Stretto dai creditori, e più di tutti dal Governo, il quale, ripeto, giustamente domandava il pagamento dei debiti che il comune aveva verso lui; stretto anche dagli altri creditori, il municipio vide che non c'era altro mezzo, per salvare l'onore e per pagare il debito che aveva la città, che d'imporre nuove tasse, le quali abilitassero a provvedere agli impegni assunti, e che altresì permettessero di ristabilire il credito del paese.
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