’alimentazione dei bambini, (farina lattea, Kufeke, Mellin’s Food, Fosfalina Fallieres, Biscotti Mellin’s, Hygiama, Cacao svizzero, Cioccolato al latte
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La Via Lattea. Distribuzione apparente delle stelle.
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221. Nelle notti serene e non illuminate dal chiaror della Luna, non è chi non abbia contemplato la Via Lattea, la quale attraversa la vòlta celeste
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222. Esaminando la Via Lattea con un telescopio si vede che essa è composta di un numero stragrande di piccole stelle, tanto vicine l’una all'altra
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momento affermare, ed è che la distribuzione apparente delle stelle in cielo non è uniforme. Esse si addensano nella regione della Via Lattea
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Un'altra piccola nube luminosa dello stesso genere si trova nella Via Lattea, fra le costellazioni di Perseo e di Cassiopea; essa pure, con mediocre
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Ebbene da un esame minuto delle grandi nebulose di Andromeda e di Orione, del gruppo delle Pleiadi, della regione della Via Lattea intorno al Cigno
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Fotografie di alcune parti della Via Lattea.
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303. Allo studio delle apparenze diverse presentate dalla Via Lattea nel suo lungo corso fu applicata in questi ultimi anni la fotografia, e
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302. La Via Lattea è un fenomeno ottico, e deve l'aspetto suo al gran numero di stelle disseminate nello spazio e che l'occhio proietta sulla zona
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. Forse la struttura apparente delle diverse parti della Via Lattea, varia colle profondità diverse alle quali le visuali nostre si spingono nello
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a seconda della durata di esposizione della lastra sensibile. Di due fotografie, ad esempio, di una regione della Via Lattea nella costellazione
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produzione carnea, o lattea; ovificazione; mansuetudine; attitudini particolari (piccioni capitombolanti, topi danzatori, ecc.).
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della via lattea e favorendo le idee di Ticone, questi appoggiò vivamente la notizia.
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Ticone credeva che la stella del tempo suo fosse formata dalla condensazione della materia nebulosa della via Lattea. Questa idea era ardita all
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La piccola nebulosa visibile appena ad occhio nudo che sta nella Via Lattea nel Sagittario presso la stella μ (mi), è un intreccio sorprendente di
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altre innumerevoli se ne incontrano nella Via Lattea detti comunemente bei campi stellati.
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le stelle visibili nei grandi strumenti possono dirsi un 20 o 30 milioni, le realmente esistenti sono molto di più: la sola Via Lattea in alcuni siti è
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Distribuzione delle stelle minori. Via Lattea.
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Prendendo separatamente gli scandagli fatti nel mezzo della Via Lattea alla posizione ove essa traversa l’Equatore, si trova per ciascun campo sulla
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1.° Le stelle sono più copiose quanto più ci accostiamo alla Via Lattea ove la densità loro è massima.
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° e 20° tanto al Sud quanto al Nord della Via Lattea, come si trova delineata nelle carte di Lubbock ed ha trovato
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, e alle 17or è di 557, e quindi la Via Lattea è più uniforme dal lato di 6or che da quello delle 18or. Tuttavia, lasciando da parte per ora la
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siano egualmente condensate verso la Via Lattea, ovvero se le piccole vi siano in proporzione più compatte. A queste domande rispondono i lavori di
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2.° La grande sproporzione fra i due estremi, onde nel piano della Via Lattea si avrebbero stelle trenta volte più numerose che al polo, anche stando
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1.° Un salto o diminuzione notabile di densità dopo due gradi di larghezza, il quale spiega perchè la Via Lattea appaia così stretta, cioè circa 4
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Qui si vede a colpo d’occhio che domina una maggior frequenza di stelle nelle regioni II e V in cui la zona è attraversata dalla Via Lattea più che
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1.° Che le stelle sono più frequenti presso al piano della Via Lattea che non nelle altre direzioni del cielo e che la densità va crescendo
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larghe chiazze della Via Lattea, che sembrano globulari in amplissima scala. Volendo infatti che ivi le stelle fossero poste alla stessa distanza tra di
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numerose speculazioni che si sono fatte sulla struttura della Via Lattea come parte principale dell’Universo. Keplero fu il primo a considerare la Via
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nella Via Lattea si trovano già tali, che senza esser globulari sembrano dare idea di sistemi parziali.
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Benchè la risolubilità in istelle distingua la Lattea dalle Nebulose, tuttavia molti pezzi di essa collo spettroscopio ci hanno dato indizio di righe
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È singolare che mentre le Nebulose ellittiche sono disposte a preferenza intorno ai poli della Via Lattea, le Nebulose irregolari invece siano sull
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da ciò che le Nebulose ellittiche formano associazioni indipendenti della Via Lattea.
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Si credette per un gran tempo che la Via Lattea non fosse se non una di queste Nebulose, ma la natura gassosa di queste e la struttura stellare dell
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dei quali riuniti formano la Via Lattea.
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5.° La Via Lattea è una zona che è formata da un enorme agglomerato di masse complicate di stelle che possono riguardarsi ciascuna come composta di
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8.° La massima parte di queste masse nebulose, a condensamento graduato, si presentano in regioni indipendenti della Via Lattea e sembrano formare
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leggere la bussola usano un debole lume a trasparente nella rosa dei venti. Il chiarore generale del cielo però include quello proveniente dalla via lattea
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raccoglie lungo la sua orbita o residui di meteoriti che si sono vaporizzati nell’atmosfera. La Via Lattea è attraversata da una scia di polveri
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La lastra collodionata poi, la quale nel suo sensibilizzamento si manifesta troppo tardiva a prendere una tinta lattea nel bagno sensibilizzatore
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Che forma ha la Via Lattea?
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Quando William decise di esplorare la Via Lattea non si conosceva ancora la distanza di nessuna stella. Come già Huygens, Gregory e Newton, Hershel
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Nubi di Magellano, Grande e Piccola, sono due galassie nane in orbita intorno alla Via Lattea ma allora erano considerate semplici ammassi stellari
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la Via Lattea si identifica con l’universo includendo in sé nebulose piccole e grandi, e quelli che invece erano convinti che migliaia di piccole
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Ci volle di più. Un paio di anni. Il 5 maggio 1933 il New York Times pubblicava un articolo intitolato “Radioonde dal centro della Via Lattea”. In
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Grazie alla sua antenna casalinga nel 1939 Reber disegnò la prima radiomappa della Via Lattea. Quattro anni dopo individuò anche segnali provenienti
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Aiutata da Kent Ford, un collega che aveva fiducia in lei, la Rubin spostò le sue ricerche sulla Via Lattea. Risultò che la nostra galassia corre a
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esterna alla Via Lattea: il quasar 3C 279.
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nebulosa di Orione e la Via Lattea, che descrive come un pulviscolo di stelle. Quest’ultima osservazione merita un commento perché fu una scoperta più
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