(Scarpia stende il braccio verso Tosca avvicinandosele barcollante in atto di aiuto. Tosca lo sfugge – ma ad un tratto ella si trova presa fra
Tosca – Scarpia.
Scarpia – Spoletta – Sciarrone.
(Mentre Scarpia scrive, Tosca si è avvicinata alla tavola e colla mano tremante prende il bicchiere di vino di Spagna versato da Scarpia; ma nel
(Sciarrone esce; Scarpia siede di nuovo).
Tosca – Scarpia – Sagrestano.
Scarpia – Sagrestano – Cantori, Allievi, ecc. – Spoletta – Birri.
La camera di Scarpia al piano superiore del Palazzo Farnese.
Scarpia)
(Spoletta parte. Scarpia, ritto presso la porta, ascolta Spoletta allontanarsi, poi trasformato nel viso e nei gesti si avvicina con grande passione
(uno dei birri che seguì Scarpia, torna dalla Cappella portando il paniere che Cavaradossi diede ad Angelotti)
(Scarpia passeggia meditando: a un tratto s’arresta: dall’aperta finestra odesi la Cantata eseguita dai Cori nella sala della Regina).
(Tosca, disperatamente aggrappandosi a Cavaradossi, tenta, con parole interrotte, di farlo tacere, mentre Scarpia risponde a Cavaradossi con
(i birri conducono via Cavaradossi; li segue Sciarrone: Tosca si avventa per seguir Cavaradossi, ma Scarpia si colloca innanzi la porta e la chiude
singhiozzante si rivolge a Scarpia che sta impassibile e silenzioso. Intanto Spoletta brontola preghiere sottovoce).
(Le loro grida e le loro risa sono al colmo, allorché una voce ironica tronca bruscamente quella gazzarra volgare di canti e risa. È Scarpia: dietro
(Sciarrone apre l’uscio che dà alla camera della tortura. Il Giudice vi entra e gli altri lo seguono, rimanendo Tosca e Scarpia. Spoletta si ritira
delle candele sullo scrittoio, va a prenderla, accende l’altra, e colloca una candela a destra e l’altra a sinistra della testa di Scarpia. Alzandosi
presso di lui, baciandolo e piangendo. – Sciarrone, il Giudice, Roberti, lo Scrivano escono dal fondo, mentre, ad un cenno di Scarpia, Spoletta ed i
(Scarpia stende il braccio verso Tosca avvicinandosele barcollante in atto di aiuto. Tosca lo sfugge – ma ad un tratto ella si trova presa fra
Tosca – Scarpia – Sagrestano.
(Mentre Scarpia scrive, Tosca si è avvicinata alla tavola e colla mano tremante prende il bicchiere di vino di Spagna versato da Scarpia; ma nel
Scarpia – Spoletta – Sciarrone.
Tosca – Scarpia.
(Sciarrone esce; Scarpia siede di nuovo).
Scarpia – Sagrestano – Cantori, Allievi, ecc. – Spoletta – Birri.
La camera di Scarpia al piano superiore del Palazzo Farnese.
Scarpia)
(Spoletta parte. Scarpia, ritto presso la porta, ascolta Spoletta allontanarsi, poi trasformato nel viso e nei gesti si avvicina con grande passione
(uno dei birri che seguì Scarpia, torna dalla Cappella portando il paniere che Cavaradossi diede ad Angelotti)
(Scarpia passeggia meditando: a un tratto s’arresta: dall’aperta finestra odesi la Cantata eseguita dai Cori nella sala della Regina).
(Tosca, disperatamente aggrappandosi a Cavaradossi, tenta, con parole interrotte, di farlo tacere, mentre Scarpia risponde a Cavaradossi con
(Sciarrone apre l’uscio che dà alla camera della tortura. Il Giudice vi entra e gli altri lo seguono, rimanendo Tosca e Scarpia. Spoletta si ritira
(i birri conducono via Cavaradossi; li segue Sciarrone: Tosca si avventa per seguir Cavaradossi, ma Scarpia si colloca innanzi la porta e la chiude
(Le loro grida e le loro risa sono al colmo, allorché una voce ironica tronca bruscamente quella gazzarra volgare di canti e risa. È Scarpia: dietro
singhiozzante si rivolge a Scarpia che sta impassibile e silenzioso. Intanto Spoletta brontola preghiere sottovoce).
delle candele sullo scrittoio, va a prenderla, accende l’altra, e colloca una candela a destra e l’altra a sinistra della testa di Scarpia. Alzandosi
presso di lui, baciandolo e piangendo. – Sciarrone, il Giudice, Roberti, lo Scrivano escono dal fondo, mentre, ad un cenno di Scarpia, Spoletta ed i