A tale scopo, fissato un qualsiasi punto su c, se ne consideri il moto a partire dall’istante in cui esso è sulla γ, ad es. in I 0, punto di contatto
Pagina 233
Per il teorema di Chasles (n. 4), I'M c e I'M γ risultano normali alle traiettorie di M, cioè alle curve c e γ.
Pagina 237
secondo il senso dello scorrimento. Come si vede, pur essendo dati c e γ, per individuare le successive posizioni di c bisogna stabilire di quanto e
Pagina 238
In fig. sono rappresentate le λ e γ e (per una determinata posizione di F) le curve solidali l e c rispettivamente tangenti a λ e γ nel centro
Pagina 242
3) come generato dal moto (di trascinamento) del profilo γ rispetto a Φ e dal moto (relativo) di Φ' rispetto a γ.
Pagina 243
Sotto l'aspetto costruttivo, si ha il corollario equivalente: Il centro di curvatura traiettoria Γ di un generico punto P rimane individuato come
Pagina 247
Γ - Ω = (Γ - P) + (P - Ω).
Pagina 257
È facile riconoscere che l’inviluppo γ d’una qualunque di tali C è a sua volta evolvente di una circonferenza Γ concentrica a λ. Infatti, nella
Pagina 259
L’eguaglianza fra I 1 Γ e I 1Ω1 , mostra che la posizione di Γ (subordinata ad un generico P, e quindi ad una generica posizione di l 1 ) è quella
Pagina 263
Basta ricordare (n. 41) una proprietà fondamentale delle evolventi, da cui segue che, per qualsiasi posizione di Γ, l'arco è sempre eguale al
Pagina 263
Per determinare il luogo dei centri di curvatura Γ conviene considerare, accanto alla rulletta l, la circonferenza l 1 simmetrica di l rispetto al
Pagina 263
Da questa costruzione risulta che il triangolo PP Γ è simile al triangolo POI e quindi isoscele. Perciò i due segmenti IP, IT, determinati sulla base
Pagina 263
La giustificazione è assai facile. Basta pensare che, nella genesi di c e di γ per rotolamento di k, le posizioni M c, M γ di M corrispondenti ad un
Pagina 275
γ = t -1.
Pagina 387
Basterà determinare α, β, γ dalla relazione
Pagina 393
(5) [q] = q'α, q''β, q'''γ.
Pagina 393
(4) χ = χ'α, χ''β, χ'''γ,
Pagina 393
(6'') q = q l α, q 2 β, q 3 γ (1, 1, 1| r |r').
Pagina 394
La (16) determina il momento di inerzia, rispetto ad ogni direzione α, β, γ passante per O, in funzione delle sei costanti A, B, C; A', B', C',che
Pagina 445
essendo Ί la funzione quadratica di α, β, γ definita dalla (16).
Pagina 446
punto P in un campo γ piccolo a piacere, interno a S, la f (Q|λ) si mantenga finita e continua, comunque varii P entro il campo S* = S - γ.
Pagina 480
A titolo di notizia va ritenuto che i coefficienti delle successive potenze di ε nello sviluppo di φ (ε, γ) = sono polinomi di grado n in γ, detti
Pagina 502
, γ) = sono polinomi di grado n in γ, detti funzioni sferiche (di prima specie). . Essendo, per la (25)
Pagina 502
col significato di ε e di γ, che risulta dalle (24).
Pagina 503
34. Consideriamo, per esempio, la Poiché U* dipende da x pel tramite di ρ, ε, γ e i limiti di integrazione (così quelli di spazio, come quelli
Pagina 503
rappresentando γ l'angolo al vertice (semiapertura) del cono;
Pagina 510
vuoi direche dall’appoggio P si desta, non solo una forza, ma anche un momento reattivo Γ, atto ad equilibrare il momento rispetto a P (in generale non
Pagina 548
P;con Γ τ e Γ n i valori assoluti delle componenti tangenziale (attrito di rotolamento) e normale (attrito di giro)del momento Γ, si ha in ogni caso:
Pagina 550
Γ τ ≤ h 1 N, Γ n ≤ hN,
Pagina 551
, in quanto risulta τ = 0, F b = Φ 3 = 0, Γ 1 = Γ 2 = 0, alle tre:
Pagina 627
(47) Γ = B |c – c 0|,
Pagina 630
Γ z = Bk.
Pagina 632
(47') Γ z = - B (k - k 0),
Pagina 632
Abbiamo chiamato Γ 1, Γ 2 i momenti rispetto ad O delle due prime coppie; quello della coppia peso-reazione è in valore assoluto (poiché la linea d
Pagina 699
D’altra parte esso ha lo stesso senso di Γ 2, perché la componente tangenziale della reazione tende (per la enunciata legge dell’attrito dinamico) ad
Pagina 699
(5) Γ 1 = Γ 2 + γ,
Pagina 700
Γ 1 = Γ 2 + rfp,
Pagina 700
Γ 1 = Γ 2 + γ1 + γ2.
Pagina 700
Supposto poi che le altre forze esterne si riducano qui ancora a due coppie (motrice e resistente) di momenti Γ 1 e Γ 2, aventi entrambi l’asse dell
Pagina 700
dove si può ritenere γ = rpf.
Pagina 700
Γ = rΔT,
Pagina 716
(16) rΔT = γ + α.
Pagina 718
(16') rΔT = γ.
Pagina 719
(16') rΔT = γ,
Pagina 721
La differenza γ - λ si chiama deviazione della verticale dovuta alla rotazione terrestre.
Pagina 726
Ne risulta anzitutto che sin (γ - λ) contiene ε a fattore, talché, trascurando ancora può assimilarsi all’unità, ed ε sin (γ - λ) allo zero.
Pagina 728
A 9h 45m l’insieme della testa ha uno splendore esattamente intermedio a β e γ dell’Orsa Minore (Secondo Argelander β Ursae Minoris = 2m, 0: γ Ursae
Pagina 9
b - β ≥ α - β, c - γ ≥ α - γ....
Pagina 141
a - α ≥ 0, b - β ≥0, c - γ ≥ 0....
Pagina 141
α >β > γ > δ ...,
Pagina 141