tracciare un "framework" di lettura dei contratti di rete, capace di riclassificarli in base a tre diversi gradienti di interazione tra gli agenti e basati
quelle che potremmo definire come «ricerche di gradienti di microstrutture» (per dirla con Gibson), ossia come l’intento - approssimativo ma
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quelle che potremmo chiamare ricerche di "gradienti strutturali” (texture gradients secondo la definizione di Gibson), ossia il tentativo
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processi formativi autonomi e autoproducenti, basati su particolari impostazioni suscitatrici di percezioni, di microstrutturazioni, su gradienti luminosi...
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particolari effetti di ambiguità fenomenica che si ottengono attraverso la creazione di gradienti di trama, di particolari effetti luminosi, ecc.
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