BLACKY!
BLACKY!
BLACKY!..
BLACKY!
QUELLO È DENARO MIO E... BLACKY!
NON DARGLI ASCOLTO, BLACKY!
IL MIO CUORE HA SETE DI VENDETTA, BLACKY!
QUASI SENZA PRENDERE LA MIRA, BLACKY LANCIA IL COLTELLO...
SOLLEVATA LA CANOA, LOA E BLACKY SI ADDENTRANO NELLA FITTA VEGETAZIONE...
MENTRE BLACKY SOLLEVA IL PESANTE COPERCHIO, LOA RIMETTE A POSTO IL CONGEGNO...
PER IL SERPENTE! MI HAI RUBATO LA MIA VENDETTA, BLACKY!
BADA A CIÒ CHE FAI, BLACKY. TUO PADRE CAMMINAVA SUI SENTIERI DI MORTE.
QUALCHE MINUTO DOPO, GETTATA LA RAMAGLIA IN ACQUA, LOA E BLACKY SALGONO SULLA CANOA LASCIANDOSI TRASPORTARE DALLA CORRENTE...
... E BLACKY, RIMESSA VIA LA PISTOLA, RIPRENDE IL CAMMINO VERSO IL PUNTO INDICATOGLI DA OCàLA.
MENTRE LA BELLA LOA CONTINUA A PARLARE PROSEGUENDO LUNGO IL SENTIERO, BLACKY SI INFILA DIETRO UN FOLTO CESPUGLIO...
MA ANCORA UNA VOLTA BLACKY SI INTERROMPE! NELLA GRANDE SFERA HA VISTO APPARIRE DELLE PAROLE FIAMMEGGIANTI...
BLACKY, PERPLESSO, FISSA LA SINISTRA SFERA, E STA PER PARLARE, ALLORCHÈ GLI SEMBRA DI SENTIR L’ECO LONTANISSIMA DI UNA CAMPANELLINA...
BLACKY OBBEDISCE, E INTANTO LA VECCHIA CHIROMANTE TORNA A SEDERSI AL TAVOLINO, E, MESSE VIA LE CARTE, AVVICINA A SÈ LA SFERA DI CRISTALLO.
ANCHE BLACKY...
I GIORNI PASSANO: GIORNI DURANTE I QUALI LOA SI OCCUPA DI RENDERE SUFFICIENTEMENTE ABITABILE LA SINISTRA CAVERNA, MENTRE BLACKY SI DEDICA A STUDI ED