Stecconi VINCENZO, Stecconi ANTONIO e Stecconi GABRIELE res. in Montereale; elett. dom. a Roma Corso Vittorio Emanuele, 142 presso lo studio dell
Avverso la suddetta sentenza propongono ricorso per cassazione gli Stecconi, deducendo quattro mezzi illustrati da memoria.
Il pretore adito, con sentenza dell’11 dicembre 1980, accoglieva la domanda degli Stecconi nei confronti del Pantaleo e, conseguentemente, dichiarava
Gli Stecconi, allora, chiamavano in garanzia, per evizione, Tomassina Solfaroli Camillocci, loro dante causa, la quale, costituitasi a sua volta
Con atto notificato il 23 novembre 1976 Vincenzo, Antonio e Gabriele Stecconi convenivano dinanzi al pretore di Montereale Loreto Pantaleo, esponendo
definitiva – che il bene controverso non era risultato aver formato oggetto della vendita effettuata dalla Solfaroli Camillocci agli Stecconi.
Quanto alla effettiva appartenenza del bene controverso agli Stecconi, il tribunale l’ha nettamente esclusa sul duplice rilievo: primo, che la loro
Su gravame del Pantaleo, il tribunale dell’Aquila rigettava la domanda degli Stecconi nei confronti del Pantaleo e – praticamente – anche quella di
ad causami. Nel caso in esame, gli Stecconi s’erano dichiarati proprietari del bene in questione, posseduto dal Pantaleo, e su tale asserita loro
di rivendica promossa dagli Stecconi aveva nel solo Pantaleo la persona legittimata a contraddire quale possessore del bene in questione, a nulla
questa sede non si è costituita), non dagli Stecconi.