Gli A.A. procedono ad un esame degli articoli della nuova legge in tema di procreazione medicalmente assistita di più diretto interesse medico-legale. Anche attraverso una revisione della imponente letteratura sul tema, si soffermano in particolare sulle conseguenze dell'introduzione di diritti del concepito che, non formalizzati, lasciano vasti spazi di incertezza, passibili di aprire la strada ad azioni risarcitorie per wrongful life, anche per questioni estranee ed indipendenti da tecniche di PMA, sul dovere di informazione, tanto ampio da porre, in concreto, la questione della competenza del singolo medico, sulla questione della revocabilità del consenso della coppia sino al momento della fecondazione dell'ovocita, dopo il quale l'inserimento degli zigoti in utero diviene ineluttabile, sulla indeterminatezza delle motivazioni medico-sanitarie per le quali il medico responsabile della struttura può non procedere alla PMA. Attenzione è poi dedicata ai divieti ed alle sanzioni previste dalla norma ed n cenno infine viene fatto alle questioni bioetiche sollevate, o scotomizzate, dal legislatore.
Gli A.A. sottolineano gli aspetti della legge che maggiormente ineriscono alla deontologia medica e, più in generale, alla medicina legale, approfondendone il rilievo scientifico, culturale, sanitario e sociale, del resto implicito al fatto che secondo stime dell'OMS la percentuale delle coppie sterili, potenzialmente utenti della PMA, oscilla nei paesi avanzati intorno al 15-20%. Si tratta di un testo molto restrittivo e deterrente, dominato da un elenco di divieti assai lungo e puntiglioso. La legge proibisce, ad esempio, la crioconservazione degli embrioni, limitando a tre il numero di embrioni che possono impiantarsi; proibisce la procreazione assistita di tipo eterologo nonché la possibilità di accedere alla tecnologia riproduttiva da parte delle coppie portatrici di malattie genetiche a rischio di trasmissione; proibisce, inoltre, la ricerca scientifica sull'embrione e sulle cellule staminali, una delle risorse più promettenti della ricerca scientifica: un complesso legislativo, quindi, che pone notevoli limiti all'utilizzo delle tecniche di PMA.
Gli A.A. hanno inteso approfondire nella presente rassegna il fenomeno dell'uso illecito dell'ormone della crescita in ambito sportivo. Dopo un richiamo ai principali elementi della fisiologia dell'ormone, e agli attuali impieghi in ambito terapeutico, sono stati presi in esame gli effetti indesiderati e tossici potenzialmente legati alla sua assunzione, i presupposti biologici della sua supposta azione dopante, le modalità di impiego, gli scarsi dati sulla sua diffusione e gli aspetti normativi, con particolare riferimento al recente aggiornamento della normativa della World Anti-Doping Agency e alla legge 376/2000 e relativi decreti. Infine, è stato affrontato il problema assai complesso della rilevabilità del GH nei controlli anti-doping e della diagnosi di abuso di questo ormone.
Gli A.A. sottolineano l'importanza, in tutti i quadri clinici vagamente evocativi di intossicazione da piombo, di una accurata ed attenta anamnesi volta ad analizzare tutte le possibili fonti di esposizione a tale metallo pesante ed, in particolare, l'uso di rimedi curativi della medicina non convenzionale. Il caso segnalato, inoltre, offre lo spunto per una riflessione in merito alle possibili implicazioni di ordine deontologico, ma anche alle ripercussioni in tema di accertamento di eventuali responsabilità professionali.
Data la familiarità della sindrome e la possibilità di attuare profilassi farmacologica dei sintomi, gli A.A. esprimono alcune considerazioni su questioni di responsabilità professionale relative alla mancata diagnosi autoptica.
Gli A.A. passano in rassegna le seguenti pronunce delle Corti europee: CGCE 27 gennaio 2005, causa C-125/04 in tema di potere pronuncia della Corte di Giustizia su questioni pregiudiziali devolutele da un collegio arbitrale nazionale; CGCE 27 gennaio 2005, causa C-188/03 in tema di licenziamenti collettivi; CGCE 20 gennaio 2005, causa C-302/02 in tema di alimenti concessi da uno Stato membro a titolo di anticipo a favore di figli minorenni di detenuti; CGCE 18 gennaio 2005, causa C-257/01 in tema di controllo e sorveglianza alle frontiere; CGCE 13 gennaio 2005, causa C-117/03 in tema di conservazione di habitat naturali; CGCE 13 gennaio 2005, causa C-356/03 in tema di parità di trattamento tra uomini e donne e congedo di maternità; CGCE 11 gennaio 2005, causa C-26/03 in tema di appalti pubblici di servizi e tutela giurisdizionale per mancato espletamento di formale procedura di aggiudicazione.
Gli A.A. passano in rassegna le seguenti pronunce delle Corti europee: CGCE 22 febbraio 2005, causa C-141/02 in tema di ricevibilità di un ricorso della Commissione contro una pronuncia del Tribunale di primo grado; CGCE 17 febbraio 2005, causa C-134/03 in tema di compatibilità della normativa nazionale sull'imposta comunale sulla pubblicità e libertà di concorrenza; CGCE 17 febbraio 2005, causa C-215/03 in tema di diritto di ingresso e di soggiorno in uno Stato membro e obbligo di esibire un documento di riconoscimento; ord. CGCE 17 febbraio 2005, causa C-250/03 in tema di accesso alla professione forense.
Gli A.A. passano in rassegna le seguenti pronunce delle Corti Europee: CGCE 17 marzo 2005 causa C-170/03 in tema di qualificabilità come bene personale di un autoveicolo messo a disposizione di una persona fisica da parte del suo datore di lavoro; CGCE 17 marzo 2005 causa C-228/03 in tema di limiti della tutela conferita dal marchio; CGCE 15 marzo 2005 causa C-209/03 in tema di cittadinanza dell'Unione e aiuto concesso agli studenti sotto forma di prestito sovvenzionato; CGCE 10 marzo 2005 causa C-196/02 in tema di parità di trattamento dei lavoratori; CGCE 10 marzo 2005 causa C-235/03 in tema di nozione di recupero e costi di avvocato in un procedimento giudiziario nel caso in cui il rimborso a tali ausiliari di giustizia non sia richiesto; CGCE 10 marzo 2005 causa C-336/03 in tema di protezione dei consumatori in materia di contratti a distanza, in particolare, contratti di noleggio di autoveicoli; CGCE 10 marzo 2005 causa C-39/04 in tema di legislazione fiscale; CGCE 10 marzo 2005 cause C-96/03 e 97/03 in tema di lotta contro l'afta epizootica e poteri degli Stati membri; CGCE 3 marzo 2005 causa C-172/03 in tema di nozione di aiuto di Stato; CGCE 3 marzo 2005 causa C-283/02 in tema di protezione dei prodotti vitivinicoli; CGCE 3 marzo 2005 cause C-21/03 e C-34/03 in tema di appalti pubblici di lavori, forniture e servizi; CGCE 1 marzo 2005 causa C-377/02 in tema di effetti giuridici di raccomandazioni e decisioni dell'organo di conciliazione dell'OMC.
Gli A.A. passano in rassegna le seguenti pronunce delle Corti europee: CGCE 21 aprile 2005, causa C-140/03 in tema di apertura e gestione di negozi di ottica; CGCE 21 aprile 2005, causa C-186/04 in tema di accesso all'informazione in materia di ambiente e silenzio di un'autorità pubblica; CGCE 21 aprile 2005, causa C-267/03 in tema di nozione di regola tecnica ai sensi della direttiva 83/189/CEE riguardante una procedura d'informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche; CGCE 14 aprile 2005, causa C-157/03 in tema di circolazione dei lavoratori comunitari e dei loro familiari; CGCE 14 aprile 2005, causa C-341/02 in tema di controllo dello Stato della corresponsione della retribuzione minima ai lavoratori distaccati di un altro stato membro; CGCE 14 aprile 2005, causa C-385/03 in tema di dichiarazioni concernenti le merci da esportare al di fuori del territorio comunitario al fine di ottenere il pagamento delle restituzioni all'esportazione; CGCE 14 aprile 2005, causa C-519/03 in tema di sostituzione del congedo di maternità al congedo parentale; CGCE 14 aprile 2005, causa C-6/03 in tema di discarica di rifiuti; CGCE 12 aprile 2005, causa C-145/03 in tema di ricovero ospedaliero in uno Stato membro diverso dallo Stato membro competente e diritto al rimborso delle cure mediche sostenute; CGCE 12 aprile 2005, causa C-265/03 in tema di accordo di partenariato Comunità-Russia e limitazione del numero di giocatori professionisti cittadini di Stati terzi che possono essere schierati in una squadra in una competizione nazionale.
Gli A.A. passano in rassegna le seguenti pronunce delle Corti europee: CGCE 31 maggio 2005 causa C-438/02 in tema di legittimità del monopolio della vendita al dettaglio dei medicinali in Svezia; CGCE 26 maggio 2005 causa C-132/03 in tema di obbligo supplementare in materia di etichettatura di prodotti alimentari destinati all'infanzia; CGCE 26 maggio 2005 causa C-20/03 in tema di esercizio dell'attività di ambulante; CGCE 29 maggio 2005 causa C-212/03 in tema di restrizioni quantitative all'importazione di medicinali non effettuate con trasporto personale e misure di effetto equivalente; CGCE 26 maggio 2005 causa C-283/03 in tema di compatibilità di un sistema nazionale in virtù del quale i caseifici operano trattenute sul prezzo pagabile agli allevatori a seconda della qualità del latte con l'organizzazione comune di mercato del latte e prodotti lattiero caseari; CGCE 12 maggio 2005 causa C-112/03 in tema di efficacia della clausola attributiva di competenza nei confronti dell'assicurato che non l'abbia approvata; CGCE 12 maggio 2005 causa C-278/03 in tema di concorsi per l'assunzione di personale docente nella scuola pubblica italiana; CGCE 12 maggio 2005 causa C-347/03 in tema di legittimità del divieto di utilizzazione in Italia dopo il 2007 la denominazione "Tocai" contenuto nelle lettere scambiate fra l'Italia e la Repubblica d'Ungheria allegate all'Accordo comunitario sulla tutela delle denominazioni dei vini concluso il 29 novembre 1993; CGCE 12 maggio 2005 causa C-415/03 in tema di obbligo di ripetizione di aiuti di stato illegittimi; CGCE 12 maggio 2005 causa C-42/04 in tema di concessione di un aiuto in occasione della consegna di animali colpiti da afta epizootica ai fini della loro eliminazione; CGCE 3 maggio 2005 cause riunite C-387/02, C-391/02 e C-403/02 in tema di sanzioni previste in caso di false comunicazioni sociali e adeguatezza di esse per il diritto comunitario.
Gli A.A. analizzano le seguenti pronunce della giurisprudenza di merito, richiamandone il fatto, le ragioni della decisione ed i precedenti in materia: Trib. Roma sez. II 22 settembre 2004 in tema di garanzia prestata in favore dei creditori della società ammessa al concordato preventivo; Trib. Roma sez. II 17 marzo 2005 e Trib. Roma sez. II 25 maggio 2005 in tema di contratti finanziari.
Gli A.A. passano in rassegna le seguenti pronunce delle Corti europee: CGCE 30 giugno 2005, causa C-28/04 in tema di divieto di discriminazioni fondate sulla cittadinanza e diritto d'autore; CGCE 30 giugno 2005, causa C-537/03 in tema di diniego o limitazione del diritto al risarcimento del danno al passeggero in caso di corresponsabilità dello stesso nella causazione del danno; CGCE 16 giugno 2005, cause C-123-124-125/05 in tema di risoluzione del contratto di assicurazione per aggravamento del rischio assicurato; CGCE 16 giugno 2005, causa C-456/03 in tema di mancata adozione da parte dell'Italia delle disposizioni legislative necessarie per conformarsi alla direttiva comunitaria sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche; CGCE 16 giugno 2005, cause C-462/03 e 463/03 in tema di appalti pubblici e lavori di infrastruttura ferroviaria; CGCE 9 giugno 2005, cause C-211/03, C-299/03, C-316/03 e C-318/03 in tema di distinzione tra medicinali e derrate alimentari e autorizzazione all'immissione in commercio; CGCE 7 giugno 2005, causa C-17/03 in tema di accesso privilegiato alla rete di trasmissione transfrontaliera di energia elettrica e divieto di discriminazione; CGCE 7 giugno 2005, causa C-543/03 in tema di sussidio per l'educazione; CGCE 2 giugno 2005, causa C-174/04 in tema di sospensione automatica dei diritti di voto in imprese privatizzate; CGCE 2 giugno 2005, causa C-83/03 in tema di valutazione dell'impatto ambientale dei progetti, in particolare la costruzione di un porto turistico a Fossacesia; CGCE 2 giugno 2005, causa C-89/04 in tema di criteri di distinzione di un servizio di trasmissione televisiva e un servizio della società dell'informazione.
Gli A.A. passano in rassegna le seguenti pronunce delle Corti europee: CGCE 21 luglio 2005, causa C-207/04 in tema di parità di trattamento tra uomini e donne, indennità di esodo anticipato dal lavoro; CGCE 21 luglio 2005, causa C-231/03 in tema di appalti pubblici e estensione degli obblighi di diritto primario; CGCE 14 luglio 2005, causa C-107/04 e CGCE 14 luglio 2005, causa C-135/03 in tema di in tema di normativa comunitaria relativa a metodi di produzione biologici di prodotti agricoli e normativa nazionale che autorizza l'uso del termine "bio" per prodotti non ottenuti secondo un metodo di produzione biologico; CGCE 4 luglio 2005, causa C-192/04 in tema di diritto d'autore e diritti connessi; CGCE 14 luglio 2005, causa C-203/04 in tema di norme di commercializzazione di carni di pollame; Trib. CE 13 luglio 2005, causa T-260/97 in tema di regime di importazione di banane e responsabilità extracontrattuale della Comunità; CGCE 12 luglio 2005, cause riunite C-154/04 e C-155/04 in tema di divieto di commercializzazione di prodotti non conformi alle direttive; CGCE 7 luglio 2005, causa C-353/03 in tema di marchi; CGCE 7 luglio 2005, causa C-418/02 in tema di marchi di servizi.
Gli A.A. passano in rassegna le seguenti pronunce delle Corti europee: CGCE 15 settembre 2005, causa C-464/02 in tema di libera circolazione dei lavoratori; TRIB. CE 15 settembre 2005, causa T-325/01 in tema di concorrenza ed accordi tra imprese; CGCE 13 settembre 2005, causa C-176/03 in tema di tutela dell'ambiente nell'Unione Europea; CGCE 8 settembre 2005, causa C-129/04 in tema di procedimento di ricorso in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici; CGCE 8 settembre 2005, causa C-303/04 in tema di disapplicabilità di una normativa tecnica adottata a livello nazionale e non notificata alla Commissione; CGCE 8 settembre 2005, causa C-40/04 in tema di limitazioni poste dal diritto comunitario agli obblighi di sicurezza che il diritto nazionale può imporre all'importatore dei macchinari con la marcatura CE; CGCE 8 settembre 2005, causa C-512/03 in tema di sgravi fiscali riservati agli assicurati presso il sistema previdenziale nazionale; CGCE 8 settembre 2005, cause riunite C-544/03 e C-545/03 in tema di imposta sulle infrastrutture di comunicazioni mobili e personali utilizzate nell'ambito dello sfruttamento delle attività previste nelle licenze e autorizzazioni.
Gli A.A. passano in rassegna ed analizzano le seguenti pronunce delle Corti europee: CGCE 27 ottobre 2005 cause riunite C-187/04 e C- 188/04 in tema di concessioni di lavori pubblici; CGCE 27 ottobre 2005 causa C-234/03 in tema di bando di gara per l'aggiudicazione di un appalto pubblico di servizi sanitari e libertà di stabilimento e di prestazione di servizi; CGCE 25 ottobre 2005 causa C-229/04 e CGCE 25 ottobre 2005 causa C-350/03 in tema di contratto di mutuo connesso con l'acquisto di un bene immobile stipulato a domicilio; CGCE 25 ottobre 2005 cause riunite C-465/02 e C-466/02 in tema di indicazioni geografiche e denominazioni d'origine dei prodotti agricoli ed alimentari, in particolare denominazione "feta"; TRIB. CE 25 ottobre 2005, causa T-379/03 in tema di marchio comunitario ed impedimento alla registrazione; CGCE 20 ottobre 2005 cause riunite C-327/03 e C-328/03 in tema di servizi di telecomunicazioni; CGCE 20 ottobre 2005 causa C-511/03 in tema di disposizioni relative alle misure di protezione per quanto riguarda l'encefalopatia spongiforme bovina; CGCE 18 ottobre 2005 causa C-405/03 in tema di marchi; CGCE 13 ottobre 2005 causa C-379/04 in tema di concorsi di vini e di spumanti e tassa di partecipazione al concorso; CGCE 13 ottobre 2005 causa C-458/03 in tema di gestione di parcheggi pubblici a pagamento e procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi; CGCE 13 ottobre 2005 causa C-73/04 in tema di competenza in materia di contratti d'affitto di immobili; TRIB. CE 5 ottobre 2005, cause riunite T-366/03 eT-235/04 in tema di divieto di impiego di organismi geneticamente modificati in Austria Superiore; Trib. CE 21 settembre 2005 causa T-315/01 e TRIB CE 21 settembre 2005 causa T-306/01 in tema di misure restrittive nei confronti di persine ed entità associate a Osama Bin Laden, alla rete Al-Qaeda e ai talibani.
Gli A.A. passano in rassegna le seguenti pronunce delle Corti europee: CGCE 15 novembre 2005 causa C-320/03 in tema di divieto settoriale di circolazione dei camion di massa superiore a 7,5 tonnellate che trasportano determinate merci e principio di libera circolazione; CGCE 10 novembre 2005 causa C-29/04 in tema di procedura di aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi e contratto riguardante lo smaltimento dei rifiuti; CGCE 10 novembre 2005 causa C-316/04 in tema di autorizzazione all'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari e dei biocidi; CGCE 8 novembre 2005 causa C-443/03 in tema di notificazione e comunicazione degli atti giudiziari ed extragiudiziali, in particolare conseguenze in caso di mancata traduzione dell'atto.
Gli A.A. passano in rassegna ed esaminano le seguenti pronunce delle Corti europee: CGCE 15 dicembre 2005, causa C- 66/02 e CGCE 15 dicembre 2005, causa C- 148/04 in tema di in tema di agevolazioni fiscali concesse alle banche; TRIB. CE 15 dicembre 2005, sentenza T-33/01 in tema di trasmissioni televisive; TRIB. CE 14 dicembre 2005 causa T-69/00, TRIB. CE 14 dicembre 2005 causa T-320/00, TRIB. CE 14 dicembre 2005 causa T-135/01, TRIB. CE 14 dicembre 2005 causa T-301/00, TRIB. CE 14 dicembre 2005 causa T-383/00 e TRIB. CE 14 dicembre 2005 causa T-151/00 in tema di responsabilità extracontrattuale della Comunità; CGCE 13 dicembre 2005 causa C-411/03 in tema di fusioni transfrontaliere; CGCE 6 dicembre 2005 cause C-453/03, C-11/04, C-12/04 e C-194/04 in tema di polizia sanitaria; CGCE 1 dicembre 2005 causa C-213/04 in tema di procedura di dichiarazione di acquisto di terreni edificabili; CGCE 24 novembre 2005 causa C-366/04 in tema di igiene dei prodotti alimentari; CGCE 22 novembre 2005 causa C-384/02 in tema di insider trading.
Gli A.A. passano in rassegna ed esaminano le seguenti pronunce delle Corti Europee: CGCE 31 gennaio 2006 causa C-503/03 in tema di diritto di ingresso e di soggiorno; CGCE 19 gennaio 2006 causa C-f330/03 in tema di professione di ingegnere e riconoscimento delle qualifiche professionali; CGCE 17 gennaio 2006 causa C-1/04 in tema di cooperazione giudiziaria in materia civile; CGCE 10 gennaio 2006 causa C-147/04 in tema di normativa nazionale che riserva la commercializzazione con la denominazione di scalogno soltanto delle varietà di scalogno prodotte mediante moltiplicazione vegetativa; CGCE 10 gennaio 2006 causa C-222/04 in tema di aiuti di stato; CGCE 10 gennaio 2006 causa C-344/04 in tema di trasporto aereo; CGCE 10 gennaio 2006 causa C-402/03 in tema di responsabilità per danno da prodotti difettosi.
Gli A.A. passano in rassegna ed esaminano le seguenti pronunce delle Corti europee: CGCE 23 febbraio 2006, causa C-441/04 in tema di vendita porta a porta; CGCE 23 febbraio 2006, causa C-513/03 in tema di imposta sulle successioni; CGCE 23 febbraio 2006, causa C-59/05 in tema di pubblicità comparativa; CGCE 21 febbraio 2006, causa C-152/03 in tema di imposte sul reddito; CGCE 9 febbraio 2006, causa C-127/04 in tema di responsabilità per danno da prodotti difettosi; CGCE 9 febbraio 2006, cause riunite C-226/04 e C-228/04 in tema di appalti pubblici di servizi.
Gli A.A. passano in rassegna ed esaminano le seguenti pronunce delle Corti Europee: CGCE 30 marzo 2006, causa C-259/04 in tema di marchi d'impresa; CGCE 30 marzo 2006, causa C-451/03 in tema di concorrenza ed attività di consulenza e di assistenza fiscale; CGCE 23 marzo 2006, causa C-408/03 in tema di violazione della normativa comunitaria in materia di diritto di soggiorno dei cittadino dell'Unione; CGCE 23 marzo 2006, causa C-237/04 in tema di aiuti di stato; CGCE 16 marzo 2006, causa C-3/04 in tema di agenti commerciali; CGCE 14 marzo 2006, causa C-177/04 in tema di responsabilità per danno da prodotti difettosi.
Gli A.A. passano in rassegna ed esaminano le seguenti pronunce delle Corti europee: CGCE 11 maggio 2006, causa C-340/04 in tema di appalti pubblici di forniture; TRIB. CE 10 maggio 2006, causa T-395/04 in tema di aiuti concessi dagli Stati; CGCE 4 maggio 2006, causa C-290/03 in tema di valutazione dell'impatto ambientale dei progetti; CGCE 2 maggio 2006, causa C-341/04 in tema di procedure di insolvenza; CGCE 2 maggio 2006, causa C-436/03 in tema di società cooperativa europea.
Gli A.A. passano in rassegna ed esaminano le seguenti pronunce delle Corti europee: CGCE 29 giugno 2006 causa C-487/04 in tema di sistema di rintracciabilità del latte scremato in polvere; CGCE 13 giugno 2006 causa C-173/03 in tema di limitazione da parte del legislatore nazionale della responsabilità dello Stato per i danni causati ai singoli a seguito della violazione del diritto comunitario ad opera di un giudice nazionale di ultimo grado; CGCE 16 maggio 2006 causa C-372/04 in tema di sistema sanitario nazionale finanziato dallo Stato; CGCE 11 maggio 2006 causa C-197/03 in tema di imposte indirette sulla raccolta di capitali e principi comunitari in materia di ripetizione d'indebito; CGCE 30 maggio 2006 cause riunite C-317/04 e C-318/04 tutela dei dati personali.
Gli A.A. passano in rassegna ed esaminano le seguenti pronunce delle Corti Europee: CGCE 18 luglio 2006 causa C-119/04 in tema di inadempimento dello Stato e riconoscimento dei diritti quesiti degli ex lettori di lingua straniera; CGCE 18 luglio 2006 causa C-339/04 in tema di tasse e canoni applicabili alle licenze individuali; CGCE 18 luglio 2006 causa C-519/04 in tema di applicabilità della disciplina comunitaria sulla concorrenza a controversie di carattere; TRIB. CE 14 luglio 2006 causa T-417/05 in tema di concentrazione di dimensione comunitaria; CGCE 13 luglio 2006 cause riunite C-295/04 e 298/04 in tema di concorrenza; CGCE 13 luglio 2006 causa C-438/04 in tema di tariffa dell'interconnessione correlata all'attivazione della portabilità dei numeri di telefoni mobili; CGCE 6 luglio 2006 causa C-53/05 e CGCE 13 luglio 2006 causa C-61/05 in tema di diritto esclusivo di autorizzare o di vietare il noleggio e il prestito; TRIB. CE 13 giugno 2006 causa T-464/04 in tema di rischio di formazione di una posizione dominante collettiva; CGCE Grande Sezione 11 luglio 2006 causa C-13/05 in tema di parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro e nozione di handicap; CGCE 4 luglio 2006 causa C-212/04 in tema di successione di contratti di lavoro a tempo determinato nel settore pubblico; TRIB. CE 4 luglio 2006 causa T-177/04 in tema di concentrazioni e mercati del trasporto aereo.
Gli A.A. passano in rassegna ed esaminano le seguenti pronunce delle corti europee: TRIB. CE 27 settembre 2006, causa T-168/01 in tema di restrizione della concorrenza; CGCE grande sezione 19 settembre 2006, causa C-193/05 in tema di libertà di stabilimento del professionista; CGCE 19 settembre 2006, causa C-356/04 in tema di pubblicità comparativa; CGCE grande sezione 19 settembre 2006, causa C-506/04 in tema di libertà di stabilimento del professionista; CGCE 14 settembre 2006, cause riunite C-158/04 e C-159/04 e CGCE 14 settembre 2006, causa C-82/05 in tema di in tema di libera circolazione delle merci; CGCE 14 settembre 2006, causa C-496/04 in tema di vendita diretta di latte e latticini; CGCE 12 settembre 2006, causa C-479/04 in tema di diritto d'autore; CGCE 7 settembre 2006, causa C-53/04 e CGCE 7 settembre 2006, causa C-180/04 in tema di rapporto di lavoro; CGCE 7 settembre 2006, cause riunite C-187/05 e C-190/05 in tema di licenziamenti collettivi; CGCE 7 settembre 2006, causa C-484/04 in tema di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori; CGCE 7 settembre 2006, causa C-489/04 in tema di commercio al dettaglio.
Gli A.A. approfondiscono i primi tre interventi della Consulta sulla legittimità costituzionale, sotto il profilo dell'eccesso di delega, della disciplina del rito "societario" e della sua estensione alle controversie in materia di proprietà intellettuale (ad opera del relativo "Codice"). Viene posto in rilievo l'opinabile "fuoco di sbarramento" dapprima apposto dalla Corte rispetto alle censure di incostituzionalità, incentrato sulla contraddittorietà del quesito e su un inquadramento della rilevanza della questione di legittimità talmente restrittivo da rendere il rito "societario" sostanzialmente non suscettibile di sindacato di costituzionalità, ed infine - nella più recente pronuncia inerente al "Codice" della proprietà industriale, oggetto della "Postilla" - l'abbandono di questa linea ed il rilievo de plano della incostituzionalità per violazione dell'art. 76 Cost., che apre la via alla soluzione generale del grave problema.
Gli A.A., sollecitati dal recente ampliamento dell'oggetto della giurisdizione tributaria, cercano di dare una risposta ragionata al quesito se, una volta equiparata l'obbligazione contributiva a quella tributaria, le controversie in materia di contributi e di premi debbano essere attribuite o no al giudice tributario. Una tale problematica viene dibattuta specialmente nell'ottica dell'interesse pubblico alla più immediata riscossione, da parte dello Stato e degli enti previdenziali, delle somme obbligatoriamente dovute per i "tributi di ogni genere e specie comunque denominati".
Gli A.A. affrontano, in particolare, il problema sia della regolamentazione delle informazioni che devono confluire nella due diligence e del loro "trattamento" sia delle conseguenze di una due diligence non veritiera.
Allo scopo di chiarirne le caratteristiche e peculiarità, gli A.A. iniziano l'analisi con un rapido accenno alla storia del notariato in Italia. Nella seconda parte alcuni strumenti della analisi economica del diritto aiutano gli A.A. ad indicare le buone ragioni dell'esistenza della funzione notarile. Nell'ultima parte si tenta una valutazione delle principali forme vigenti di autoregolamentazione, domandandosi gli A.A. se tutte queste siano (ancora) giustificabili in funzione dell'interesse generale.
In particolare, gli A.A. analizzano tipologie fideiussorie consolidate come la confideiussione e la fideiussione plurima, nonché figure nate dalla prassi commerciale come le garanzie bancarie in pool e le lettere di patronage. A seconda dei rapporti tra creditore, debitore e garanti, il contenuto della garanzia potrà privilegiare gli interessi degli uni o degli altri, ai fini del regresso, della surroga e della ripartizione dei diritti e degli oneri.
Gli A.A. si prefiggono di offrire al lettore una prima sintesi delle principali novità in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari, alla luce della recente diffusione da parte della Banca d'Italia del "documento di consultazione" della nuova disciplina in materia, nell'attesa di conoscere l'esito delle consultazioni terminate lo scorso 17 maggio 2009.
Poiché l'impianto sanzionatorio introdotto da tale recente normativa contiene diversi spunti innovativi, gli A.A. hanno ritenuto interessante effettuarne un'attenta disamina.
Gli A.A. si soffermano sui profili medico legali delle pronunce delle Sezioni Unite del novembre 2008 sul danno non patrimoniale a due anni di distanza dal loro deposito, analizzando gli orientamenti giurisprudenziali successivi alle suddette sentenze, con particolare riguardo alle modalità di personalizzazione della stima del danno biologico ed alle procedure di quantificazione delle sofferenze morali patite dal danneggiato.
Gli A.A., impostando il ragionamento in conformità a una considerazione "moderna" del sistema di regole che disciplinano la riduzione del capitale per perdite, svolgono alcune riflessioni a proposito della Massima n. 122 del Consiglio Notarile di Milano in materia di aumento di capitale sociale in presenza di perdite, prendendo spunto anche dalla recente operazione - concernente la copertura della perdita senza l'azzeramento del capitale nonché l'aumento dello stesso - deliberata dall'assemblea straordinaria degli azionisti della "Juventus F.C. s.p.a".
Accademia della crusca
