COSIMA
GRAZIA DELEDDA COSIMA Con otto illustrazioni di ALIGI SASSU
Presto arrivarono le bozze di stampa del romanzo. Cosima non sapeva con precisione di che si trattasse: credette che l'editore le mandasse un
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Ma a consolare l'umiliazione sdegnosa di Cosima arrivarono le prime lettere delle sue ammiratrici, ed anche di qualche giovanissimo ammiratore, cosa
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gamba storta con la scarpa che pareva di ferro. Le sorelle riuscirono a fare amicizia con Cosima; un'amicizia un po' sostenuta e cerimoniosa, però
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delirio terribile il suo; peggiore del delirio di un moribondo o di un idrofobo: Andrea lo capiva. Un terrore mai prima conosciuto invase Cosima, come se
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. Quando il tempo era bello capitavano nell'orto la padrona che non sdegnava di coltivare i cavoli e i carciofi, e le «bambine». Cosima aveva già
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fece accompagnare dalla prefazione di uno scrittore illustre: ed ecco d'un tratto la figura di Cosima balzò sull'orizzonte letterario, circonfusa
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in bocca come diceva il servo che chiacchierava per tutti e due, ma per dir frasi, proverbi, canzonette e scempiaggini che non interessavano Cosima
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pensò di far venire un dottore, e se il servo si aggravava di portarlo in paese. Queste premure parvero scuoterlo e ravvivarlo. Cosima gli offrí una tazza
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Cosima col servo sarebbero tornati in città. Cosima portò il caffè ad Elia, che si mise a sedere sul giaciglio, e prese la tazza con le mani tremanti
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ricadere nel pugno. Cosima lo vedeva bene: erano monete che sembravano nuove, alcune col profilo melanconico e rapace di Napoleone III, altre col
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Quella notte, nel letto ben riparato della sua camera alta, Cosima sognò la nonnina. La nonnina era viva, tale quale s'era lasciata vedere l'ultima
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, spregiudicata, allegra e lingua lunga. Trovava il lato ridicolo di tutti, cominciando da Cosima, e i suoi giudizi sul prossimo erano spietati. La madre le
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E fu proprio in quei giorni che Dio parve compensare Cosima in altro modo piú consolante. Una grande rivista straniera domandava la traduzione del
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Era lí, il mare, in fondo alla larga strada, che costeggiava una fila di case nuove bianche abbaglianti. Cosima aveva sempre piú l'impressione di
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scoperti i capelli fino a metà testa. La piccola, Cosima, che ancora non ha l'età di andare a scuola, le guarda con ammirazione e invidia, ma anche con un
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NOTE Pag. 14. Si chiamava Nanna... La maggior parte dei nomi che figurano in Cosima sono nomi veri: Nanna, è Nannedda Conzeddu moglie di Taneddu
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letto di Nanna, a lei Cosima, e alla piccola Beppa che ancora dormiva nella culla in camera dei genitori. Beppa aveva circa tre anni, ma ne dimostrava
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ostie colorate che sono una delle altre attrazioni di Cosima. La corrispondenza riguarda quasi tutti affari abbastanza ingenti; una delle lettere è
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siberiano, e si mise a studiare. Quella che piú si divertiva era Cosima. Per la prima volta vedeva la neve in tutta la sua terribile bellezza, e le
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essere in una barca che faceva acqua da tutte le parti. Poi le ragazze si ammalarono: anche Cosima si sentí stringere la gola, fu assalita da una
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Fra questa gente e in questo ambiente è cresciuta dunque la piccola Cosima: adesso ha sette anni e va anche lei a scuola, con la sorella maggiore che
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famiglia: poiché padre e figlio erano d'improvviso apparsi in una luce di terrore e di morte. La madre si fece ancora piú triste: Cosima si piegò come
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del paese, i pettegolezzi, le storielle di innocenti amori fra studenti e fanciulle del luogo: Cosima e sopra tutto Enza lo ascoltavano incantate
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. Sei notti dopo la partenza di Santus, fu sentito, sul tardi, qualcuno bussare replicatamente alla porta. Dopo mezzo secolo di vita, Cosima ricorda
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ADESSO Cosima aveva quattordici anni, e conosceva dunque la vita nelle sue piú fatali manifestazioni. Ma nonostante quella paura misteriosa della
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loro con questo gesto, un bel momento tutti sporsero verso Cosima le loro curiose forchette di stecchi di legno, e ad esse infilati pezzetti di carne
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casa di Cosima; erano giornali per ragazzi, riviste agili e bene figurate, giornali di varietà e di moda. Sicuro, l'Ultima Moda, coi suoi figurini di
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L'ESTATE era certamente la stagione piú bella, per Cosima sopra tutto. Grande era il caldo, a giorni, ma un caldo secco, che alla notte si placava in
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livello del mare, sulla cima dell'Orthobene, sovrastante fra boschi di lecci e rocce di granito, poco distante dalla proprietà della famiglia di Cosima e
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Adesso Cosima è di nuovo nella sua casa melanconica, dove ogni cosa, dopo il ritorno dalla montagna, ha preso un aspetto piú triste, quasi di
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