronica

87589
Chimenti, Stanislao 1 occorrenze
  • 2004
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Particolare rilevanza assume la proposta di abrogare il secondo comma dell'art. 1 dell'attuale legge fallimentare relativo alla figura del piccolo imprenditore.

Primo giudizio positivo sulla nuova disciplina della restituzione nel termine per l'impugnazione delle sentenze contumaciali? - abstract in versione elettronica

101191
Pulito, Lorenzo 1 occorrenze
  • 2007
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Ciò non pone l'Italia definitivamente al riparo da altre condanne da parte della Corte europea dei diritti umani e rilancia il dibattito sul destino del giudizio contumaciale, secondo taluni un rito da abrogare.

Tre anni di Legge Biagi: bilancio e prospettive - abstract in versione elettronica

101411
Tiraboschi, Michele 1 occorrenze
  • 2007
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All'esito, l'A. affronta l'interrogativo di sintesi circa l'opportunità di abrogare la Legge Biagi e, rispondendo in senso negativo, argomenta piuttosto nel senso di un suo completamento come passaggio essenziale per proseguire sulla strada tracciata dalla stagione riformistica cui tale provvedimento è riconducibile e che ha avuto, nella ricostruzione prospettata dall'A., il merito di coniugare i valori della giustizia sociale con gli obiettivi di efficienza e competitività delle imprese.

La manovra sui consolidati IRES: dal virtuale superamento delle rettifiche, alle "partecipanti virtuali" - abstract in versione elettronica

103343
Scalinci, Costantino 1 occorrenze
  • 2008
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Mutilato delle variazioni da consolidamento espressive della principale ragion d'essere di un reddito non imputabile ai "soggetti" Ires, il consolidato nazionale permane forma autonoma e meta-soggettiva di capacità reddituale e acquisisce il ruolo di ambito e presupposto di un regime dedicato della deducibilità degli interessi passivi, aperto ad una discutibile partecipazione "virtuale"; il legislatore, così, lo conferma aggregato ben oltre la somma algebrica dei redditi di partenza, con una manovra contraddittoria quanto il conio di una nuova rettifica nell'atto di abrogare le precedenti. Al regime di deducibilità eretto su presupposti surreali, eloquenti di un'inerzia, è latente la discriminazione, il vizio di legittimità comunitaria e costituzionale, perché non presuppone propriamente un consolidato del reddito.

La tutela comunitaria e internazionale salverà il processo del lavoro italiano? - abstract in versione elettronica

112903
De Michele, Vincenzo 1 occorrenze
  • 2009
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Il fallito tentativo di abrogare surrettiziamente, nel silenzio generale, la legge che prevede la gratuità fiscale del processo del lavoro, il tentativo (ancora in itinere) di ridurre i poteri di indagine del Giudice del lavoro ad una verifica di mera legalità di istituti, contratti e situazioni di fatto legittimante ex ante sul piano giuridico, il tentativo (i cui effetti devono essere ancora verificati) di introdurre norme di contrasto al contenzioso al solo in fine di negare i diritti e favorire lo Stato, che il contenzioso ha provocato o esasperato, obbligano l'interprete a verificare in tutti i modi se vi siano degli strumenti di inibizione al caos normativo e interpretativo, che paralizza il giudizio del lavoro e la effettiva e rapida tutela di quei diritti che, un tempo, erano considerati di rango costituzionale. In realtà, il problema appare strutturale, i parametri diretti di valutazione della legittimità costituzionale delle norme vengono elusi dalla Consulta nei giudizi in cui è parte lo Stato e ciò provoca il collasso del sistema, rimanendo gli abusi della pubblica amministrazione sulle regole e sul processo privi di controlli e di sanzioni effettivi. L'unica soluzione possibile appare il rispetto di patti e regole che sono su un livello sovraordinato rispetto a quello dell'ordinamento nazionale e rafforzare attraverso la tutela comunitaria e internazionale il potere del giudice interno, organo dello Stato che abusa, di risolvere le controversie dando immediata protezione alle istanze di giustizia, senza inutili verifiche della legittimità costituzionale di norme palesemente illegittime.

Atti del procedimento elettorale. Non sussiste il diritto di accesso - abstract in versione elettronica

116983
Santarsiere, Vittorio 1 occorrenze
  • 2010
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Ma, l'antinomia atti amministrativi accessibili, atti elettorali preclusi cadrebbe se dalla lettera e contenuto della legge successiva si desumesse la volontà di abrogare la legge speciale anteriore. Lo stesso se dalle norme si evidenziasse impossibile la coesistenza della normativa speciale anteriore con quella generale successiva. Ora, la l. n. 241 del 1990 palesa l'esaustività delle regole sul diritto di accesso, volto al generale riordino del sistema nell'intento di adottare trasparenza ed imparzialità dell'azione amministrativa.

Qualche domanda sulla c.d. abolizione del valore legale dei titoli di studio - abstract in versione elettronica

134211
Mattarella, Bernardo Giorgio 1 occorrenze
  • 2012
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Quale norma vogliono abrogare? Poniamo qualche domanda agli "abolizionisti", giusto per capire meglio i termini del problema. Ci renderemo conto che, ammesso che il problema esista, lo si può risolvere senza una legge.

In difesa dei ''contratti di prossimità", di competenza esclusiva dello Stato - abstract in versione elettronica

141503
Miscione, Michele 1 occorrenze
  • 2013
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Nello stesso tempo è indetto un referendum per abrogare l'art. 8 l. n. 148/2011, con giudizio negativo. Si va allora "in difesa'' dell'art. 8 perché, dopo l'eliminazione in via convenzionale della derogabilità sui licenziamenti, i "contratti di prossimità" restano solo una chance per le parti sociali al fine di risultati utili ostacolati o negati solo da formalismi.

Scambio di informazioni tra Paesi UE: dalla cooperazione amministrativa a quella giudiziaria? - abstract in versione elettronica

142105
Corso, Piermaria 1 occorrenze
  • 2013
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Al fine di ''ovviare agli effetti negativi sul mercato interno di una globalizzazione in continua espansione'' il legislatore europeo ha scelto di abrogare espressamente la direttiva 77/799/CEE, relativa alla reciproca assistenza fra le autorità competenti degli Stati membri dell'Unione europea in materia, tra l'altro, di imposte dirette, sostituendola con la direttiva 2011/16/UE del Consiglio dell'Unione europea relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale. Gli Stati membri sono così chiamati ad adottare, a partire dal 1 gennaio 2013, le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla nuova direttiva. l'attuale direttiva offre più di qualche elemento ricostruttivo per ritenere che non sia da escludere - sul piano dello sviluppo delle indagini - che lo scambio di informazioni amministrative sia un possibile e logico antecedente di una richiesta di collaborazione non più solo amministrativa, ma anche giudiziaria, innanzitutto, in quanto finalizzata anche al contrasto alla frode fiscale, che in Italia passa attraverso precise fattispecie incriminatrici.

Il coordinamento con la normativa IVA della UE nella legge di delegazione europea - abstract in versione elettronica

143067
Rizzardi, Raffaele 1 occorrenze
  • 2013
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Si dovranno quindi abrogare le disposizioni incompatibili e riformulare le norme che necessitano di un migliore coordinamento. L'occasione potrebbe essere utile anche per intervenire su questioni interpretate in maniera difforme rispetto alla normativa comunitaria, come accade nel caso delle operazioni intracomunitarie poste in essere da operatori non iscritti al VIES [Vat Information Exchange System - Sistema elettronico di scambio di dati sull'IVA].

La riforma della documentazione antimafia: davvero solo un "restyling?" - abstract in versione elettronica

143755
Cantone, Raffaele 1 occorrenze
  • 2013
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Inoltre, viene particolarmente criticata l'espunzione da parte del medesimo d.lgs n. 218, dalle norme da abrogare dell'art. 1-septies del d.l. n. 629 del 1982 che rischia di far rientrare dalla finestra il finalmente abrogato sistema delle certificazioni c.d. atipiche.

Profili giuridici di tutela del paziente e diritto alla mobilità sanitaria. Opportunità e vincoli finanziari - abstract in versione elettronica

146401
Santuari, Alceste 1 occorrenze
  • 2014
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In particolare, la Direttiva, almeno nella sua originaria intenzione, era rivolta ad abrogare l'istituto della previa autorizzazione necessaria per recarsi all'estero, in quanto ritenuta una ingiustificata barriera alla libertà di movimento. La Direttiva ha stabilito che i singoli Paesi membri provvedessero a ratificare i contenuti della stessa nei propri ordinamenti giuridici. L'articolo analizza la Direttiva e le opportunità che dalla stessa derivano, nonché la sua implementazione nell'ordinamento giuridico italiano (d.lgs. n. 34/2014), evidenziando le limitazioni introdotte alla libertà di movimento, specie in un contesto di vincoli finanziari.

Ritorna la tassazione su base catastale per le società agricole - abstract in versione elettronica

149381
Bagnoli, Massimo 1 occorrenze
  • 2014
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La misura tesa ad abrogare la norma che impone agli agricoltori in regime di esonero IVA di assolvere comunque all'obbligo della presentazione del cd. spesometro già per l'anno d'imposta 2013 ha avuto invece un epilogo inatteso, con la sua estromissione dal testo definitivo.

L'abrogazione nei rapporti fra leggi statali e regionali - abstract in versione elettronica

151623
Battini, Stefano 1 occorrenze
  • 2014
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In base a quale fondamento, e a quali condizioni, la legge statale successiva può abrogare la legge regionale precedente? A chi spetta verificare la legittimità costituzionale, sotto il profilo della competenza, della legge statale abrogativa (e correlativamente l'illegittimità costituzionale di quella regionale, conseguentemente abrogata): alla Corte costituzionale o al giudice comune? E vale la reciproca, nel senso che un'identica forza abrogativa può o deve riconoscersi anche alla legge regionale successiva competente rispetto a leggi statali precedenti incostituzionali?

Abrogare il già abrogato ovvero l'abrogazione al quadrato. Considerazioni sul D.lgs. n. 212 del 2010 di abrogazione espressa cumulativa di leggi statali - abstract in versione elettronica

154748
Carnevale, Paolo 1 occorrenze
  • 2015
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Abrogare il già abrogato ovvero l'abrogazione al quadrato. Considerazioni sul D.lgs. n. 212 del 2010 di abrogazione espressa cumulativa di leggi statali

Il "puzzle" della desuetudine - abstract in versione elettronica

155853
Perra, Livio 1 occorrenze
  • 2015
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In secondo luogo, l'A. formula la domanda "Può la desuetudine abrogare una norma?", ricostruisce due risposte che sono state già formulate in letteratura, una riposta affermativa e una risposta negativa, e ne propone una terza. Secondo la prima risposta (affermativa), la desuetudine può determinare l'invalidità della norma. Secondo la seconda risposta (negativa), la desuetudine non può determinare l'invalidità della norma. Secondo la terza risposta, proposta dall'A., la desuetudine determina non l'invalidità, ma la quiescenza della norma

Riforma del mercato del lavoro e apprendistato: un intervento inevitabile - abstract in versione elettronica

166207
Garofalo, Domenico 1 occorrenze
  • 2016
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La scelta del legislatore delegato di abrogare il T.U., sostituendolo con una disciplina ex novo, è condivisi bile ai fini della semplificazione normativa; quanto al contenuto dell'intervento, lo stesso ribadisce per grosse linee la disciplina dell'apprendistato professionalizzante del 2011, con alcune varianti in tema di fonti; senz'altro più corposo è l'intervento sul primo e sul terzo tipo, che vengono saldamente ancorati al sistema di istruzione e formazione professionale, divenendone parte integrante, ed incentivati attraverso una corposa riduzione dell'onere economico a carico del datore di lavoro per le ore di formazione esterna.

Nuovo codice doganale dell'Unione: cosa cambia nelle regole sul valore doganale - abstract in versione elettronica

167385
Armella, Sara; Mannarino, Lucia 1 occorrenze
  • 2016
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Oltre ad abrogare il metodo del "first sale price", le disposizioni del codice prevedono una rilevante estensione dei casi in cui i diritti di licenza sui beni immateriali e le "royalties" concorrono al valore doganale. Tra le altre novità, va evidenziata la possibilità di richiedere in Dogana la forfetizzazione del valore di transazione, qualora il ricorso alla procedura della dichiarazione incompleta comporti un onere eccessivo.