nei cromosomi che hanno forma di V l’allontanamento si inizia al vertice dell’ansa. È probabile che alcune fibre citoplasmatiche, che si formano
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vedono i cromosomi appaiati scindersi ciascuno longitudinalmente, per dare origine a quei cromosomi che dovranno separarsi poi nella seconda divisione
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Drosophila ha otto cromosomi allo stato diploide, cioè quattro coppie di cromosomi omologhi, abbastanza facilmente distinguibili per forma e dimensioni
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Poiché il carattere «normale» è dominante, la drosofila ibrida sviluppa ali normali. Quando essa porta a maturazione i gameti, i due cromosomi II
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Grande impulso fu dato alla teoria cromosomica dalla scoperta di certi cromosomi, che sono distribuiti in modo molto caratteristico, secondo il sesso
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Drosofila, analizzati dal Morgan, gli permisero di estendere le conclusioni a cui era arrivato per i cromosomi sessuali anche agli autosomi, e di gettare le
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Il terzo gruppo comprende circa 130 geni, essi pure indipendenti dal sesso, e localizzati probabilmente nel secondo paio di cromosomi lunghi.
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Su questi cardini s’impernia tutta l’analisi cromosomica, cioè lo studio della posizione dei loci dei varî geni lungo i diversi cromosomi. Se i geni
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6 in D. virilis. In altre il numero dei gruppi conosciuti è tuttora inferiore a quello dei cromosomi.
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Fig. 55. - Paragone delle seriazioni geniche nei cromosomi X (I), II e III di Drosophila melanogaster (mel) e D. simulans (sim) (sec. Sturtevant, da
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Una prima seria difficoltà per la teoria della localizzazione dei geni nei cromosomi è data dal fatto che questi non sono strutture permanenti, che s
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Le critiche più importanti alla costanza del numero dei cromosomi sono quelle di P. Della Valle (1909-11-12) che, studiando il numero dei cromosomi
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Le difficoltà che s’incontrano quando si vogliono numerare i cromosomi sono molto notevoli. I cromosomi hanno dimensioni estremamente esigue (pochi
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Uno dei cardini della teoria cromosomica è costituito dall’ipotesi che l’assetto cromosomico, allo stato diploide, sia formato da coppie di cromosomi
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rispettivamente, dal padre e dalla madre. Alla meiosi i cromosomi omologhi si separano, e così i gameti ricevono una sola serie di cromosomi. La
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Uno scoglio veramente grave per la teoria cromosomica è la scomparsa dei cromosomi durante l’intercinesi. Tutti i fatti fin-
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sia riusciti a mettere in evidenza nei nuclei in riposo filamenti analoghi a quelli visti da Chambers, corrispondenti numericamente ai cromosomi, che
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ortotteri. Questi autori hanno osservato che, ad un certo stadio della mitosi, quando i cromosomi sono rappresentati da gracili filamenti provvisti
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coppia di cromosomi siano localizzati i geni di un gruppo. Con una certa frequenza avviene la perdita di uno dei due cromosomi IV (quelli piccoli
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In modo analogo si è riusciti a dimostrare la sede dei quattro gruppi di fattori nelle quattro coppie di cromosomi.
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Si sono potute riconoscere nei cromosomi delle regioni più ricche di geni, e delle altre più povere, o «genicamente
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inattive» e s’è anche visto che ad esse corrispondono diverse qualità della sostanza di cui sono costituiti i cromosomi (cfr. pag. 216, e Fig. 63)
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Abbiamo detto (pag. 136) che nei gonociti, diploidi, si osserva innanzi tutto la coniugazione dei cromosomi omologhi a formare i gemini, o bivalenti
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Fig. 68. – Cromosomi di ghiandole salivari di Chironomus Thummi (microfot. orig. del Prof. C. Barigozzi).
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struttura. Riconosciuto X, con lo stesso metodo poté identificare anche i cromosomi II e III, e s’avvide allora che ognuno di essi era costituito da due
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di estrarre dalle cellule e di stendere sui vetrini da microscopio) sei cromosomi, attaccati ad un substrato cromatinico comune (cromocentro) dei
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Riconosciuti così i rappresentanti di ciascuna delle coppie di cromosomi, il Painter e i suoi collaboratori intrapresero i tentativi per localizzare
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I cromosomi salivari, che sono cromosomi intercinetici, e non si dividono più Perché le cellule delle ghiandole salivari larvali degenerano durante
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Ciò che più colpisce nella struttura dei cromosomi salivari, è il fatto che sembrano mancare in essi le zone eterocromatiniche; i geni sono
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nei cromosomi normali; anche il cromosoma Y, infatti, è assai corto. Ciò è in relazione con la scarsità dei cromomeri nelle zone eterocromatiniche.
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6) Saldatura (fusion) è l’unione di due cromosomi, per una estremità, così che essi non si separano mai (cfr. pag. 169).
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ha quattro grossi cromosomi, allo stato diploide, mentre l’A. M. univalens ne ha solo due. Si considera la prima originata dalla seconda per
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comprende il solo Triticum monococcum, con 2n = 14, n = 7 cromosomi; il gruppo «Emmer», che comprende T. dicoccum, polonicum, durum, e turgidum, con 2 n
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Si chiamano mutazioni polisomiche, o eteroploidi, quelle in cui vi sono uno o pochi cromosomi in più o in meno di 2n.
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(28), pentaploidi (35), esaploidi (42) e octoploidi (56 cromosomi). Nel genere Senecio. pare vi siano specie con 10, 20, 30, 40, 50, 60 e 80 cromosomi
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con quattro cromosomi IY, anche da quegli incroci da cui sarebbero prevedibili, e ciò dimostra che tale costituzione non è compatibile con la vita.
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ulteriori prove della individualità e della continuità genetica dei cromosomi, e del fatto che le variazioni numeriche dei cromosomi non sono
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Le mutazioni cromosomiche poi arrecano ulteriori conferme all’ipotesi dell’ordinamento lineare dei geni lungo i cromosomi.
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L’ipotesi di Sturtevant circa la natura del double Bar è stata poi confermata da Bridges (1936) con l’esame dei cromosomi
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Jucci, C. - Le leggi di Mendel e i cromosomi. Mem. Pont. Acc. d. Scienze, XVI, 1932.
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Della Valle, P. - L’organizzazione della cromatina studiata mediante il numero dei cromosomi. A. Z. I., IV, 1909.
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pag. 185, spiegazione della Fig. 52, aggiungi: le frecce indicano i punti d’inserzione delle fibre del fuso sui cromosomi.
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cromosomi del nucleo cellulare. Nel decennio fra il 1910 e il 1920 lo zoologo americano Th. H. Morgan e i suoi collaboratori dimostrarono in modo
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Figura 28. Schema della meiosi. I cromosomi di origine paterna in nero, quelli di origine materna in bianco.
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Quando si formano le cellule germinali o gameti, che debbono fecondarsi per dare origine ad un nuovo individuo, il numero dei cromosomi si dimezza
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In conseguenza della meiosi i gameti ricevono ciascuno anziché il corredo diploide (2n) di cromosomi, un corredo aploide (n). Quando avviene la
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Se si ammette che i due alleli di una coppia genica siano localizzati sui due cromosomi di una coppia, si ha una semplice interpretazione della legge
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piante, meno frequente negli animali, è la poliploidia. È il raddoppiamento o la moltiplicazione per 3, 4, ecc., del numero dei cromosomi. Può
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colorazione si sono messe in evidenza, nei vari cromosomi, delle zone più o meno intensamente colorate. Queste hanno una disposizione costante in
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Fra i più netti caratteri di diversità nella struttura delle cellule germinali, si palesa il numero dei cromosomi, o parti del nucleo distinguibili
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