In specie, analizzate le metodologie di analisi esperibili e la posizione giuridica dell'embrione, si sono valutati i riferimenti normativi e deontologici esistenti in tema di discriminazione genetica e verificato se e come si concilino con le opzioni abbracciate dalla legge n. 194 del 1978. Occorre chiedersi se il quadro ermeneutico che ne risulta consenta, o meno, l'esperimento del test genetico durante la gravidanza. L'accoglimento dell'una o dell'altra delle due ipotesi interpretative prospetta significative conseguenze sul dilemma etico-giuridico e deontologico del professionista sanitario a cui venga richiesto dalla gestante un accertamento prenatale di paternità; emerge l'esigenza di un riferimento puntuale, che fornisca all'operatore sanitario uniformità decisionale e valutativa e lo ponga al riparo da pericolosi arbitrii.