sul rapporto di verosimiglianza. L'approccio per esclusione permette di stabilire, sulla base delle frequenze geniche della popolazione di riferimento
Fig. 55. - Paragone delle seriazioni geniche nei cromosomi X (I), II e III di Drosophila melanogaster (mel) e D. simulans (sim) (sec. Sturtevant, da
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LE MUTAZIONI GENICHE
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§ 1. La scoperta delle mutazioni. — § 2. Le mutazioni geniche. — § 3. Analisi del processo della mutazione spontanea. — § 4. Produzione sperimentale
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combinazioni di caratteri preesistenti. Molte mutazioni poi sono mutazioni cromosomiche, anziché geniche (cfr. pag. 269).
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§ 2. - Le mutazioni geniche.
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Si sogliono distinguere tre tipi principali di mutazioni: 1) le mutazioni di un sol gene, o fattore, (mutazioni geniche, o fattoriali) che non sono
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Fig. 89. - Schema illustrante i vari tipi di mutazioni. A, mutazioni geniche: mutazione dell’allelo dominante A al recessivo a, dell’allelo recessivo
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Queste aberrazioni, come le mutazioni geniche, si verificano spontaneamente, ma molto di rado; anche di esse i raggi ionizzanti aumentano di molto la
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diverse categorie di mutazioni: fattoriali o geniche, cromosomiche, del cariotipo, come si è detto a suo luogo (pag. 253).
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Cap. XVII - Le mutazioni geniche.
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§ 2. - Le mutazioni geniche 253
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cap. XVII. – Le mutazioni geniche 249
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-recessività nelle due coppie geniche, si comprende che le proporzioni numeriche dei quattro tipi (fenotipi) elencati siano 9:3:3:1.
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teoricamente prevedere è 3n, dove n è il numero delle coppie geniche interessate. Nel monoibridismo 31 = 3, e infatti tre sono le combinazioni diverse
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carattere (per es. statura, colore della pelle, ecc.) è controllato da numerose coppie geniche, ciascuna delle quali si comporta secondo le leggi di
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, ad ogni generazione, soltanto una piccola frazione di tutte le ricombinazioni geniche teoricamente possibili, ma tale frazione rappresenta già un
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parecchie mutazioni geniche.
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categorie: geniche - e sono quelle di cui abbiamo parlato: passaggio di un singolo gene da uno ad un altro stato allelico; cromosomiche cioè variazioni
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geniche, cromosomiche e genomiche, o del cariotipo. A questa domanda si può rispondere studiando il risultato di incroci fra specie (incroci
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varie razze di una specie, si vede che esse differiscono fra di loro quasi sempre per mutazioni geniche. Anzi, per essere più precisi, non tanto per
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Variazione delle frequenze geniche.
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Devono dunque esistere cause capaci di far variare le frequenze geniche, cioè di dare origine a razze.
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problema evoluzionistico espresso come variazione delle frequenze geniche nelle popolazioni. E furono allora elaborati alcuni modelli algebrici di
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frequenze geniche in una popolazione; modelli che servirono a programmare esperimenti, e a interpretare risultati di osservazioni in natura.
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conseguenza del meccanismo mendeliano della trasmissione ereditaria dei geni, le frequenze geniche iniziali in una popolazione, non variano se sono
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colli) può darsi che, per puro caso, le frequenze geniche delle varie popolazioni superstiti siano differenti, cioè le popolazioni differiscano fra di
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delle frequenze geniche, e, soprattutto, capace di orientarle in un dato senso e di rendere gli individui più adatti all’ambiente in cui vivono.
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scegliendo le combinazioni geniche più adatte ai diversi ambienti, e perciò può differenziare razze diverse della stessa specie in vari ambienti
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biologia molecolare ha riconosciuto i fondamenti delle mutazioni geniche (che, ricordiamolo, sono la principale sorgente della variabilità, sulla
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’opera della selezione avrebbe avuto troppo poco tempo per agire spostando le frequenze geniche. La teoria neutralista ha suscitato molte polemiche, tanto
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variabilità individuale fornisce, nella popolazione, alcuni individui provvisti di mutazioni geniche che comportano la resistenza ad un determinato
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quali hanno il valore potenziale di nuove specie; questo stadio è raggiunto con le variazioni delle frequenze geniche, dovute essenzialmente alla
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migliaia di combinazioni geniche diverse, alimentate dalla costante comparsa di nuove mutazioni e continuamente rimescolate dalla riproduzione sessuale
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