Goethe prevedeva già e affrettava nel desiderio questa trasformazione e sognava già il suo Faust musicato dall’autore del Don Giovanni. Dopo Spohr vennero Schumann e Berlioz e tutti quelli che hai nominati poc’anzi e venne Gounod, ideale e vago, e poi Meyerbeer con un lavoro ancora inedito che porta per titolo: La jeunesse de Goethe, ove sono intercalati molti frammenti del Faust. Ed era lì lì par rompere il suo solenne silenzio anche il titanico Rossini, affascinato dagli splendori di questo soggetto, e lo sa egli solo nell’alto segreto della mente sua, il portentoso melodramma che ne sarebbe apparso. Immaginati il creatore del Barbiere e del Guglielmo Tell colla sua duplice ispirazione e tragica e burlesca, creante la musica d’un Faust! Immagina la mente stessa che ideò il Figaro della commedia, ideare Mefistofele, questo Figaro delle tenebre! Ma Rossini non violò il voto del suo silenzio.