conquista, perchè lavora attorno ad anime già provvedute di virtù e di difetti. E poni mente, Clelia, a queste parole"già provvedute di virtù e di
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s'impone, i sacrifizi d'ogni genere e l'attenzione d'ogni ora la rendono meritevole d'affetto e di gratitudine vera. Perchè, Clelia, non bisogna vedere in
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certo ad attirar simpatia. Ti rimproverano? Ma non lo farebbero, Clelia, se non te to fossi meritato! E io non ti rimprovero, forse? Non giudicare, per
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movimento e d'azione. Ma tu devi sorvegliarti sempre, Clelia, per non essere sorpresa in fallo mai: una birichinata può far sorridere e non intaccare la
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esercizi, che esclusivamente si addicono alle donne. La signora Clelia, donna piuttosto attempata, ma abilissima ne' lavori di mano, ne era
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Questa domenica lesse la Clelia, quella signorina, che vi ricorderete essere stata molto lodata dal maestro per il suo modo facile e schietto di
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nome Clelia: "Brava signora Clelia, ella ha fatto un discorsino che per la parte dello stile ha sin qui avuto pochi pari tra quelle delle sue compagne
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tre atti, di Mario Leoni, in cui prenderà parte gentilmente la signorina Clelia Garrone. Mej soj che mal accompagnà, fama.
vergine Clelia a Napoleone il Grande, intonare il gira, gira, gira senza mai posar.
continuandosi ad assicurare ogni oggetto contro la violenza del mare. La Clelia proseguì colle mure alla sinistra
per la bellezza delle sue forme, amava la Clelia di quell’amore per cui i rischi della vita sono giuochi, il pericolo della morte, una ventura. Nella
Il sito adunque ove Marco Lucullo edificò il suo castello era lo stesso in cui noi lasciammo la nostra Clelia coi compagni e forse alcuna fra le
anni il suo portamento era maestoso come quello di una matrona antica. Oh! Raffaello in Clelia avrebbe trovato tutte le grazie dell’ideale sua
Di faccia allo studio di Manlio ve n’era un altro, quello dove lavorava Attilio. Dalle sue finestre questi aveva potuto vedere la Clelia; appunto
aperture dovute alle corna del bufalo. Orazio che era sempre alla testa della comitiva composta di Silvia, Clelia e John, e che adoperavasi a sbarazzare il
posso più vivere se la Clelia non è mia. Essa sola può alleviare le mie noie e bearmi la stupida esistenza che trascino al fianco di quel vecchio
inchino graziosamente le salutò, mentre Orazio le diceva: «Irene, ti presento Silvia e Clelia, la sposa e la figlia del nostro celebre scultore Manlio», e
sfiorato la guancia di Giulia e in quel soffio ella intravvide l’inutilità e il pericolo della intrapresa manovra. La Clelia infatti, aveva
che si precipita nel Tevere per fuggire dal Campo di Porsenna. Oh sì! era pur bella Clelia! E chi poteva contemplarla senza sentirsi ardere nell
E Gianni, strisciando sino a terra il suo muso di volpe, colla laconica risposta di «sì Eminenza» moveva senz’altro all’infame missione. Ma su Clelia
furiosamente, ed in questi mari la caduta del mercurio è segno infallibile di forti venti da Libeccio. Come dicemmo, la Clelia usciva con tutte le
separate le donne e lasciata sola la Clelia. Questa, prevedendo inganni, traeva dalla capigliatura un pugnaletto che si usa portare dalle donne romane e dopo
glorioso! Ti amo graziosa Naiade perché so che tu ti chiamerai Clelia per l’avvenire, in onore della bella e cara mia compagna, in onore della coraggiosa
E tutto andò perfettamente per i nostri quasi-naufraghi della Clelia, giacché, per lupo di mare che uno sia, la terra co’ suoi divertimenti, ed i
meritano d’esserlo, ma non esprimeva le sue opinioni che con noi e coi nostri intimi; come ha potuto destare sospetti nella polizia?». Clelia non piangeva ed
bacio, nel quale versò tanto affetto e tanto cuore che la penna non potrebbe descrivere e solo donna innamorata può comprendere. Clelia ed Irene alla lor
durante il pasto motti graziosi, massime sul conto del piccolo John che, eccitato dalla Clelia a parlare italiano principiava, com’era naturale, col dire
poco galante dapprima, ma scese che furono, abbarbagliati da tanta bellezza, i malviventi rimasero muti e per un pezzo stettero a considerare Clelia
’irrefrenabile ilarità ella chiamò un domestico e col suo aiuto pervenne a collocare gli amici in situazione più conveniente. La Clelia lottò ancora tutta la
sulla scena d’azione e la capitanava erano, niente meno che Clelia e Irene, or nuove amazzoni in cerca della pugna. Al loro fianco stava l’intrepido
di poter essere utile a qualch’altro disgraziato, tornò alla torre e procurò anch’egli d’asciugarsi i panni e rifocillarsi. Clelia accantucciata colla
con gratitudine, e strinse affettuosamente la mano abbronzata del duce della foresta. E Clelia non l’aveva essa riconosciuto il suo Attilio nel ruggito
vecchio operaio. Muzio si avvicinò a Giulia e Clelia che non erano lontane e mettendo innanzi la condizione, che Attilio e lui le avrebbero seguite nel
Tre donne di rara bellezza sopraintendevano alla cura dei feriti ed al nobile e gentile loro aspetto, noi riconosciamo le nostre eroine: Clelia
uomini da mancare al loro dovere. Il temporale fu quello che decise altrimenti. Il lieve Greco che aveva spinto la Clelia fuori dal porto a due miglia
), volava col pensiero verso la sua Silvia e la sua Clelia che erano l’Eden della sua esistenza. Silvio, il quale aveva proposto la casa di Marcello come
confortarsi, quando il battente della porta annunziò una visita. Clelia corse ad aprire ed introdusse monna Aurelia, una buona vicina ed amica della famiglia
’onesto Manlio, perché fugge violentemente di prigione adoperando mezzi imperdonabilmente colpevoli?». Un momento di silenzio seguì quelle parole e Clelia
, accanto poi a creature, come Clelia, Giulia ed Irene; oh! per Dio! io sono per una cena nella foresta s’anco non mi presentasse altro che frutta e
, Giulia e Clelia. La gioventù veneta assuefatta a contemplare le vezzose figlie della regina adriaca rimaneva ammirata all’aspetto delle tre romane, dico
curioso dall’uno all’altro, dal bellissimo volto di Giulia al non men bello di Clelia, si dirigeva verso la stalla per mugnere la vaccarella ed offrire
’onde, ti dilatava il cuore. Con tinta cenerognola usciva l’Isoletta dall’onda all’Occidente, e la Clelia spinta da leggerissima brezza da Levante
bellissima Clelia. Nata contadina l’infelice Camilla ebbe come l’Italia il dono funesto della bellezza. Silvio, nelle sue caccie verso le paludi
. Dopo due giorni dalla sua partenza da Porto d’Anzo, la Clelia entrava con vele e bandiere spiegate a Porto Longone. Appena ancorata i nostri amici
Eran vari giorni che Clelia, Silvia e John abitavano il Castello di Lucullo ospiti d’Orazio e d’Irene e non si accorgevano di starvi male. Fra i
allora «a tavola» gridò, facendo sedere Silvia alla sua destra, alla sinistra Clelia e dopo lei Irene. I compagni d’Orazio, sedute che furono le donne
trovare in casa la sua Clelia, sedette per interrogare con più agio il giovane Spartaco su cosa per lui di tanto interesse.
diretta la domanda. «Vicini alla frontiera come siamo noi potremo varcarla, dirigerci a Livorno ove stanzia la Clelia e di là veleggiare per l’isola che
’ultimo partito si attennero Clelia ed Attilio. «Mio! mio!» avea detto Clelia, al racconto d’Irene ed ora che quel suo caro era lì, ai suoi piedi
Carpani, che la rifabbricarono. In essa nacque il cardinale Federico Borromeo, e visse e morì, durante la lunga vedovanza, la contessa Clelia Borromeo