occorre, dunque, accedere a quella che Naess chiama "Ontologia della Gestalt". Tale ontologia necessita di nuove parole, che sappiano comunicare
percettivi, individuati dalla teoria della Gestalt, e di cui si sarebbero ampiamente valsi in seguito artisti stranieri come Vasarely e numerosi
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cioè d’una "doppia lettura” d’un pattern visuale, costituisce una delle classiche ricerche della psicologia della Gestalt, e svela quella che è una
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