La legge n. 15/2005 costituisce un primo abbozzo per una codificazione del diritto amministrativo sostanziale? Attraverso un percorso evolutivo che
del diritto: ossia applicare la morale. Nella terza sezione, infine, abbozzo una metaetica del costituzionalismo: una risposta oggettivista
la maggiore aderenza possibile dell’abbozzo sull’imprimitura, base della compagine dei colori.
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favorevoli di aderenza prima rilevate, e che in ogni modo il criterio della natura e proporzione di questi rimedi sarà per influire sulla saldezza dell’abbozzo
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L’abbozzo non si potrebbe intendere con miglior criterio pratico di quello suggerito dal Vibert: «Abbozzare coi colori ad olio come sono macinati
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La ripresa del lavoro riapre il problema dell’aderenza dei nuovi colori sull’abbozzo, il quale, comunque condotto, viene a presentare una condizione
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La tela ricoperta dall’abbozzo non si presenta dunque più che ridotta come una tela preparata ad olio, avendo perduto gran parte della sua
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Quando tutti i colori dell’abbozzo sono secchi, tolta per quanto è possibile, ogni grossezza soverchia, e spolverata con cura tutta la superfice da
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gesso, non sarà più garantita da quella specie di uncinatura o ramificazione minuta che si è veduto avvenire per capillarità ad assicurare l’abbozzo; e
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Gli antichi si valevano di una spalmatura di olio di oliva, togliendo il soverchio con una pezzuola di lino o cotone, oppure passando prima l’abbozzo
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Si noti ancora che l’abbozzo, per quanto ne descrive il Cennini, facevasi sempre direttamente sulla imprimitura delle tavole, il cui strato
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faticosa, preparazione al dipinto. Nella scuola veneta l’uso dell’abbozzo a tempera si protrasse sino a Paolo Veronese ed al Tintoretto, senza però
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una piuma, scorrevole, insinuantesi nel modellato difficile di un volto e nelle più varie accidentalità del piano scabroso dell’abbozzo.
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, senza farle brillare nella loro pienezza di colorito e di chiaroscuro; ma siano disposte in modo che l’insieme dell’abbozzo presenti una disposizione
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Nell’abbozzo è importante tener calcolo anche del contrasto delle tinte calde e fredde, talvolta, nella natura, così accentuato, che un soggetto di
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Questo sarebbe l’abbozzo.
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Nell’abbozzo, il quale serve da fondamenta al quadro che si vuol sviluppare, era scopo prefisso tenere i lumi più pallidi e le ombre più leggere del
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il modello, fin tanto che avrete coperto completamente il vostro disegno, preparando, così, l’abbozzo.
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A poco a poco, rivestirete il vostro abbozzo con finezze di colore conforme al vero; non dimenticando di accennare anche i riflessi, quali, in parte
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larghe nell’abbozzo, per poi studiare i dettagli in ultimo. In questo modo, passando la tinta locale sulle lavature grigie, si ottiene molta trasparenza
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della capigliatura. Con cobalto e sepia, disponete i bianchi vicini alle carni, che così avrete l’abbozzo coll’indicazione delle ombre principali.
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scuri la tinta locale, e affievolendo questa nei luoghi più vicini al lume, il bianco della carta (che nell’abbozzo fu lasciato intatto) serve a dar
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cielo, qualora presentasse esso pure delle ineguaglianze prodotte dall’aver steso malamente il colore nell’abbozzo.
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carica di bianco, mettendo più bistro che indaco. Tanto nell’abbozzo, quanto sul finire, se l’intonazione generale del fabbricato lo comporta, aggiungete
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si applica una tinta giallastra o azzurrognola che deve perdersi nella tinta locale dell’abbozzo. Quando il tutto sarà finito, qualora del caso, vi
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Nella disposizione dell’abbozzo evitate di stendere strati di colore eccessivamente spesso, ma attenetevi al grado di consistenza, che basta per
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Terminato l’abbozzo, riprendete gli scuri più intensi, da essi traendo il colore verso le tinte locali a pennello quasi asciutto, che otterrete
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, col bianchetto se scuro — cominciate l’abbozzo col distendere i toni locali, i quali devono essere di forte impasto, poco acquosi, di tinta decisa e il
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Le foglie isolate, le punte emergenti dei fiori, piccoli fili d’erba che cavano sul fondo, nell’abbozzo, devono essere appena segnati leggermente o
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Così, per esempio, i petali rivoltati, quasi isolati delle rose — in ispecie se bianche e diafane — non devono mai essere accennati nell’abbozzo, se
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disporre l’abbozzo con arditezza e larghezza di lavoro. (Riguardo ai pennelli per l’acquerello ne parleremo a suo luogo).
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l’abbozzo, qualora, completamente asciutto, abbisognasse di essere liberato da grossezze di colore troppo emergenti, causate da tocchi a corpo molto
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vernici nell’abbozzo, e metterne pochissima quando si comincia a rimpastare; solamente sul finire, importerà di dare ai colori tutta la trasparenza e lo
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Essendo l’azzurro l’elemento principale dell’aria, per cui è della massima importanza che nell’abbozzo le lontananze siano disposte con tinte
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, anche nel abbozzo — il quale è precisamente il risultato di questa prima impressione — il carattere degli alberi deve essere immediatamente
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Tinte locali fredde e calde, per l’abbozzo: Biacca, terra di Siena naturale e bruno Vandyk. Biacca, terra di Siena naturale e garanza bruna. Biacca
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salienti e rattratte; ma l'abbozzo del tourniquet architettonico si mura di blocchi d'aria e d'ambiente che gli sovraccaricano un accenno di egizio
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Si avverte subito insomma il fare di abbozzo, improntato con fuoco, con interessamento, e che con un poco di calma e di studio sarebbe stato messo
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rettificarla, come io pure suggerivo, col nome del Conca. Il n. 663, detto abbozzo per il Battesimo di Cristo (Roma, Coll, Addeo) era invece copia scadente e
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; piccola, delicata… Il suo volto pareva un abbozzo di figura aristocratica; i suoi lineamenti erano d’una finezza mirabile…
; piccola, delicata… Il suo volto pareva un abbozzo di figura aristocratica; i suoi lineamenti erano d’una finezza mirabile…
abbozzo dell’operato suo, notando le conclusioni cui era venuto. Di questo suo scritto ebbero conoscenza i suoi due amici sopranominati, e il dottor
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vertebrati) all’epidermide e al sistema nervoso, il cui abbozzo, dapprima superficiale, poi si invagina e viene ricoperto dell’epidermide; il mesoderma
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sotto di essa vi sia un abbozzo oculare, cioè la parte nervosa dell’occhio in via di formazione. Se questa manca, il cristallino non si forma; se l
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natura avesse prima costruito uno schema o abbozzo generale, un «tipo ideale» e lo avesse poi modificato nei suoi particolari in vari modi, realizzando
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senz’ali alcuni individui provvisti di un accenno di ali: un minimo abbozzo. Questi, per effetto della selezione, sarebbero stati favoriti; fra i loro
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veramente tali individui aberranti, è facile obiettare che non si capisce come la selezione possa favorirli. Un abbozzo di ala, un moncone non serve a
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presentano costituiti da un numero di cellule anche più numerose di quello ancora esiguo che costituisce il prima abbozzo del nucleo accessorio nella sue sede
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Grande Syrte, Cassini nel 1666 abbozzò i primi disegni dove sono riconoscibili alcune caratteristiche della topografia marziana.
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Ad Harvard nel 1900 Annie incomincia a studiare lo spettro di 1122 stelle australi. Ben presto si accorge che un precedente abbozzo di
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