giudice tavolare, attraverso un ragionamento per "absurdum" in ordine all'ipotizzabilità di un atto negoziale di destinazione, giunge a un inquadramento
delicti. Il corpo del delitto. Credo, quia absurdum. Credo perchè è assurdo. Tertulliano. Cui bono? A pro di chi? (Così si domanda il motivo per poter
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raffigurazione ad absurdum. Oggi, divenuto meno imperativo l’aspetto iconologico, assistiamo all’avvento di numerose forme espressive in cui si ricerca piuttosto
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esaltano in un punto solo, mentre ogni estraneo impulso ed ogni critica resta inibita dalla coscienza: credo quia absurdum est.
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, forse piú ragionevolmente che ai religiosi, il famoso motto di quel padre della chiesa: credo quia absurdum. - Oh! Oh! - lo interruppe la signorina