ENRICHETTO OSSIA IL GALATEO DEL FANCIULLO PROPOSTO DAL PROFESSORE COSTANTINO RODELLA OPERETTA premiata dal Municipio di Torino (CONCORSO BARUFFI
Enrichetto s' alzava appena faceva dì; chi dorme grassa mattinata, va mendicando la giornata; oppure: il mattino ha la bocca d'oro, ripeteva spesso
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Prima di uscire della sua camera, anzi prima quasi di essere compiutamente vestito, Enrichetto s’era imposto un lavoro volontario, che adempì sempre
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Una qualità che specialmente segnalava Enrichetto, era l’ amore e la venerazione che portava a’ suoi genitori. Appena alzato gli pareva mill’anni d
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bizzarie di lui. Ma quelle sfuriate facevan male al cuor dilicato di Enrichetto, e ne lo ripigliava press’a poco in questo tenore: - E perché insolentire
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’un piede, con un braccio intormentito, e cieco di un occhio. Figuriamoci le contraffazioni, che ne faceva Sandrino, e gli ammonimenti di Enrichetto e
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Non era peranco entrato nella sala d’ingresso all’istituto, che i compagni: Enrichetto, Enrichetto, lo chiamavano, e a lui si facevano attorno con
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comportava Enrichetto; pareva un uomo fatto; non timido, non audace. Con grazia e con premura dimandava ai padroni di casa di loro nuove, appena era entrato
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ginnastici. Enrichetto, come quegli che a queste esercitazioni doveva la salute, e la sveltezza e gagliardia del suo corpo, vi dava opera con tutta l’anima
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Dopo la ricreazione si rientrava subito in iscuola, terminata la quale, all’arrivo del veterano Toniotto, Enrichetto con Sandrino, messi i libri in
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tardi il suo ufficio, non si metteva in tavola pel pranzo prima delle sei; Enrichetto coglieva questo tempo per eseguire i suoi compiti scolastici
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. 21. è pur lodevole costume di chiedere a’commensali se han pranzato bene. Questi consigli non eran mai dimenticati da Enrichetto e più
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siano costosi, ma si se convenienti e puliti. Nell’ inverno davano una volta sotto i portici di Piazza Castello e di via Po. E qui Enrichetto camminava
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’ pubblici giardini, non sta addietro a nessuna d’Italia, se non entra innanzi alle più cospicue. E il padre di Enrichetto, nell’ estate specialmente, non
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Enrichetto! Non c’era pericolo che dormisse, no: faceva sue le situazioni drammatiche; pativa co’ buoni oppressi e li commiserava; si sdegnava contro i
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costume esser pure quello di mettersi ad ascoltare quando qualcheduno parla in confidenza. Certo si deve a questi avvisi se Enrichetto ne’ ritrovi non
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ENRICHETTO OSSIA IL GALATEO DEL FANCIULLO
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Enrichetto è un ragazzo garbato e gentile. I suoi genitori lo tengono come il più bel gioiello della casa, la più cara consolazione della loro vita
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Non vorrei che alcuno si desse a credere, avendo visto il nostro Enrichetto così savio e circospetto in ogni cosa, che egli fosse poi uno di que
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La sera, prima di andar a dormire, Enrichetto aveva contratto l’abito d’un lavoro, che aveva visto raccomandato dal Tommaseo in un libro educativo
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I giorni di vacanza erano aspettati, come da tutti gli scuolari, anche da Enrichetto con grande avidità. Però convien dire che non se ne serviva a
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In Enrichetto, come in tutti i giovani di cuore, poteva grandemente il sentimento religioso; ma senza simulazione e senza bacchettoneria. Già abbiam
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Nelle ferie d'autunno la famiglia d'Enrichetto usava andare a vìlleggiare in un paesucolo dell'alto Monferrato. Possedeva essa una graziosa villa sur
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venivano severamente riprovate dal signor Carlo, e facevano peso all'animo gentile d'Enrichetto. E a che giovano queste ingiurie, e questi imbratti? Già
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La famiglia di Enrichetto soleva a quando a quando, per rompere la monotonia del vivere, fare qualche scampagnata. Se erano in villa ora andavano a
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Un anno la famiglia di Enrichetto con altri amici andò alla festa di Soperga il dì 8 settembre. L'aria sottile e pura di quel colle e la passeggiata
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Enrichetto avendo compiuti gli studi liceali, e trovandosi perciò sulla soglia dell'Università, doveva chiarirsi intorno alla carriera che intendeva
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qualunque 'siasi diritto non voile punto valersi il nostro Enrichetto; egli pensava che quanto maggiore è la cultura e più alti sono gli studi, più gentili e
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Enrichetto, conseguita la laurea, fu ben lungi dal credersi medico fatto. Troppo era persuaso che gli studi che si fanno nelle università non danno
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Convinto di ciò Enrichetto continuò ancora per un pezzo a seguire negli ospedali i suoi professori. Nello stesso tempo il dottore della famiglia, del
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premure! Enrichetto, chè egli era il medico fatto chiamare, in quella soffitta si sentiva come in un ambiente caldo di amore, e n'era riconfortato
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Enrichetto per la sua benevolenza verso le classi più infime del popolo, venne scelto medico della società degli operai. Egli era così sollecito del
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Enrichetto, che ogni dì più s'affezionava alle classi operaie, s' affaticava il più che poteva per far smettere la brutta abitudine, che i più hanno
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Un mattino il dottor Enrichetto andando in visita de'suoi malati, allo svolto d'una via intese un trambusto, un rumore confuso che andava via via
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Enrichetto. Egli non era nobile, non ricco, non bello; l'educazione e l'istruzione gli fecero largo nel cammino della vita, ed ora può vantare uno de
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