E tempo che il Parlamento italiano, sia pure con questa piccola legge, sanzioni il principio che noi non possiamo riconoscere la disuguaglianza dei sessi, perchè non riconosciamo nessuna disuguaglianza sociale; noi non vogliamo alla lotta di classe, fatto che non si può distruggere, ma che fa piangere l'uomo di cuore, non vogliamo sostituire la lotta dei sessi, che è ignobile, perchè è la forza che s'impone contro la volontà, perchè è la prepotenza contro il debole, perchè si esercita contro quelle donne, a cui noi non siamo qui per dedicare i soliti madrigali, ma a riconoscere il valore sociale, a quelle donne che non bisogna dimenticare che o come madri ci hanno dato la vita o sono le compagne dei nostri giorni e le sorelle affezionate a che mai ci abbandonano nel dì del dolore e scompariscono nel dì della gloria, perchè queste delicate creature non vogliono nemmeno dividere la gloria dell'uomo, sapendo che la loro missione è missione di pace, di perdono e di carità.
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Come dunque i Governi abbandonano al loro naturale andamento le manifatture di ogni genere, così debbono fare lo stesso quanto alle ferrovie.
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