È in questa indagine che si innesta l'analisi sull'inviolabilità, sull'indipendenza giurisdizionale e sull'extraterritorialità studiata, anche con uno sguardo retrospettivo, attraverso le opere di due grandi giuristi, Ugo Grozio ("De jure belli ac pacis", 1625) e Cornelius Bynkershoek ("De foro legatorum", 1721), e di un diplomatico, Abraham de Wicquefort ("L'ambassadeur et ses fonctions", 1681). È solo un dettaglio, ma tutti e tre erano olandesi.