decomposizione, la cocaina (COC) e la benzoilecgonina (BE) erano ancora presenti in quantità dosabili e, segnatamente: cervello COC 6,51 µg/g, BE 4,46 µg/g
G. A. Costanza, Iuvenilia. Non ha invidia dell'altrui scienza, o virtù, colui che può confidare nella sua propria. G. Galileo, Opere.
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G. Carducci, Jaufrèw Rudel. Attender e sognar, questa la vita. G. Urbani, Rosario del cuore. E' un riso la vita; l'amore è un raggio fecondo. G
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g. b. g.
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g. b. g.
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G. B. G.
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G. B. G.
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G. PASCOLI
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radiali. g. g. g. g. g. Tendini dell’estensore comune delle dita. h. Tendine dell’estensore proprio del dito indice. i. Tendine dell’estensore proprio del
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Ammettete che il semicircolo A G rappresenti il corso apparente del sole intorno alla terra, raffigurata nella tratta A G.
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G. DE NICOLA, Notes on the Museo Nazionale of Florence, I: G. Francesco Rustici («Burl. Mag.», marzo 1916) (in: ‘L'Arte’, 1917, p. 301).
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G.
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1) N. M., 2) G. G.; 3) B. L.; 4) C. A.; 5) Z. A.; 6)M. R.; 7) S. V.; 8) T. R.; 9) T. V.; 10) M. G.; 11) LA R. G.;
GIRONE A: Milano: S. G. Triestina-G. R. Sciesa Milano 34-30; Firenze: D. L. Borletti Milano-Guf Firenze 39-22; Bologna: Guf Padova-Guf Bologna 41-33
Ecco pertanto i risultati di quest'ultima prova della riunione: Individuale dilettanti: 1. Davitto (G. S. Actis Noie) p. 39; 2. Milese (G. S. Fiat) p
Gola, G., Negri, G. e Cappelletti, C. - Trattato di Botanica. Torino, U. T. E.T, 1936.
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Eloff, G. A. - Theoretical and experimental study on the changes in the crossing-over value, their causes and meaning. B. G., IX, 1932.
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Snell, G. D. - The induction by X-rays of hereditary changes in mice. G., XX, 1935.
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Lebedinsky, N. G. - Darwins Theorie der geschlechtlichen Zuchtwahl im Lichte der heutigen Forschung. B. G., IX, 1932.
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g
Naturalmente, se avesse degli autovalori continui G', nella si dovrebbe sostituire l'indice discreto r con la variabile continua G', e si dovrebbe
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b) Caso di G = px. Se l'osservabile G è una componente dell'impulso, p. es. , possiamo verificare che l'operatore corrispondente è
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Alla derivata G definita dalla (118), o meglio al differenziale , si può dare un'interpretazione espressiva con la considerazione seguente. Si
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Si deve partire, come nel § 22, dall'espressione analitica dell'osservabile G in funzione delle q e delle p, espressione che tiene luogo di
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G. G. Simpson, The major features of evolution, Columbia University Press, New York 1934.
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cioè, appunto, G è il baricentro delle masse m', m'' localizzate in G', G'' rispettivamente.
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masse totali di S', S'' e G', G'' i rispettivi baricentri, il baricentro G di S coincide con quello delle masse m', m'' supposte localizzate in G', G
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è identicamente nullo, come si rileva dalla (8), facendovi coincidere il punto di riferimento O col baricentro G; talché la (9), in cui il primo
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e di qui risulta senz’altro che il baricentro G è il punto, in cui il momento polare riesce minimo; giacché in ogni altro punto P il momento supera M
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Per quanto precede, siamo in grado di assegnare i baricentri G', G", G 1', G 1'', di ciascuno di questi quattro triangoli. Per la proprietà
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Designando con G', G 1' i baricentri dei due poligoni, con G", G 1''quelli dei rispettivi triangoli (rispettivi nel senso che completano l’assegnato
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29. Sia σ la sezione meridiana di un generico corpo rotondo, non attraversato dall’asse di rotazione 0z; G o il relativo baricentro; G o l'asse
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Detta g l'accelerazione di gravità (in grandezza e direzione), sarà naturalmente a 0 = g, cosicché la forza di trascinamento χ = - m a τ equilibra il
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(20) g = G + χ,
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la quale spiega a prima vista il fatto qualitativo (rivelato all’osservazione) che l’accelerazione di gravità g va aumentando dall’equatore verso i
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39. Proiettando la (20) sugli assi x, y, definiti al n. 35, e cambiando segno ai due membri, ove si noti che le componenti di g sono - g cosγ, - g
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g 0 = G - ω2 R,
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con che (n. 36) ε è un puro numero che ha il valore di pochi millesimi, avremo G = g 0 + ω2 R = g 0 (1 + ε) e potremo quindi esprimere le componenti
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Formole relative alle lenti. — Nelle due equazioni fondamentali che abbiamo di sopra 1/d+1/D = 1/F; G/g = D/d sappiamo che
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(m + mg) a g = f g;
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