. — Seguito della discussione del disegno di legge per il conguaglio provvisorio dell'imposta fondiaria — Risposte del ministro per le finanze Minghetti agli appunti fatti ieri dal deputato Saracco sull'articolo 7 concernente i vari titoli d'imposta fondiaria da abolirsi — Osservazioni dei deputati Morandini, Fiorenzi e Sanguinetti — Repliche del deputato Saracco, e quindi del ministro — Il relatore Allievi sostiene pure l'integrità della tabella delle imposte da sopprimersi, annessa a quell'articolo — Emendamento aggiuntivo del deputato Ricci Vincenzo alla tabella, sostenuto dai deputati Sanguinetti, Saracco e Depretis, oppugnato dal ministro, e rigettato — Istanza del deputato Castagnola per la presentazione di un disegno di legge sulla classificazione dei porti, e assenso del ministro — Emendamento aggiuntivo del deputato Zanardelli combattuto dal regio commissario Rabbini e dal relatore, e sostenuto da[l] deputato Broglio — L'emendamento è respinto.
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L'emendamento della Commissione, omai accettato dalla Camera, porta per tre anni lo sgravio di un terzo sugli aumenti, fra i quali però non fu computato quello delle lire 515,975, che si ritennero come parte dell'antica tassa prediale, ed i titoli delle quali venivano ad abolirsi. Se invece, senza parlare di abbuoni, si fossero computate in aumento, evidentemente la Toscana avrebbe in tre anni quello sgravio che il progetto di legge le accordava in un solo.
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Potrebbe abolirsi la privativa del tabacco, ed invece stabilire un forte dazio di entrata alle foglie di America, ed un altro dazio ai coloni che volessero coltivarlo, regolato o sull'estensione di terreno nel quale il Governo autorizzerebbe la coltura, oppure sul numero delle piante. Che tali operazioni siano possibili non si potrebbe contrastare perchè attualmente in certe contrade si fanno. Ciò riuscirebbe di gradimento agli agricoltori ed al pubblico che potrebbe usare il tabacco che più gli piacesse, e son certo che i proventi del tesoro (quando fossero ben regolati) riuscirebbero maggiori degli attuali.
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Anzi io vado più in là, e mentre voterò l'articolo 3, perchè lo credo necessario in questi supremi momenti, porto avviso che debbano abolirsi gli articoli 1 e 2, perchè sono assolutamente inutili e non corrispondono allo scopo pel quale sono stati formulati.
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Io so che l'onorevole Ghiaia potrebbe mettermi innanzi degli elementi nuovi, e paurosi; potrebbe dirmi che il dazio di uscita del riso delle Indie oggi di lire 1 20 all'ettolitro, o giù di lì, potrà abolirsi; potrebbe dirmi che la viabilità nell'Asia dovrà perfezionarsi, come si è perfezionata negli Stati Uniti di America: ma sono tutte preoccupazioni le quali riguardano l'avvenire, e di cui oggi non vi è sentore.
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Accademia della crusca
