§Il valoroso "Danebrog", guidato dall'abile e robusta mano del non meno suo valoroso capitano, era uscito sano e salvo dalla formidabile tempesta
§Pochi minuti dopo il "Danebrog" che, come si disse, aveva già spiegato le vele, abbordava la balena che era tornata a galla e presso la quale si
§Tutta quella notte il "Danebrog" continuò a urtare contro i ghiacci che di ora in ora diventavano più numerosi e più grandi e due altre volte corse
§Il "Danebrog", la valorosa nave del capitano Weimar, altro non aspettava che lo spezzamento di quei tre banchi per uscire dal canale, o il loro
restanti. È però probabile che talune non siano ancora state percorse da alcun europeo od americano L'isola avvistata dal "Danebrog" era Unimak, la più
cifre del "Danebrog". Sul suo ventre e sulla enorme testa che era un po' affondata si vedevano le procellarie, i gabbiani, le urie e le strolaghe
Koninson. Il fiociniere, strappato dal bompresso dal colpo di mare che aveva rovesciato l'equipaggio, era stato portato subito lontano dal "Danebrog
§La mattina del 12 settembre, giorno della grande marea, il "Danebrog" era pronto a riprendere il mare. La falla era stata accuratamente chiusa dal
dimensioni che cozzavano violentemente fra loro mandando in aria nembi di ghiacciuoli. Del "Danebrog" nessuna traccia. - Dove sarà? - mormorò il tenente
sdrucciolevole, senza cassero e senza castello. Sulla poppa, in lettere dorate, spiccavano questi due nomi: "Danebrog Aalborg". Sulla gran gabbia, aggrappati
§Le tribolazioni dei naufraghi del "Danebrog" erano terminate. Ormai erano salvi e più nulla avevano da temere. Nel forte Speranza che era lontano
"Danebrog" scopriva le tracce del passaggio delle balena. Erano larghe macchie di sostanze oleose che spiccavano vivamente sull'acqua verdastra del mare, e
§Sì, questa volta per il "Danebrog" era proprio finita. Non gli restava più alcuna speranza di potersi liberare da quella formidabile cerchia di
mostro pareva non essersi accorto della presenza del "Danebrog", e dopo il primo soffio si era messo a nuotare lentamente, quasi interamente sommerso
, sperando forse che quel cambiamento di tempo abbia portato anche una variazione alla situazione pericolosa in cui si trova il "Danebrog". Il campo di
calma il tenente. Il capitano respinse alcuni marinai e salì sul bompresso. Il "Danebrog" posava la prua su di un banco di sabbia, riparato a destra e a
prima, in una notte d'orrore, per effetto delle pressioni, il valoroso "Danebrog" sventrato, stritolato, era colato a fondo; là dove i loro
possedevano. Il defunto capitano Weimar aveva accumulate tante provvigioni da bastare per parecchie settimane all'intero equipaggio del "Danebrog" e
compreso? È per farci condurre al forte dietro qualche compenso. - Vi prevengo che la mia borsa è rimasta sul "Danebrog". - Abbiamo i nostri fucili