protoplasma per via transplacentare. Illustrano il caso clinico giunto in questione, soffermandosi sulle fasi della diagnosi prenatale e analizzando l'iter
primitiva, nella quale è facile ravvisare il protoplasma dei moderni. In questa sostanza, che egli dichiara prodotta dapprima spontaneamente dal mare
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vivente, sostanza di una specie animale o vegetale. Non esiste in natura un protoplasma, ma esistono altrettanti protoplasmi diversi quante sono le
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procreativo. Spesso anche il corpo si circonda di un involucro (cisti) poco permeabile e molto resistente, che permette al protoplasma che vi resta chiuso
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– – Untersuchung zum Problem der Plasmavererbung. Protoplasma, XXVII 1937.
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Protoplasma, 9.
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epitelii ecc., sia una formazione secondaria, od una modificazione del primitivo protoplasma, e invece si considera quale protoplasma vero soltanto quella
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doversi considerare quale protoplasma soltanto la sostanza molle, omogenea o finamente granulosa e contrattile, che sta attorno alle cellule embrionali, ed
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è fatto dimostrato che la penetrazione dei corpi estranei nelle giovani cellule ha luogo per effetto della contrattilità del protoplasma, così a
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. Esse, egli asserisce, sono semplicemente immerse (noyèes) nel protoplasma, e se nelle preparazioni fatte col mezzo del liquido di Müller non si può
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nuclei Boll ammetteva rappresentassero delle cellule, il cui protoplasma è confluito in una massa comune. Mentre riguardo alla prima categoria di
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denominazione non sia la più esatta, mancando in essi, come mancano nel corpo cellulare, i caratteri del vero protoplasma.
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protoplasma della cellula uovo, egli nega che il tuorlo possa dar origine a veri elementi cellulari, esso esclusivamente serve quale materiale nutritizio
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corpi nervosi, triangolari e fusiformi, la cui natura nervosa però, a cagione della facile decomposizione del loro protoplasma, sarebbe assai più
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proteine, le quali, a loro volta, sono i costituenti essenziali del protoplasma) è stata recentemente prevista da H. C. Urey (1932-33) e dimostrata
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, che è liquido tenue, essi sono gonfi, sferici, e lasciano vedere chiaramente il nucleo o, più spesso, i nuclei, e, nel loro protoplasma, numerosi
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del succo gastrico generalmente il protoplasma loro è scomparso o quasi, sicchè non appaiono che i loro nuclei (fig. 36 e) immersi nelle masse di
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; l’altra è formata da cellule interposte alle antecedenti, grosse, ovali, costituite da protoplasma granuloso, fornito anche, non di rado, di
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catarri acuti, e per la loro forma e grossezza, e per la opacità del loro protoplasma, (che non permette di vedere il nucleo) si confonderebbero con
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, nucleolato, e circondato da pochi granuli di protoplasma; l’altra costituita da cellule più piccole delle precedenti, ma non appiattite, rotonde od ovali od
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proliferazione delle cellule protoplasmatiche, le quali per mezzo della leggiera contrattilità del loro protoplasma assorbono i granuli di carbone, i globuli
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loro protoplasma. Questi elementi sono compresi in una sostanza mucosa, trasparente, presentante spesso una fine striatura dipendente da fini granuli
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generalmente pavimentosi (non di rado con caratteri proprî di elementi giovani, cioè piccoli, a nucleo e nucleolo spiccati, a protoplasma nettamente
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distruggendo nel proprio protoplasma i corpicciuoli che stanno loro dintorno: nell’ipopion, quindi, i leucociti, nell’ipoema i globuli rossi
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cellule epiteliche più giovani (Tav. 6a, fig. 59 b) cioè con forma tendente alla ovale o poliedrica, più bianche, a protoplasma più granuloso, a
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riconoscono ai contorni delicati, al nucleo ovale, circondato da protoplasma finamente granuloso, spesso con goccioline di grasso.
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sostiene; da altri, invece, si considerano come leucociti, che hanno introdotto nel proprio protoplasma un certo numero dei globuli lattei che li
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numero i leucociti, alcuni coi loro caratteri tipici, altri, invece, ingrossati e distesi dai globuli lattei che hanno assunto nel loro protoplasma
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Allorchè i leucociti sono freschi ed esaminati nel loro liquido naturale appaiono soltanto come un ammasso di protoplasma molle, relativamente opaco
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, ora contengono dei globuli di sostanza jalina (fig. 61), ora il loro protoplasma diventa così opaco da rendere invisibile il nucleo, sì che questo non
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variabile da 10 a 25 e più µ, a protoplasma finamente granuloso o chiaro, a nucleo ovale, nucleolato, e per questi loro caratteri distinguonsi facilmente
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, ovale, nucleolato, a contenuto omogeneo, e presentano nel loro protoplasma buon numero di fini granuli, che sono tanto più numerosi e spiccati quanto
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modifica non di rado i caratteri. Ora il protoplasma è così opaco che i nuclei riescono invisibili (fig. 64 b b'); ora il protoplasma delle cellule
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a quelle dell’epitelio boccale, a forma irregolarmente poligonale, a contorni netti e spiccati, a protoplasma chiaro, piuttosto omogeneo, a nucleo
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protoplasma non scompare, ma soltanto impallidisce e si rigonfia.
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Il protoplasma dei leucociti è contrattile. Questa loro particolarità s’osserva quando il sangue è da poco levato, esaminato puro o nella soluzione
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’epitelio di alcune mucose e delle ghiandole mucipare. Essi trovano la loro origine in un componente normale del protoplasma cellulare, la cui
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là ove questa si connette alla coda) dei lembi di protoplasma delle cellule, da cui essi si sono sviluppati. Spesso i nemaspermi nella spermatorrea
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libero; per la parte maggiore, al contrario, è racchiuso nel protoplasma dei leucociti (fig. IV). La sua quantità varia assai in uno stesso caso di
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binucleate, fornite di un protoplasma finamente granuloso. In questo protoplasma talvolta si trovano grandi vacuoli ripieni di liquido chiaro; tal altra
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nucleolato; le ciglia sono impiantate su di un orlo lucente, ch’esse trapassano per andare a confondersi col protoplasma della cellula; in questo si notano
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varia grossezza, 10-40 µ, ovali, a nucleo ovale nucleolato, costituite da un protoplasma finamente granuloso, provveduto spesso di buon numero di
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loro protoplasma, e già nel liquido naturale, senza aggiunta di acqua o di acido acetico, sono così trasparenti da lasciare scorgere tanto i nuclei
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. Non sono rari i globuli rossi racchiusi nel protoplasma di una cellula purulenta.
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il più alla periferia, hanno protoplasma provveduto di granuli di grasso, e contengono un numero vario, da 1-2 fino a 20-30, di corpuscoli purulenti
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protoplasma subisce una trasformazione cornea sempre più avanzata. Le cellule del reticolo malpighiano non sono ad immediato contatto l’una dell’altra
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un protoplasma piuttosto opaco, che impedisce spesso di vedere i sepimenti degli articoli e che presenta tratto tratto qualche granulo brillante. Nel
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protoplasma che lo circonda.
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D'altronde i multiformi fenomeni, che si collegano al protoplasma in genere, già inducono a ritenerne la struttura come enormemente complessa.
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protoplasma et les théories sur 1’hérédité, et les grands problèmes de la Biologie générale».Paris, C. Reinwald, 1895.).
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