Io credo per verità che le osservazioni fatte dal mio onorevole collega, il ministro dei lavori pubblici, siano sufficiente risposta ai dubbi elevati dall'onorevole deputato Bargoni; nondimeno io dichiarerò alla Camera che su questo punto ho creduto di mantenere una pratica, la quale aveva però col corso del tempo diminuito il privilegio delle franchigie di cui godevano i vescovi, gli arcivescovi ed i vicari foranei, e l'ho mantenuta perchè mi pareva che ci fossero ragioni sufficienti per non abolirla.
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Per queste ragioni la franchigia ridotta così come si vede nell'ultima circolare, è stata mantenuta; nè io credo che ci sia ragione di abolirla, essendo verissimi i fatti che ho esposto.
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dall'indole della tassa, e saranno certamente inevitabili anche nell'avvenire in un grado maggiore o minore, non potrei per questo propendere ad abolirla. Non è in presenza dello sbilancio che ancora è notevole; non è dopo aver votato l'imposta sul macinato e il dazio-consumo che sia permesso di tenere esente d'imposta la ricchezza mobile, che ora è divenuta tanto importante, per appoggiarci soltanto alle tassa indirette.
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