grave e complessa patologia che coinvolge il funzionamento | intellettivo | ed il funzionamento adattivo. Si può parlare di Ritardo |
Ritardo mentale: contributo per una diversa valutazione medico-legale in tema di invalidità civile - abstract in versione elettronica -
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adattivo. Si può parlare di Ritardo Mentale se il quoziente | intellettivo | è al di sotto della media e se sono compromesse almeno due |
Ritardo mentale: contributo per una diversa valutazione medico-legale in tema di invalidità civile - abstract in versione elettronica -
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concezione che si basa sulla presenza di un coefficiente | intellettivo | e di uno volitivo, in giurisprudenza, invece, continua ad |
La struttura del reato continutato - abstract in versione elettronica -
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dalla valorizzazione del momento | intellettivo | del dolo, lo scritto si propone di indagare, con |
Dolo eventuale e dintorni: tra riflessioni teoriche e problematiche applicative - abstract in versione elettronica -
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che ne fanno uso. Bisogna tener presente che il quoziente | intellettivo | di una organizzazione è dato dal grado di connessione, |
Giustizia ed Internet oltre il duemila - abstract in versione elettronica -
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o pluralità di fatti idonei a turbare il normale processo | intellettivo | e volitivo del testatore, in presenza dei quali è possibile |
Annullamento del testamento per incapacità naturale e onere della prova - abstract in versione elettronica -
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bambini, i quali cominciano costantemente il loro sviluppo | intellettivo | dall' apprendere i due elementi estremi delle umane |
Principio supremo della metodica -
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e più in due maniere, cioè: 1 In ragione, che lo spirito | intellettivo | ha degli stimoli, che l' obbligano a porre la sua |
Principio supremo della metodica -
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operazioni sono unificate, tutto è unificato. Ma l' ordine | intellettivo | non consiste in mere operazioni, ma nel possesso di oggetti |
Principio supremo della metodica -
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». Di qui avviene, che di ogni passo dello sviluppo | intellettivo | si dee cercare una ragion sufficiente non già nella |
Principio supremo della metodica -
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nelle nazioni, quando queste vanno innanzi col loro | intellettivo | sviluppo, di maniera che la lingua primitiva loro più non |
Principio supremo della metodica -
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da cause speciali. 2 Che nelle prime percezioni il soggetto | intellettivo | non fa che affermare un' entità, ma non le qualità o |
Principio supremo della metodica -
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dal giudizio che è una terza potenza. Nell' ordine | intellettivo | adunque l' intelletto dà allo spirito nostro l' idea, e il |
Principio supremo della metodica -
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abbiamo voluto averne un segno certo in qualche atto | intellettivo | che comunemente fanno i fanciulli, e che indubitatamente |
Principio supremo della metodica -
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a leggere; e il leggere è indubitatamente un atto | intellettivo | appartenente al terz' ordine d' intellezioni. Da questa |
Principio supremo della metodica -
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ma regolare nell' esposizione de' gradi di sviluppo | intellettivo | che di mano in mano fa l' uomo, a cui possiamo riscontrare |
Principio supremo della metodica -
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d' intellezioni superiore, di maniera che ad ogni ordine | intellettivo | l' analisi contribuisce qualche cosa del proprio lavoro. Le |
Principio supremo della metodica -
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tali idee; ma anzi solamente allora, che nasce al soggetto | intellettivo | il bisogno di esse e non prima. E in ogni caso rimane al |
Principio supremo della metodica -
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che verrà appresso, e gioverà grandemente allo studio | intellettivo | del fanciullo (2). Giova ancora in questa età fargli |
Principio supremo della metodica -
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delle cose. Ma chi ha seguito il progresso dello sviluppo | intellettivo | nel bambino, da noi descritto fin qui, e l' analisi delle |
Principio supremo della metodica -
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d' innanzi alla giovane intelligenza. Dallo sviluppo | intellettivo | del quart' ordine passiamo a quello dell' attività umana, |
Principio supremo della metodica -
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lo strumento universale dato dalla natura allo sviluppo | intellettivo | dell' uomo », e però di porre la più accurata diligenza a |
Principio supremo della metodica -
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è maggiore la sua benevolenza e la stima verso l' ente | intellettivo | a cui ubbidisce, e la sua benevolenza e stima è maggiore, |
Principio supremo della metodica -
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è una operazione d' infinita importanza al progresso sì | intellettivo | che morale del fanciullo. L' attribuire un' azione a un |
Principio supremo della metodica -
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morale ; ma quando l' uomo giunge nel suo sviluppo | intellettivo | un ordine più su, incontanente egli, errando, soggiace a un |
Principio supremo della metodica -
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dovere, era tutto. L' identità del soggetto sensitivo ed | intellettivo | è solamente quella, che può spiegare come esso soggetto |
Principio supremo della metodica -
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contrario: pativa il senso, strideva dilacerato, ma l' IO | intellettivo | tenea gli orecchi turati: unicamente inteso a ciò che il |
Principio supremo della metodica -
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modo, non per confronto alcuno « la volontà dell' essere | intellettivo | », nella quale vedeasi il dovere, era posta in cima a tutte |
Principio supremo della metodica -
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morali dell' obbligazione. « La volontà dell' essere | intellettivo | dee rispettarsi », questa è la formola del quart' ordine. |
Principio supremo della metodica -
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mezzo a dover conoscere la dignità ed eccellenza dell' ente | intellettivo | beneficante. Vedesi dunque qual sia il principio morale del |
Principio supremo della metodica -
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od esitazione. Alcune altre cose spettanti allo sviluppo | intellettivo | del fanciullo al quint' ordine saranno inserite in questo |
Principio supremo della metodica -
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ciò dalla forza reale di esse, nè condotto da un principio | intellettivo | d' integrazione, ma unicamente spinto dal desiderio, che |
Principio supremo della metodica -
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e dei governi; 2 in quella di rilevare a colpo d' occhio | intellettivo | il nodo dell' affare, il gruppo preciso delle contingenti |
Psicologia Vol.III -
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concetto intellettivo. Di che nasce che sebbene l' oggetto | intellettivo | sia il vero e reale oggetto, tuttavia a lui viene associato |
Psicologia Vol.III -
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l' immaginazione e la sensualità, e lo sviluppo | intellettivo | delle quali non s' allontanava molto dalla percezione, |
Psicologia Vol.III -
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certe virtù superiori e divine, che erano il vero oggetto | intellettivo | a cui si riferiva il loro culto; trasnaturando quindi |
Psicologia Vol.III -
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: sono modificazioni di lui. All' incontro, il principio | intellettivo | e razionale gode dell' oggetto, gode di ciò che conosce |
Psicologia Vol.III -
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di ordini, il quale godimento appartiene al solo principio | intellettivo | e razionale. Che cosa vuol dire rimanere escluso il |
Psicologia Vol.III -
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parla dell' ordine nel proprio sentimento, oltre il piacere | intellettivo | della contemplazione vi è di più quel piacere che |
Psicologia Vol.III -
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nell' uomo, oltre il sentimento animale, vi è il sentimento | intellettivo | e il sentimento morale; due sentimenti assai elevati, i |
Psicologia Vol.III -
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loro operazioni e nei loro piaceri. E come il sentimento | intellettivo | coll' armonia sua propria, che deve prevalere perchè d' un |
Psicologia Vol.III -
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distrugga le leggi del sentimento animale. Il principio | intellettivo | poi non opera cosa alcuna nel corpo umano se non col mezzo |
Psicologia Vol.III -
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errore conseguitava all' altro, che confondeva il principio | intellettivo | col sensitivo; e racchiudeva di più un terzo errore. Poichè |
Psicologia Vol.III -
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un terzo errore. Poichè la stessa attività del principio | intellettivo | nell' uomo non sempre opera per un fine conosciuto e |
Psicologia Vol.III -
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che presiede al nesso dinamico, che passa fra il principio | intellettivo | ed il corpo. L' osservammo già: una notizia funesta |
Psicologia Vol.III -
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non vi è dubbio che secondo la disposizione del principio | intellettivo | è modificata in ogni istante la produzione della vita e del |
Psicologia Vol.III -
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o minore forza. Il fatto dell' influenza del principio | intellettivo | sul crescere e sullo scemare le forze del principio |
Psicologia Vol.III -
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anche nel principio animale; e ciò perchè il principio | intellettivo | e sensitivo s' identificano nell' uomo, onde la debolezza |
Psicologia Vol.III -
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Dunque questo partecipa dell' affezione del principio | intellettivo | e della sua debolezza, che consiste nella scemata coscienza |
Psicologia Vol.III -
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e sostanziale sia intellettivo, come questo principio | intellettivo | abbia un' immediata e immanente percezione d' un corpo |
Psicologia Vol.III -
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col principio sensitivo, e ne risulti un solo principio | intellettivo | e sensitivo, avente un doppio termine d' azione, l' inteso, |
Psicologia Vol.III -
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dei corpi supporre un principio incorporeo, sensitivo o | intellettivo | ». Infatti le forze brute dei moderni, ammesse come una |
Psicologia Vol.III -
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Dio, in luogo della percezione o visione , sta questo nome | intellettivo | di cui parliamo, risultante da un complesso d' idee, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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fuor da tutti, un essere che si chiama Dio . Questo nome | intellettivo | di Dio, questo concetto, questo complesso di idee è come il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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(4). L' analisi delle idee dimostra, che il primo elemento | intellettivo | che concepir si possa in una natura, è la visione dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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mancasse, non rimarrebbe più in quella natura niente d' | intellettivo | e di razionale (1). Un' anima, ove non fosse nulla d' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e di razionale (1). Un' anima, ove non fosse nulla d' | intellettivo | e di razionale, sarebbe un' anima irragionevole, qual' è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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umano l' idea dell' essere perchè non v' ha nulla d' | intellettivo | prima di questa idea; sicchè per lo meno conviene ammettere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sempre che l' uomo sia uomo, cioè dotato del principio | intellettivo | fino dai primi istanti della sua esistenza. La Religione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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precedente che la grazia opera immediatamente nel principio | intellettivo | dell' uomo e esalta questo principio, l' illustra, lo reca |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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divina opera nel sentimento . Ho detto che solo il senso | intellettivo | è atto a ricevere l' azione divina in noi: quindi ho detto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dell' essere che è lo stimolo del sentimento fondamentale | intellettivo | pure nel Nuovo Saggio , Sez. V: all' incontro quanto sia |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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stesso (Iddio), agente nell' uomo, solleva quest' essere | intellettivo | a una specie nuova d' intelligenza, quale è la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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puro sentimento intellettivo: perchè in ogni sentimento | intellettivo | e sentesi una forza che ci fa passivi, ed una specie ed una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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è appunto la volontà dell' uomo in quanto figge lo sguardo | intellettivo | nella verità e così s' alluma; o lo toglie dalla verità e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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soavemente la nostra volontà e questa il nostro occhio | intellettivo | a contemplare e percepire la bellezza appunto della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ragionare e prima di tutto dalla debolezza del mio occhio | intellettivo | che prende sì poco dell' essere e in cui non può quindi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e ciò appunto che modifica quello che io chiamo senso | intellettivo | o spirituale, e non è diverso dall' intelletto se non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Iddio per nuovo straordinario dono l' affigga all' elemento | intellettivo | dell' uomo, nel quale vi è la verità ossia l' essere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che esaminiamo l' uomo principalmente come soggetto | intellettivo | e nello stato in che Dio l' ebbe posto sulla terra: indi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quello che abbiamo detto intorno a ciò, l' uomo è soggetto | intellettivo | per la visione dell' essere indeterminato. La volontà è l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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materia corporea anche sensitiva: perciocchè il principio | intellettivo | non fa uso di alcun organo corporeo alla sua operazione; e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sua operazione; e perciò il corpo non può agir nulla nell' | intellettivo | principio. Udiamo l' ultima ragione che reca l' Aquinate: |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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concepimento Iddio crea tutto ciò che vi ha nell' uomo d' | intellettivo | e di sensitivo; e che per ciò i parenti non somministrano |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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senziente in quell' animale si eleva a stato di soggetto | intellettivo | e di persona; il che succede senza progressione alcuna di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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perfettamente. Ma ella è per sè intesa in virtù dell' atto | intellettivo | che la rende intesa, atto necessario, perchè è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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(3). Si rileva ancora che il Verbo divino non è l' atto | intellettivo | di Dio, ma il termine di quell' atto intellettivo, cioè la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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intesa; e quindi che la sapienza che risulta dall' atto | intellettivo | divino è comune a tutta la Trinità. Tuttavia, poichè l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è ciò che la costituisce Verbo dell' atto essenziale | intellettivo | pel quale ella è tale. Non v' ha dunque a farsi una sintesi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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oggetto dee esistere come soggetto e persona, o se non è | intellettivo | dee esistere relativamente alle persone che, secondo la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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uomo. Perocchè la generazione si fa per un pronunciamento | intellettivo | del Padre, col quale il Padre pronuncia la propria |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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vita intellettiva o razionale, che consiste nel sentimento | intellettivo | che nasce al contemplare la verità e la bellezza, o si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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od il termine il quale è egli medesimo. Il sentimento | intellettivo | è una contemplazione gaudiosa della verità, della bellezza, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e l' intelligenza soggettiva, che risulta dall' atto | intellettivo | che ha nell' oggetto il suo termine, sia comune ed identica |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e però sarebbe senza alcuna vita, eccetto il semplice atto | intellettivo | dell' intuizione che non si direbbe propriamente vita: l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è legato per sintesi ontologica, e il termine del principio | intellettivo | è l' oggetto; perciò il Verbo manifestandosi alle |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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se non in potenza, fino che è unita alla materia; l' atto | intellettivo | è impedito dalla materia. Ma quando queste cose materiali |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Aristotele ripone la natura del primo Motore in un atto | intellettivo | che finisce in sè stesso, sempre immanente ed immobile, per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sostanziali ancora si considerano o come termini dell' atto | intellettivo | e contemplativo, o come atti intellettivi esse stesse per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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delle specie sensibili. Onde anche dice, che « « l' | intellettivo | intende le specie ne' fantasmi » » (2). Ora questo «to |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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altresì Aristotele che esista qualche cosa d' eterno e d' | intellettivo | con esistenza sua propria, per ispiegare la generazione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nella quale manca il sensitivo, perocchè resta sempre l' | intellettivo | [...OMISSIS...] , che è la potenza d' intendere con un atto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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fondamentale), tutti gli intelligibili sono in un primo | intellettivo | dell' anima pure potenzialmente (essere indeterminato). |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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il nesso tra i due universi. Il nesso è formato dall' ente | intellettivo | , il quale appartiene all' universo reale, ma attigne le |
Sulle categorie e la dialettica -
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v' ha fra queste due cose, si è congiunzione nell' essere | intellettivo | che percepisce il reale: perocchè nella percezione si |
Sulle categorie e la dialettica -
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parole si vede il filosofo che parla. Egli è lo stato | intellettivo | dell' umanità nei diversi tempi che si deve meditare e dal |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dei diversi vantaggi che dà la parola allo spirito nel suo | intellettivo | sviluppamento. I. La parola: 1. completa , 2. fissa la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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crescendo, il che dee variare necessariamente lo stato | intellettivo | dell' uomo. Convien riflettere che la materia, ossia gli |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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2. analisi, 3. sintesi. 4. Finalmente ad ogni stato | intellettivo | risponde uno stato dell' animo, divenendo ogni oggetto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Se poi il principio animale è unificato col principio | intellettivo | e personale in tal caso l' identità del principio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e personale in tal caso l' identità del principio | intellettivo | diviene anch' esso fondamento dell' identità del corpo, di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Gesù Cristo conviene ancora più su sollevarsi. Il principio | intellettivo | umano non costituisce persona in esso, ed è subordinato al |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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è da rispondersi non altro che « il principio sensitivo e | intellettivo | che è l' anima in quanto è persona », e perciò il subietto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non ricusiamo di riconoscere nell' intuizione « un senso | intellettivo | »che tocca , per usare una parola Aristotelica, l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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