Egli ha detto che la tutela dell'ordine pubblico è più nell'interesse della classe abbiente che nell'interesse dei lavoratori. Io non comprendo come egli abbia potuto duolo. Se egli venisse in Sicilia e vedesse quanto danno ha recato ai lavoratori il turbamento dell'ordine pubblico per effetto della diminuita domanda di lavoro, oh! vedrebbe che il mantenimento dell'ordine è più necessario per i lavoratori che per gli abbienti. Perchè infine dai possidenti qualche sacrifizio e qualche diminuzione di agiatezza si può sopportare, ma i lavoratori senza lavoro e sema pane non possono rimanere.
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Avrete voi pacificata la lotta tra l'abbiente ed il non abbiente, tra il lavoratore ed il capitalista? O non avrete creato nuove fonti e nuove ragioni di lotta, e nuove ragioni di dissidio? Anzi, alla lotta tra il capitale ed il lavoro, voi avrete aggiunta un'altra lotta tra lavoratori e lavoratori, tra i lavoratori dei campi e i lavoratori delle officine, tra i lavoratori delle piccole industrie ed i lavoratori delle grandi industrie. E se questo è l'avvenire verso il quale intendete
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