Z Zoo
uovo W + spermio Z = ZW (femmina).
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uovo O + spermio Z = ZO (femmina).
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Z'Z' X ZO
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F1 ZZ' + Z'O
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P Z'Z' X ZO
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F2 ZZ' + ZZ’ + Z'O + ZO
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P ZZ X Z’O
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– – Geschlechtschromosomenuntersuchungen an Psychiden. Z. I. A., XVIII,
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B. Z., I, 1930.
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Bronstbein, Z. S., 415.
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ed analogamente si potrebbe ragionare per x e z.
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Si osservi che questa deve essere una identità rispetto ad x, y, z, e che, d'altra parte, x, y, z vi figurano solo attraverso la U: dovrà dunque
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difatti l'equazione diviene allora (dividendola tutta per X Y Z)
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(e analogamente per le componenti Y e Z).
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Passiamo ora alla definizione di una funzione di più osservabili X, Y, Z, ... (relative allo stesso istante). Se queste sono compatibili tra loro, il
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dx'ffi y(x', y, z, t) 12 dydz,
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Se si fosse supposto invece lo spin antiparallelo all'asse z, cioè , si sarebbe giunti a una conclusione analoga, ma il momento magnetico sarebbe
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Inoltre se, rispetto ad una data terna di assi, sono X, Y, Z le componenti di v, quelle di a v sono a X, a Y, a Z.
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Se quest’equazione ha due radici distinte z1,z2 cioè se sì ottengono così le due soluzioni particolari e e z 1 t, e z 2 t; talché l’integrale
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la z deve soddisfare all’equazione algebrica di 2° grado
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dove andrà preso il segno + o -, secondoché, rispetto al senso positivo fissato sull’asse z, il dato moto rettilineo uniforme di P z risulta
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localizzato l’asse (orientato) z come quello che, nel verso destrorso rispetto ad N, forma con l’asse ζ l’angolo di nutazione O. Infine nel piano
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Si indichino con M x , My, M z le componenti di M, con M o | x, M o | y e M o | z le componenti di M o; con x, y, x (anziché con a, b , e come al n
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φ (x, y, z) 0.
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x≥0, y≥0, z≥0
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X = -y, Y = x, Z = 0,
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applicazione da un certo piano fisso, ortogonale alla direzione della forza. Scelto questo piano come piano di riferimento z = 0, le componenti della forza
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F x dP = φ(z) dz.
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(8) Lp 0 P = (x, y, z);
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L P 0 P = U (x, y, z),
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X = -ky, Y = -k x, Z = 0
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Segue come conseguenza immediata il Teorema: «Se ξ, η, ζ sono tre monomi indipendenti in x, y, z, a qualunque monomio xa y b z c si può attribuire la
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Ora, fissato un generico piano tangente π, immaginiamo di assumerlo come piano coordinato x y, prendendo l'asse z orientato verso la parte in cui
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poiché, per due masse . simmetriche rispetto al piano z = 0, le m i, x i, y i sono le stesse, mentre le z i hanno valore eguale e segno opposto
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tra piani paralleli al piano z = 0. La funzione z 2 sotto il segno rimane costante sopra ciascun disco e il contributo, recato all’integrale triplo dal
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È poi ben noto dalla Geometria analitica che, indicando con x i, y i, z i le coordinate del punto A i, le coordinate x 0, y 0, z 0 del punto C , sono
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Quanto a s3 = Σi m i z 2 i (osservando che la z di un generico elemento dσ spetta a tutta la porzione, generata dalla rotazione dell’elemento stesso
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Di tutto ciò si può naturalmente avere la riprova formale, introducendo le coordinate x, y, z di P e x 1, y 1, z 1 di Q, con che:
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6. Per ogni sistema di valori di x, y, z, che non dà luogo a singolarità (escluse quindi nel caso nostro le sole terne x i, y i, z i) valgono le
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In base a tale corrispondenza biunivoca tra i vettori e le terne di numeri X, Y, Z, le X, Y, Z diconsi le coordinate del vettore v rispetto alla
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Inversamente, se si prefissano ad arbitrio tre numeri (relativi) X, Y, Z , questi individuano, in base alle (2), (3), un ben determinato vettore, a
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rappresentando P il parametro della parabola meridiana (x 2 = 2p z).
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z = λx + μy + v
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Γ z = Bk.
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(47') Γ z = - B (k - k 0),
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Ove si assuma l’asse di rotazione per asse delle z e si designino con x, y, z le coordinate di P, le componenti del vettore χ sono, a norma della (2),
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essendo ω la velocità angolare, e B' e C' i prodotti di inerzia Σi m i x i z i , Σi m i y i z i.
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Mentre un punto P si muove nello spazio secondo le equazioni (2), le sue proiezioni ortogonali P x, P y, P z sui tre assi si muovono ciascuna sul
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Se v x, v y, v z, sono le componenti del vettore v, le coordinate x, y, z, del punto mobile P debbono variare in funzione del tempo in modo da
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