Ma quando i nostri nemici ci provocano, ci sfidano e ci minacciano; quando siamo testimoni de' loro enormi apparecchi di aggressione e di offesa su' nostri confini; quando, se ci fosse lecito penetrare coi nostri sguardi nelle pareti domestiche, ci toccherebbe assistere con gioia e con patriottico orgoglio a scene commoventi, nelle quali l'espansione dell'affetto alla patria fa tacere ogni altro sentimento ed interesse; quando ci è dato contemplare nelle nostre vie l'ardore impaziente che si manifesta sul viso dei nostri generosi soldati; signori, permettete che il dica io stesso, certamente non sospetto di parteggiare pe' ministri, credete che sia risponder degnamente a così nobile gara di sacrifizi e di abnegazioni, l'occuparci qui in vani discorsi per sapere se concederemo, o no, che i nostri nemici, che gli occulti insidiatori delle nostre libere istituzioni e dell'unità d'Italia, che i fautori e ligi a' caduti Governi, vengano, in così gravi condizioni, rigorosamente sorvegliati e messi in condizione di non poter nuocere alla patria nostra?
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