ammucchiate ceste coperte da tovaglioli, panieri di vettovaglie e una dozzina di meloni. Due dei negri portavano un banjo e una fisarmonica, ed essi cantavano
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disponevano già i banchi e le ceste per la piazza, ad incontrarvisi in gruppi, promettendo sempre di separarsi dopo un ultimo giro, e non di meno prolungando la
, sulle ceste dei panni di bucato delle lavandaie, sui sacchi di farina del farinaio, accanto alle frutta, accanto ai pomidoro, nelle botteghe del gran
spingendosi innanzi un carrettino le cui ceste contenevano dei fondi di prugne violette, di pesche duracine tutte maculate, i bottegai, i commessi, i