Come è noto, la scelta federalista recentemente abbracciata dal nostro ordinamento, consolida il sistema regionale delle autonomie, comportando una radicale ristrutturazione delle competenze fra centro e periferia. In tale contesto, è di fondamentale importanza che gli assetti organizzativi delle Regioni siano adeguati al nuovo rafforzato ruolo di governo locale che queste sono chiamate a ricoprire. Il presente lavoro si propone di offrire un contributo all'individuazione delle criticità organizzative dell'Ente Regione, traendo spunto dalle conoscenze acquisite nel corso di uno studio condotto presso i settori formazione e orientamento della Regione Campania. L'esposizione parte da una descrizione sintetica della struttura formale dell'ente Regione Campania, definita dalla normativa regionale e nazionale, con un'analisi specifica dei settori formazione e orientamento professionale. In seguito si individua l'idealtipo organizzativo di riferimento, per poi rilevare le specificità del modello campano e infine identificare principali criticità e possibili linee di intervento.
Con riguardo alla pregiudiziale invece l'A. articola argomentazioni critiche all'opzione abbracciata dalla sentenza. E ciò sia con riguardo al metodo, non essendosi la Plenaria fatta carico delle tesi di segno contrario, sviluppate anche in precedenti dello stesso giudice amministrativo, sia con riguardo al merito dei singoli argomenti che schematicamente la sentenza pone a base dell'affermazione del vincolo della c.d. pregiudiziale di annullamento. L'A. auspica una ripresa del dibattito nel senso della ricerca di una soluzione condivisa.
La soluzione abbracciata dal Supremo Collegio poggia sull'applicazione analogica della disciplina del rito civile recata dall'art. 300 c.p.c. e lascia spazio per alcune riflessioni critiche, le quali coinvolgono anche l'assai dibattuto profilo - di stampo squisitamente commercialistico - degli effetti giuridici (estintivi, oppure semplicemente modificativi) della fusione societaria.
La soluzione abbracciata dal giudice di merito offre lo spunto per svolgere alcune riflessioni in cui si intrecciano profili sostanziali e processuali.