G. A. Costanza, Iuvenilia. Non ha invidia dell'altrui scienza, o virtù, colui che può confidare nella sua propria. G. Galileo, Opere.
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Galilei, Galileo, 68.
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Una passeggiata di Galileo Ferraris
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Lo sviluppo storico della Dinamica da GALILEO, a HUYGHENS a NEWTON, fa capo essenzialmente a due principii generali: l'equazione del moto di un punto
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Vi è qui un problema storico da investigare più profondamente. Galileo riconobbe la falsità del principio aristotelico? Certo almeno nei suoi studii
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La Lex I esprime quel principio d'inerzia cui il MACH osserva Galileo essere stato condotto come a caso limite, dallo studio del moto dei gravi sul
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A completare i precedenti postulati occorre ancora integrare il post. II, richiamando il principio di GALILEO che vedremo poi esteso da D'ALEMBERT
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2) la resultante dinamica delle forze che agiscono su ciascun punto equivalga in ogni momento alla resultante statica (postulato di Galileo);
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, dipendentemente soltanto dalle> configurazioni iniziale e finale del sistema. Il germe di questa osservazione trovasi in GALILEO; questi notò che l'acquisto
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Si ricordi, p. es., il ragionamento che ha permesso a GALILEO di antivedere il resultato sperimentale che i gravi cadono al suolo con uguale velocità
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L'esperienza che verificò codesto resultato, fu agli occhi di Galileo una semplice conferma, della quale forse per suo conto non credeva avere
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Nel secondo esempio come abbiamo già rilevato, GALILEO ha subordinato la sua ipotesi al concetto generale di una forza provocante la caduta dei corpi
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Incoraggio gli studiosi di questa Regia Università a perseverare sempre nel campo sperimentale ed a ricordarsi della massima di Galileo:
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Le misure del moto dei satelliti di Giove sono contemporanee delle osservazioni che Galileo dedica al Sole, osservazioni che gli fanno scoprire le
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Il 5 marzo 1616 il Sant’Uffizio condannò l’”ipotesi copernicana” e Galileo, che un anno prima, il 20 marzo 1615, era stato denunciato dal domenicano
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Il processo si conclude il 16 giugno: nel palazzo del Quirinale su dieci cardinali consiglieri del Sant’Uffizio sette votano contro Galileo e tre a
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quel giorno Galileo è ancora più solo. Non era stato un buon padre. Certo Virginia fu una buona figlia. Si era prestata persino a fare da copista del
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Molto strombazzato è l’amore di Galileo per Marina Gamba negli anni allegri di Padova. Poco invece si parla dell’ultimo e più nobile amore di Galileo
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, tra l’altro, anche un marito che lo aveva aiutato al tempo del processo. Alessandra subisce il fascino di Galileo, ma saggiamente si ritrae per evitare
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Galileo post mortem
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È il Natale del 1641, l’ultimo di Galileo: si spegnerà quindici giorni dopo.
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Nell’ottobre 2009, mentre a 400 anni dalle prime osservazioni di Galileo si celebrava l’Anno Internazionale dell’Astronomia, da un mobile
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La biblioteca di Galileo dalla carta al web
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’asta di un lotto di provenienza ignota: una teca di legno ottocentesca e un busto di Galileo. La teca custodiva un’ampolla contenente il dente e le
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Nel 1741 il Sant’Uffizio concede l’imprimatur alla prima edizione delle Opere di Galileo, Dialogo incluso, a patto che vengano fatte alcune
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Nella biblioteca di Galileo non poteva mancare la “Diottrica” di Keplero, il libro che nel 1611 per la prima volta spiega il funzionamento dell
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Galileo aveva dimostrato che sulla Terra tutti i corpi cadono con identico moto accelerato. Keplero aveva descritto le traiettorie in apparenza
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Nel 1633, quando Kircher si inserisce nella cultura scientifica della Chiesa romana, Galileo viene condannato dal Sant’Uffizio per le sue
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Eppure, come Galileo, Kircher vede nella Luna un mondo, e come Giordano Bruno si interroga sulla pluralità dei mondi abitati. Nel racconto
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Interessante è il rapporto umano e intellettuale tra due grandi personalità contemporanee come Galileo e Keplero, impegnate ad affrontare gli stessi
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>Galileo fa l’astronomo a tempo pieno soltanto per un paio di anni della sua lunga vita, e in quel breve ma intenso periodo vede cose nuove e
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Galileo si fa guidare dall’esperimento, Keplero dalla teoria e dal misticismo. Entrambi rispettano le osservazioni, ma Keplero, modesto osservatore
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1609: Galileo e la Luna
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Il cannocchiale di Galileo
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Per indicare il suo apparecchio Galileo usava le parole “occhiale”, “cannone”, il generico “strumento” o – nel Sidereus nuncius – il termine latino
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Che cosa vide Galileo?
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Quando costruisce il suo cannocchiale Galileo è uno scienziato affermato ma non ancora famoso. La sua celebrità diventa universale grazie alle
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Di solito Galileo scriveva in italiano. Un bell’italiano, chiaro, agile, elegante, tanto che Italo Calvino provocatoriamente definì Galileo il
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Vita di Galileo
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Ma neppure questa volta Galileo era destinato a lasciare il suo segno nell’onomastica astronomica. I “pianeti medicei” furono cancellati nell’uso
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Diverso è il caso dei satelliti di Giove individuati da Galileo nel gennaio 1610. In vista del ritorno a Firenze, lo scienziato pensa a trarre
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Il padre di Galileo, Vincenzio, era un musicista affermato: suonava il liuto e insegnava a suonarlo, componeva musica innovativa, aveva scritto un
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Galileo fece i primi studi di latino, aritmetica e disegno a Pisa. Da bambino il suo gioco preferito era costruire modelli di mulini, argani e barche
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Quello con Marina fu un amore carnale a modo suo fedele, ma finì nel 1610 con il trasferimento di Galileo da Padova a Firenze. Tramite il canonico
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potenti, Galileo pratica pure l’astrologia, non senza qualche infortunio clamoroso. A Ferdinando I de’ Medici pronosticò lunga vita, e il poveretto morì
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Possibile che Galileo credesse davvero all’astrologia divinatoria? Improbabile. I suoi sono i limiti culturali di un’epoca che oscillava tra una fede
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Con la reinvenzione del cannocchiale e le scoperte che ne derivano la carriera di Galileo tocca il culmine. L’aspetto della Luna e i satelliti di
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L’osservazione di Saturno avviene nel mese di luglio. Venere non aveva ancora attratto l’attenzione di Galileo perché si trovava troppo vicina al
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Erano necessari tuttavia alcuni correttivi concettuali. Fino all’ottobre del 1611 Galileo calcola le posizioni dei satelliti come se la Terra fosse
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Nel dicembre 1610 e per tutta la prima metà del 1611 Galileo lavorò per determinare i periodi orbitali dei satelliti di Giove. La misura si rivelò
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