d'occhio si fa riconoscere pel prolungamento nervoso. Tutti gli altri offrono invece i caratteri dei così detti prolungamenti protoplasmatici.
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I prolungamenti protoplasmatici tengono un contegno che parimenti corrisponde a quanto in proposito ho detto parlando delle cellule nervose in
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circonvoluta e che ivi pure arrivano le ultime ramificazioni dei prolungamenti protoplasmatici.
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che là arrivati i prolungamenti protoplasmatici hanno acquistato una finezza molto maggiore e s'intrecciano complicatamente, risulta che l'insieme del
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L'unica differenza consiste in ciò che il primo dei nominati strati è prevalentemente occupato dai prolungamenti protoplasmatici di tali cellule, i
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lunghezza, considerando il solo corpo cellulare, oscilla dai 15 a 30 μ; calcolando invece tutta l'estensione dei prolungamenti protoplasmatici
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Il contegno ora descritto dei prolungamenti protoplasmatici è qui tanto più significativo, in quanto che mancando assolutamente nello strato in
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, vale a dire da una parte hanno origine i prolungamenti protoplasmatici, dalla parte opposta emana, isolato, il prolungamento nervoso; e precisamente
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protoplasmatici.
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Gli altri prolungamenti continueremo a chiamarli col nome, spesso usato da Deiters, di prolungamenti protoplasmatici, abbenchè quest'ultima
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In proposito vuolsi ricordare che Schultze, rilevando l'inesattezza del qualificativo di protoplasmatici, ed osservando che esso non include un
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Aggiungo che la designazione di protoplasmatici, la quale del resto è ormai legalizzata dal lungo uso, serve pur sempre a meglio caratterizzarli
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I prolungamenti protoplasmatici già in prossimità della loro origine, si ramificano dicotomicamente, e mano mano che la suddivisione procede
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2° Che le ultime suddivisioni dei prolungamenti protoplasmatici perifericamente diretti dalle cellule nervose piramidali, vengono a perdersi entro
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b) Le fine suddivisioni dei prolungamenti protoplasmatici delle cellule gangliari.
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, non soltanto gli elementi connettivi, ma anche le fine ramificazioni dei prolungamenti protoplasmatici delle cellule gangliari e l'intreccio di
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Pertanto l'opinione degli antichi e moderni anatomici e fisiologi, che i prolungamenti protoplasmatici si congiungano direttamente, può essere
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Parlando in generale dei prolungamenti protoplasmatici, egli dice che, suddividendosi fino ad una incommensurabile finezza, finiscono per perdersi
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dei prolungamenti protoplasmatici.
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Intorno al finale modo di comportarsi dei prolungamenti ramificati (protoplasmatici), M. Schultze s'esprime in modo poco preciso; lascia però
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Secondo questo osservatore, i prolungamenti protoplasmatici delle cellule nervose delle circonvoluzioni, dopo essersi ripetutamente ramificati, si
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Per concludere, l'opinione che intorno al modo di comportarsi dei prolungamenti protoplasmatici ora ha maggior credito è quella sostenuta da Gerlach
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, quale sarà il finale contegno e la significazione dei prolungamenti protoplasmatici?
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gran lacuna. Ora Gerlach che volle riempire tal lacuna, mettendo in campo il passaggio dei prolungamenti protoplasmatici in un reticolo nervoso
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1.° Se v'ha processo che avrebbe potuto permettere di vedere il passaggio dei prolungamenti protoplasmatici nella rete fondamentale, esso sarebbe
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Le ramificazioni dei prolungamenti protoplasmatici (neri) continuando a suddividersi arrivano in grandissimo numero fin proprio all'estremo limite
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2.° Nella direzione delle ramificazioni dei prolungamenti protoplasmatici, anzichè verificarsi una tendenza a portarsi nelle località dove esistono
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I prolungamenti protoplasmatici, ramificantisi dicotomicamente, in modo molto diverso da quello delle cellule di Purkinje, colle loro ultime
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Quì non di rado si ha altresì l'impressione che alcuni dei prolungamenti protoplasmatici direttamente si inseriscano alle pareti dei vasi mediante
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I prolungamenti protoplasmatici, invece, con legge del pari invariabile, emanando dal polo opposto, attraversano tutto lo strato grigio formante la
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d'origine tra i prolungamenti protoplasmatici e le fibre nervose.
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connettive, così riesce difficile od impossibile il dire, se le accennate tenui espansioni dei prolungamenti protoplasmatici appartengano direttamente alle
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prolungamento trovasi appena accennato (filo rosso). I prolungamenti che pare si possano chiamare protoplasmatici, sebbene si presentino in modo un po' diverso
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delle quali sono poste, si differenziano, oltrechè per la forma del corpo cellulare e modi di ramificarsi dei prolungamenti protoplasmatici, anche, e
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Concludendo, io mi credo autorizzato a sostenere, che i prolungamenti protoplasmatici prendono nessuna parte nella formazione delle fibre nervose; da
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Da parecchi osservatori si è creduto di vedere un essenziale dato differenziale tra il prolungamento nervoso ed i prolungamenti protoplasmatici nel
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II.° in un modo indiretto, mediante i numerosi prolungamenti protoplasmatici, i quali col suddividersi indefinitamente formerebbero una fina rete, a
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prolungamenti protoplasmatici delle prime e dei cilinder-axis delle seconde.
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(anastomosi) fra i prolungamenti protoplasmatici delle cellule nervose, ed è se le origini dei due sistemi di fibre sieno indipendenti, oppure se fra
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ricercare, o nelle ipotetiche e non mai dimostrate dirette anastomosi fra i prolungamenti protoplasmatici delle cellule gangliari, o nell'altrettanto
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de'prolungamenti protoplasmatici.
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parecchi casi invece ha origine dalla radice di uno dei prolungamenti protoplasmatici emananti dalla superficie delle piramidi.
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protoplasmatici dell'apice raggiungono più presto la loro terminazione), che le corrispondenti cellule della circonvoluzione centrale. Probabilmente
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(prolungamenti protoplasmatici),
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Ciò che sopratutto, circa il modo di comportarsi dei prolungamenti protoplasmatici, io voglio far rilevare, è che essi assolutamente non danno
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Durante questo tragitto poi, i rami protoplasmatici già descritti, tanto i più fini (di 3.° o 4.° ordine) che i più grossi (di 1.° o 2.° ordine
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prolungamenti protoplasmatici.
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I prolungamenti protoplasmatici, per le cellule situate nella parte profonda dello strato molecolare, dirigonsi in generale verso la periferia del
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I prolungamenti protoplasmatici, che si suddividono nel modo comune a questo genere di prolungamenti, possono esser seguiti fino a grande distanza
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È a queste cellule che pare vadano a metter capo molti prolungamenti protoplasmatici basali delle cellule nervose appartenenti allo strato grigio
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