Van Gogh del tuo linguaggio. Una frase indovinata può farti cadere fra le braccia una pittrice esistenzialista che ne ha capito l'humor, questa
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. Parigi, Musée d'Orsay. 106. Vincent van Gogh, Donna seduta al Café du Tambourin. Amsterdam, Van Gogh Museum. dire definitivo. È un’opera dipinta nel
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stesso tema, Van Gogh (Donna seduta al Café du Tambourin, fig. 106). Nel Novecento, secolo nel quale la pittura viene addirittura coinvolta in opzioni
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, giusto a fine secolo, la psicoanalisi con Sigmund Freud. I cinque ritratti sbucano alla storia dell’arte come prodigi, 65. Vincent van Gogh, Ritratto
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Tutto ciò che in Géricault è centripeto, chiuso, catafratto, diventa invece centrifugo, esploso in Vincent van Gogh. Il Ritratto del dottor Gachet 66
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Sull’Europa si è alzato il vento della follia: negli stessi giorni in cui Van Gogh viene ricoverato in manicomio, a Torino Friedrich Nietzsche
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Agli inizi del Novecento, a partire da van Gogh, il ritratto diviene lo spunto di una ricerca ossessiva tesa a rappresentare i moti più profondi dell
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“Maestro della candela’ . Van Gogh lo usa in una delle sue opere più famose, I mangiatori di patate, Francisco Goya nella composizione 3 Maggio 1808
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, di van Gogh, dei Fauves (de Vlaminck, Derain) presenta questa peculiarità. Opere come il Paesaggio tacitiano con montagna (di Gauguin), o I girasoli
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di Bruegel. E Van Gogh, non è forse adorato dal pubblico proprio per avere ritratto i luoghi della sua angoscia: la sua piccola stanza, la sua piccola
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’invito. La contaminazione avvenne immediatamente. L’influenza sull’evoluzione della pittura da Manet all’impressionismo fino a Van Gogh è nota a tutti. Ben
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spirito di avventura e la morte nelle isole concluse coerentemente la sua esistenza; Van Gogh combatté meravigliosamente contro la pazzia, tanto che
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Nel 1955, continuando la serie delle Esposizioni che han fatto conoscere al gran pubblico l’opera di Van Gogh, di Picasso e di Rouault, Milano ha
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allo stato di semplici «fatti visivi»: senza dubbio nell’arte degli impressionisti della seconda fioritura (Gauguin, Van Gogh, Seurat) al modo di
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può ampiamente avvertire nelle opere «Il traghettatore» (Monet) «Misia nei campi» (un Pissarro visto attraverso gli schemi di Gauguin e di Van Gogh
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Lautrec, di Gauguin, di Van Gogh si ritrovano nelle sue opere più fisionomiche; come pure la lezione dei fauves fu dal Munch intesa con grande intelligenza
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Munch sembra non aver compreso nell’ultimo Van Gogh, sono altra cosa in lui acquafortista, xilografo e disegnatore.
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tavolozza che avrebbe accettato, quanto a gamme, anche Van Gogh. È in questa figura l’idea di una donna «dipinta due volte», la prima negli abiti, nel
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, tutta filtrata dai portati impressionisti delle ultime fioriture (Gauguin, Van Gogh, Seurat) dei Fauves. Perché Kandinskij non è un conservatore, ma
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come punte sublimi Jerome Bosch e Brueghel il Vecchio, sono anche Rembrandt, Van Gogh, Ensor — dobbiamo convenire con lui che il Surrealismo è una
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Cézanne a Van Gogh, fino a Matisse e a Braque, non tralasciando di spaziare il suo sguardo sensibile nella storia della pittura contemporanea, col
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timbrici del Van Gogh di Arles, delle liste di luce-colore dei grandi impressionisti, veniva attualizzato, reso presente nel gusto dell’ultima
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cammino verso i pre-espressionisti e verso gli espressionisti storici, da Van Gogh a Gauguin, da Nolde a Kirkner, da Soutine a Kokoschka, immergendo il
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addentrare, grotteschi gli oggetti inservibili, per bacco, di Cézanne, il bigliardo avvallato di Van Gogh; chi vi giocherebbe? Tristemente grottesche le
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Eppure, per scegliere un artista che non deve riuscire discaro al nostro, egli sa abbastanza che Van Gogh per esempio, non si esimeva certo
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dinoccolata alla Laurencin, o tutt'al più a un Van Gogh di contorni più unitari. Ad ogni modo certi abilissimi raccordi paralleli di curve come quella
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questo stile che come tutti gli stili altissimi ha un suo equilibrio tragico. Boccioni - ch'io vorrei chiamare un Van Gogh che sente i volumi - non può
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alla serie delle Cattedrali; otto numeri di Sisley, due di Pissarro, un Van Gogh, tre Renoir. Degas con il nucleo delle sue massime creazioni: Le Foyer
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. Sforbiciate una zona di cielo di sopra qualche piana provenzale di Van Gogh, date un taglio quadro invece che verticale alla Cascata di Kanawoka o al
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Vede la terra inarcarsi gibbosa sotto la inutilmente stabilita rettitudine dei campi recinti -; oh, i contadini sono pittori; il contadino è Van Gogh
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Van Gogh si avvale di una pittura sgrammaticata, da modesto disegnatore e modesto pittore, ma è un grandissimo artista, poiché per primo stabilisce
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con successo subito dopo la sua morte. E come è avvenuto con Vincent van Gogh, ovviamente, artista che ha rivoluzionato il mondo dell’arte non solo per
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, posseggono in realtà una magia ipnotica. Van Gogh vuole darci uno shock visivo. D’altra parte, nella sua cultura che ha radici nel realismo di
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Vincent van Gogh, La ronda dei carcerati, 1890.
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Se negli stessi anni gli impressionisti rappresentano quello che si vede, van Gogh rappresenta quello che non si deve vedere ma che, nondimeno, c'è
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Il mondo di van Gogh è quello degli abbandonati, dei derelitti o, come ne La ronda dei carcerati, quello dei galeotti durante l’ora d’aria, sotto un
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Van Gogh è uno di quegli artisti che arrivano alla fine dell’esistenza nella totale infelicità, per poi, dopo la morte, diventare i più amati, i più
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Mantegna né Antonello né Raffaello abbia mai raggiunto la cifra pagata per van Gogh. Il che induce alcuni giornalisti, in qualche modo testimoni dello
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essa costi. Era la conclusione di quello che si era verificato dagli impressionisti fino a Picasso, e che in van Gogh, sia pure dopo la sua morte
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, l’emozione: come in van Gogh, che dipinge con colori che sembrano passare direttamente dal tubetto alla tela, e che non ha una pittura compiuta
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