| verone | di sinistra si vede passare nel giardino Desdemona con |
Otello -
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in Castellor con | verone | in fondo. |
Il Trovatore -
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adiacente alla cappella in Castellor, con | verone | in fondo. |
Il Trovatore -
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di Medora nella vecchia torre, con | verone | verso il mare. |
Il Corsaro -
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alle sue stanze, mentre Don Alvaro trae seco verso il | verone | la sventurata Leonora. Cade la tela.) |
La forza del destino -
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alle sue stanze, mentre Don Alvaro trae seco verso il | verone | la sventurata Leonora. Cade la tela.) |
La forza del destino -
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il Marchese alle sue stanze: Don Alvaro trae seco verso il | verone | la sventurata Leonora. Cade la tela.) |
Don Alvaro -
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da Majo, rete sul capo, stivali, speroni, entra dal | verone | e si getta tra le braccia di Leonora. |
La forza del destino -
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sull’alto della torre: ferrea porta da un lato, in fondo | verone | che risponde sulle fossate delle mura. La bruna ciarpa |
La battaglia di Legnano -
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scongiura sarà cantata dal voro rivolto verso il | verone | e prostrato, mentre Ariofarne sparge il farro sul mare. |
Ero e Leandro -
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da Majo, rete sul capo, stivali, speroni, entra dal | verone | e si getta tra le braccia di Leonora. |
La forza del destino -
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ti aleggiano d'intorno al primo albore, quando fuor del | verone | i mesti augelli sospirano del cielo il tenebrore. La tua |
TAVOLOZZA -
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era un liuto, il chitarrone), - e la dama si affacciava al | verone | e stava a sentire. Idea! Facciamo un gioco. Tu vai a |
Quell'estate al castello -
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dama che da quel balcone... - ...verone... - ...che da quel | verone | spenzoli i tuoi codinzoli... - Scema! mi fai venir da |
Quell'estate al castello -
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dandomi piú slancio. - O dama che t'affacci al marmoreo | verone | e contempli le nuvole del cielo e gli ucc... e gli augelli |
Quell'estate al castello -
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dallo scettro d'oro! Quando la mia scarpetta in sul | verone | tutta avvizzita facea la rugiada, e tu madre, domestica |
Penombre -
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pazzo. E si alzò, come se avesse voluto elevarsi sino al | verone | per meglio osservare. - Io non vedo niente, mormorò |
Una peccatrice -
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nel suo appartamento; mi levai anch'io e la trovai al | verone | istesso dove io la vedevo qualche volta, cogli occhi fissi |
Una peccatrice -
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Com'ho fatt'io con mio grave dolore!» Spirò appunto nel | verone | l'ultimo de' miei giorni allegri. Nella folla de' |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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l'ora nella quale mi sarebbe dato il permesso d'uscir sul | verone | favorito, per rivedere l'oggetto, che dal giorno innanzi |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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tra due rivali, rivale anch’essa. Tutto ciò segue presso un | verone | che forma il fondo del quadro, e dal quale penetra una luce |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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e chiusi il pianoforte con impazienza. «Lo aspettai al | verone | sino a mezzanotte: non veniva ancora. Ebbi timore di |
Una peccatrice -
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«Quando il chiarore incerto che penetrava dalle tende del | verone | cominciò ad oscurare il globo d'alabastro della lampada da |
Una peccatrice -
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andare a vedere. Ci andai, ma non c'era. Mi misi anche sul | verone | a guardare di qua e di là, come la zia quell'altra mattina, |
Quell'estate al castello -
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per un Dio, quantunque sia venuto un giorno a sedersi sul | verone | della sua, casa, e lì, sognando senza forse, gli sia |
Oro Incenso e Mirra -
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qualche minuto, sulla loggetta della cucina. Un piccolo | verone | alto che dava alle spalle del palazzo Angiulli, da cui si |
STORIA DI DUE ANIME -
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