L'ottica con cui può essere opportuno indagare il fenomeno sembra spostarsi dal piano della teoria delle fonti a quello della teoria dell'interpretazione, il che consente di abbandonare la tradizionale logica monistica e solipsistica entro la quale inserire le riflessioni sui rapporti tra Corti e tra fonti, per abbracciarne una che valorizzi il dialogo e la sinergia tra attori istituzionali e documenti normativi. Per rappresentare tale fenomeno appare allora più indicato - rispetto alle tradizionali descrizioni a piramide - ricorrere alla metafora della rete, in quanto si tratta di una raffigurazione che è maggiormente in grado di dar conto delle relazioni mobili intercorrenti tra le fonti e le Corti, e che richiama l'attenzione circa la necessità di una cooperazione tra gli attori istituzionali in vista di un obiettivo comune, ossia una tutela dei diritti fondamentali incisiva e di standard sempre più elevato.