La velocità deve essere particolarmente moderata nei tratti di strada a visuale non libera ed in curve, in prossimità delle scuole, dei crocevia e
La tutela del design e la teoria della percezione visuale
Le brevi riflessioni che seguono si propongono di fare il punto, in specie dall'angolo visuale del processo civile, dello stato dell'arte sul tema
Lo scritto verte sulle novità introdotte dal d.leg. 50/16, che ha inteso semplificare la disciplina dei contratti pubblici, nella visuale del diritto
Considerazioni dall'angolo visuale dei diritti di proprietà industriale sulla cisgenesi e sul "genome editing" applicati agli organismi vegetali
dall'angolo di visuale dell'ufficiale dello stato civile.
suo operare e quando si sia potuto sottolineare a sufficienza l’apporto dato dall’artista al generale evolversi dell’arte visuale in Europa.
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E, dietro al contenutismo, ci sono altri elementi che s’identificano con il rapporto tra invenzione figurale e pregnanza visuale, tra accettabilità
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concerne l’arte visuale, e in particolar modo pittura e scultura.
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, Turi e Munari-Piccardo) ci permette di constatare subito la verità di questo rapporto sempre ambiguo e sempre sollecitante tra elemento visuale e
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visuale dovesse ormai seguire l’impostazione che nella mostra resultava evidente.
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conferma della possibilità e della necessità di usare, oggi, un altro metro e un altro metodo di analisi dell’opera d’arte visuale, rispetto a quelli
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illusoria dell’artista visuale.
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’arte visuale, e come i nuovi media, i nuovi materiali espressivi, nulla o ben poco avessero da spartire coi vecchi e tradizionali.
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visuale) formando colla superficie B C gli angoli O R b e O R c fra loro uguali. Spostando parallelamente B C in B1 C1, succederà che gli angoli O P d e O
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Fig. 10; sia O l’occhio davanti alla superficie B1 C1 ove l'asse (O P) del cono visuale cade perpendicolarmente sulla B1 C1 e ove i raggi visuali O
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’asse (O M) del cono visuale perpendicolarmente sulla DE, l’immagine di quest’ultima sarà molto differente di quella Fig. 12. del primo caso; poichè, qui
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cono visuale cade perpendicolarmente, tanto sulla superficie del modello, quanto su quella del disegno stesso, e, spiegato graficamente, nel modo
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Ammettete ora, che la tavoletta sia adagiata in F C1 di piatto sul tavolino; cadendo, così, l’asse visuale (O C) obliquamente sul disegno, si avrà un
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mondo visuale allo sviluppo dell'arte moderna. Giova una scorsa rapidissima intorno ai lati di quella base.
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visuale in un tempo in cui l'astigmatismo era in via di formazione.
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consentanea alle qualità pittoriche del complesso; e basterebbe la trovata altamente «visuale» del lembo di panno intriso che scende dal cestello ad
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programmata, queste tendenze hanno rivalutato la funzione gnoseologica cosi spesso calpestata e rifiutata dall'arte visuale.
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visuale, dall’astrazione e dal rifiuto d’ogni “contenutismo", un ritorno alla funzione gnoseologica dell’arte visuale. Funzione che, dalle avanguardie
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dualismo delle diverse condizioni economiche e politiche dell'Italia. Benché il problema venisse, in quel discorso, considerato da un altro angolo visuale
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Sul mare, il campo visuale si allarga quanto più lo si contempla dall'alto: ora io vi dico che lo stesso avviene anche sulla terra ferma.
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sono proprii. Trattasi di movimenti che le stelle descrivono con varia velocità nella direzione della visuale secondo cui dalla Terra sono viste
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ultime a scendere sotto la visuale PQ?
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la visuale PQ tangente in B alla linea OBD, e non vede quindi che la porzione di mare compresa fra i punti O e B. Finchè una nave è in A o in B essa
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9. Se saliamo in M, in cima alla torre (fig. 3), la nostra visuale diventa la Mq mentre quella del luogo ove stavano prima era la PQ. Dal piè della
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moti proprii eguali e perpendicolari alla visuale dell’osservatore, le più lontane darebbero moti apparenti più piccoli, e le vicine più grandi; ma qui
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presso a poco la distanza dal foco chimico al foco visuale, il foco visuale essendo quel punto in cui l'immagine degli oggetti è la più nitida a vedere, ed
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I costruttori ottici, per correggere quest’aberrazione, per unire in un solo il foco chimico ed il foco visuale, combinano insieme, secondo una certa
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quello della nitidezza, che si può solo in parte correggere, e l’immagine che si produce, quantunque inchiuda un angolo visuale estesissimo, non può
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oggetti lontani. Se si osserva l’oggetto AB sotto l’angolo visuale AoB, ossia sotto l’angolo formato dagli assi secondarii tirati dal centro dell
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oggetti di grandezza nota, e ciò è possibile per la diversa grandezza dell’angolo visuale presso oggetti vicini ed
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Il foco chimico in alcuni oggettivi coincide col foco visuale, epperciò con questi oggettivi basta ottenere sul vetro spulito della camera oscura una
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5aFoco chimico e foco visuale. — Le lenti di un oggettivo sono soggette ad avere un foco chimico diverso dal foco visuale, vale a dire: l’immagine
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oggettivo a foco non coincidente, il foco chimico è al di qua, oppure al di là del foco visuale, che basta, cioè, prendere una veduta. In questa veduta gli
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Sapendosi in qual direzione sta il foco chimico, è facile trovare la giusta posizione di esso, e così la differenza dal foco chimico al foco visuale
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L’esperienza, e la teoria dimostrando che la differenza dei due fochi chimico e visuale cresce in proporzione che cresce il foco della lente, ossia
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La differenza delle lunghezze focali nei due casi è dunque di 28:22 centimetri, e le differenze dei fochi chimico e visuale stanno loro come 4:1. Ora
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fochi chimico e visuale per le distanze corrispondenti, le loro intermedie essendo trascurabili.
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8aOggettivi a foco coincidente. — Quando si ha un oggettivo, il cui foco chimico coincide col foco visuale, l’operatore ha molto minor pena a darsi
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raggio visuale, e la sua immagine si riduce ad un punto solo; il piano è veduto come una retta. Queste particolari rappresentazioni si associano alle
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La retta si palesa infatti, come linea, non passante pel centro della visione, le cui proiezioni sono rette, e come linea (o raggio visuale) passante
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generalmente ammesso che con esse la comunicazione era possibile solo quando le due estremità del circuito radio erano entro la visuale diretta; e che
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L'altezza delle due stazioni era tale da permettere una visuale ottica di circa 39 chilometri; cioè di poco più del doppio della distanza a cui le
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La somma delle altezze delle due stazioni era di 160 metri, il che permetteva la visuale diretta ad una distanza di circa 44 chilometri, e cioè
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fotografia sull’osservazione visuale diventerà palese negli Anni 20 del Novecento: il telescopio da 2,5 metri di Monte Wilson che permise a Edwin Hubble di
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