oggi, quando è così complessa e così modificata la vita | intellettiva | dei popoli civili. |
Giornalismo ed educazione nei seminari -
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sé: minori senza sostegno familiare, persone con disabilità | intellettiva | e limitata o nulla autonomia, anziani malati cronici non |
Recenti sentenze del Consiglio di Stato e diritti degli anziani malati cronici e disabili non autosufficienti - abstract in versione elettronica -
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senza capitali e con scarsa preparazione tecnica e | intellettiva | e inondare i mercati mondiali determinando le ripercussioni |
Il Mezzogiorno e la politica italiana -
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Si crede da alcuni che .le idee che formano la vita | intellettiva | del chierico non possono essere altre che quelle della |
Giornalismo ed educazione nei seminari -
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pittura da Michelangelo da Caravaggio: punto di depressione | intellettiva | e di conseguente realismo artistico. |
Relazione critica intorno all'opera "Il quadro parlante" del maestro Bacchini -
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quella cognizione di Dio che l' uomo ha per una percezione | intellettiva | di Dio stesso »: in questa s' apprende la realità divina, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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questa. Dalla vita della natura Anassagora separò la parte | intellettiva | e pronunciò quella memoranda sentenza, che « la mente non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che [...OMISSIS...] . Che se è ben detto, che l' anima | intellettiva | sia il luogo delle forme in potenza, consegue che l' anima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sia il luogo delle forme in potenza, consegue che l' anima | intellettiva | sia distinta dalle forme, come il luogo da ciò che occupa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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fuori della mente. Ma se le specie esistono nell' anima | intellettiva | solo in potenza, anche l' anima stessa esisterà solo in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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unite fanno un solo subietto intelligente, una sola anima | intellettiva | completa. L' effetto della loro unione, quando la mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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espressamente insegnato la sopravvivenza d' una parte | intellettiva | dell' anima (2), e altri luoghi delle sue opere esigendo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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nell' anima, e per un atto di questa si attuano, la specie | intellettiva | e quella, di cui partecipano le cose reali fuori dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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diversi. Rimanendo dunque a spiegare come questa potenza | intellettiva | passi al suo atto, dice che anche quando la mente è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che noi facciam questo coll' anima sensitiva. Coll' anima | intellettiva | dunque? Nè pure, perchè quest' anima siamo noi stessi, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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suscettivo di modificazioni o sensazioni, ed è l' anima | intellettiva | in quant' è costituita da una prima intuizione e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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potè conservare la coerenza seco stesso, quando pose che l' | intellettiva | era un altro genere d' anima , [...OMISSIS...] , e che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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questa confusione avviene che Aristotele parli dell' anima | intellettiva | come fosse ad un tempo un atto subiettivo, e come fosse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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adduce per esempio la grammatica. Aver dunque l' anima | intellettiva | ed essere sciente in potenza è il medesimo per Aristotele. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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come gli accomoda, Aristotele parla dell' anima | intellettiva | come fosse una forma obiettiva , come abbiamo veduto, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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il primo fa l' uomo sciente in potenza ed è l' anima | intellettiva | , il secondo è la scienza appresa come abito , di cui dà in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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, che prende la sensione per ciò che rimane nell' anima | intellettiva | dopo l' atto del sentire; e si può congetturare, che questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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come il senso, ond' anche noi abbiamo chiamato « sensione | intellettiva | » l' intuizione dell' essere; il che Aristotele in quella |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è appunto questo lume diverso dall' occhio. Così l' anima | intellettiva | ha l' idea, ma non è l' idea. E poichè altrove Aristotele |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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concepire l' umano conoscere, senza dare all' anima | intellettiva | qualche primo e fondamentale oggetto. Tale dunque è per lui |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Così appunto chiama Aristotele la mente e anche l' anima | intellettiva | « principio con cui », principium quo degli Scolastici. Di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' uomo conosce prima « per l' anima »intendendo « l' anima | intellettiva | o la mente ». In questa dottrina però non è costante |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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o specie intelligibili determinate, la mente ossia l' anima | intellettiva | non esce, se non quando è unita al corpo, perchè tali |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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il principio dell' anima trina, cioè vegetale, sensitiva, e | intellettiva | [...OMISSIS...] , alla qual ultima avviene dal di fuori la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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due cose: 1 Che la mente informa l' anima umana e la rende | intellettiva | e così capace d' intendere i sensibili e tutto ciò che da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è l' essere , o affermato , o toccato, intuito dall' anima | intellettiva | (2); 2 Che le essenze e specie, essendo incorruttibili ed |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Quindi questa mente venuta dal di fuori è quella che rende | intellettiva | l' anima che la riceve, ossia che dà all' anima « « la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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linguaggio d' Aristotele risponde alla nostra percezione | intellettiva | o concezione degli enti: solamente egli nota in tale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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conoscere, percepire, ragionare, e però distingue l' anima | intellettiva | che è in potenza, dalla mente che è in atto, e colla quale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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potenza, dalla mente che è in atto, e colla quale l' anima | intellettiva | intende e ragiona tutto ciò che intende e che ragiona (3). |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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[...OMISSIS...] : poichè ogni discorso dell' anima | intellettiva | ha bisogno dell' aiuto de' fantasmi. Dice che quelle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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esiste nell' uomo sano. E così pure diede all' anima | intellettiva | la facoltà di separare nelle cose reali la loro specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è per ogni verso impossibile sostenere, che la specie | intellettiva | della pietra sia quella stessa specie reale , se così si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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essenza presente all' anima, nella quale essenza l' anima | intellettiva | li vede? ». Si risponde che, se si parla d' un' anima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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li vede? ». Si risponde che, se si parla d' un' anima | intellettiva | singolare, essi non sono più a quest' anima, perchè per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sono gli stimoli materiali, e anche in virtù dell' attività | intellettiva | e volontaria. Trovato questo principio sentimentale ed |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ancorchè separata dal corpo, Platone pone una percezione | intellettiva | fondamentale, cioè la percezione intellettiva dello spazio, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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percezione intellettiva fondamentale, cioè la percezione | intellettiva | dello spazio, ad un tempo sentito ed inteso , e questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sia abbracciato da questa, il che noi chiamiamo percezione | intellettiva | fondamentale dell' anima separata. Descritto a questo modo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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elementi (2). Con questo viene a dire, che la percezione | intellettiva | abbraccia lo spazio sentito e la sostanza media (3), |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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intellettivamente apprese nell' idea, nell' anima nostra | intellettiva | si fa una cotale soprapposizione e immedesimazione della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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nella mente nostra, e nell' atto della nostra percezione | intellettiva | di esse, e nella memoria, secondo la quale ne' discorsi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(2). Ma secondo Platone questa comunicazione dell' anima | intellettiva | coll' essenza involge un' azione reciproca, perchè dice che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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A malgrado di questo, non confonde Platone l' anima | intellettiva | coll' idee, onde si contenta di dire che ad essa è simile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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percezione sensibile di quella imagine, poi la percezione | intellettiva | ; da questa, l' idea della dipintura, e da quest' idea |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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per se stessa, dopo la percezione sensitiva e la percezione | intellettiva | e l' idea della cosa , noi prestiamo fede alla sua |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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qui non c' è ancora il raziocinio, ma solo la percezione | intellettiva | sia del ritratto sensibile della cosa sensibile, che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' atto col quale il nostro spirito fissa la sua attenzione | intellettiva | sopra qualche cosa, p. e., sopra un fiore; o la trasporta |
Principio supremo della metodica -
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uomo. Quando l' uomo si muove ad applicare la sua virtù | intellettiva | a ciò che sente, allora è il momento nel quale il suo |
Principio supremo della metodica -
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di questa prima applicazione che l' uomo fa della sua virtù | intellettiva | alle sensazioni, affine di poter bene determinare qual sia |
Principio supremo della metodica -
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cosa sia lo stimolo che muove da principio l' attenzione | intellettiva | dell' uomo; l' altra: quale sia l' oggetto delle prime |
Principio supremo della metodica -
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agl' istinti e alla spontaneità (1). Laonde l' attività | intellettiva | non si eccita per nulla, ma ella si mette in movimento |
Principio supremo della metodica -
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poi alla seconda questione, gli oggetti dell' attenzione | intellettiva | devono certamente essere gli oggetti di quei bisogni che la |
Principio supremo della metodica -
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che opera a tenore di sue proprie leggi (1). Ma l' attività | intellettiva | accorre ad aiutare l' uomo che come animale brama quel |
Principio supremo della metodica -
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il bambino alla poppa della madre, così anche l' attività | intellettiva | deve essere mossa a quella stessa volta, e perciò le prime |
Principio supremo della metodica -
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distintamente con questa parola interiore. Ma l' attenzione | intellettiva | dopo di ciò non può osservare, se non ciò che il senso le |
Principio supremo della metodica -
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dello spirito, ma il loro effetto è sempre la percezione | intellettiva | e perciò non costituiscono diversi ordini d' intellezioni, |
Principio supremo della metodica -
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Vero è che questi bisogni fisici, che eccitano l' attività | intellettiva | del bambino, devono sorgere assai presto, e con essi l' |
Principio supremo della metodica -
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sensitiva qual disposizione e principio dell' affezione | intellettiva | che sola è vero amore; così a fine di disporre l' affezione |
Principio supremo della metodica -
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[...OMISSIS...] Ora gli stimoli, che eccitano l' attività | intellettiva | nella prima età, abbiam detto, che non sono altro che i |
Principio supremo della metodica -
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dell' essere in universale è una materia all' attenzione | intellettiva | che non manca mai; e pure l' attenzione intellettiva non si |
Principio supremo della metodica -
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intellettiva che non manca mai; e pure l' attenzione | intellettiva | non si porta su quella materia, quando anzi la meditazione, |
Principio supremo della metodica -
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di sensazioni. L' uomo adunque volgendo l' attenzione sua | intellettiva | a tutte le cose sensibili, che lo circondano, per |
Principio supremo della metodica -
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diviene nuovo stimolo, occasione ed aiuto all' attenzione | intellettiva | del bambino. Ma veggiamo quali siano le intellezioni nuove, |
Principio supremo della metodica -
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vocabolo è una sensazione che s' associa colla percezione | intellettiva | , in presenza della quale si pronuncia, e serve ad eccitare |
Principio supremo della metodica -
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al ricever della quale il bambino volge la sua attenzione | intellettiva | a quell' idea, e con tanta celerità e unità di azione, che |
Principio supremo della metodica -
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questa parte, si riducono a quattro: 1 Talora l' attività | intellettiva | del fanciullo riesce noiosa e importuna, e però si vuol |
Principio supremo della metodica -
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sua levatura, ma non può farle, perchè la sua attenzione | intellettiva | non ha lo stimolo, che ad esse la richiami. 4 Finalmente |
Principio supremo della metodica -
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così opposto al naturale, niente ricaccia quell' attività | intellettiva | che ha preso a moversi in linea retta, la ricaccia, dico, |
Principio supremo della metodica -
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io insieme colle sensazioni mi formo di essa la percezione | intellettiva | (1 ordine d' intellezioni). Ora, se dopo di ciò di notte |
Principio supremo della metodica -
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educazione morale si manifesta già tosto nell' età | intellettiva | susseguente. Perocchè da essa dipende che le regole morali, |
Principio supremo della metodica -
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colle quali opera la spontaneità sia meramente animale, sia | intellettiva | e morale: noi le abbiamo esposte nell' « Antropologia ». |
Principio supremo della metodica -
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età le concezioni che eccitano e dirigono l' attività | intellettiva | (2) sono le percezioni, ciascuna delle quali è indipendente |
Principio supremo della metodica -
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e l' attività corporale non meno che l' attività | intellettiva | alla morale. 2 L' ordine entro ciascuna specie, in modo che |
Principio supremo della metodica -
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esercizio orale si distinguono due parti, cioè la parte | intellettiva | e la parte meccanica . L' esercizio che si fa fare al |
Principio supremo della metodica -
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Primieramente, nel tempo stesso che opera l' attività | intellettiva | nel bambino, opera in una sfera inferiore l' attività |
Principio supremo della metodica -
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età, estende immensamente il potere dell' imaginazione | intellettiva | (ideazione) rendendo possibile allo spirito l' attribuire a |
Principio supremo della metodica -
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consiste in altro se non in collocare la nostra attenzione | intellettiva | in una qualità di una o più cose, trascurando di attendere |
Principio supremo della metodica -
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ed intenderli. [...OMISSIS...] Giunto adunque a questa età | intellettiva | il bambino sceglie tra il bene e il male morale, entra in |
Principio supremo della metodica -
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ad una sola formola, dicendo che « ogni associazione | intellettiva | consiste in vedere in una intellezione complessa le |
Principio supremo della metodica -
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». Il darsi poi maggior cura di questa associazione | intellettiva | non è già un lasciar del tutto da parte le altre due |
Principio supremo della metodica -
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la qual tutta pende, come dicevamo, da quella luce | intellettiva | che gli dimostra qual cosa dignitosa e alta ella sia un' |
Principio supremo della metodica -
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ed affetto, e intende di dovergliene porre, alla volontà | intellettiva | che a lui si manifesta, che è persuasissimo di dover |
Principio supremo della metodica -
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Egli è chiaro, che i diversi gradi, ne' quali la bontà | intellettiva | gli si manifesta, debbono essere quelli medesimamente che |
Principio supremo della metodica -
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morale: perocchè morale è ogni atto, che faccia una volontà | intellettiva | verso un essere del pari intellettivo. Ma la moralità in |
Principio supremo della metodica -
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effetto che questo, fosse solo un aumento di contemplazione | intellettiva | delle cose nel loro essere metafisico; indubitatamente, che |
Principio supremo della metodica -
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operazioni per una strada opposta. La tendenza del tutto | intellettiva | a fissarsi nella cosa in se considerata ci stacca dalla |
Principio supremo della metodica -
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la circolazione, altera le delicatissime funzioni | intellettiva | e visiva. E, prima che, finita la guerra, si sia tornati ai |
Il codice della cortesia italiana -
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oggettivo, e aver creduto che ogni oggetto dell' intuizione | intellettiva | dovesse essere necessariamente un predicato . Distinse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Ora in un modo somigliante spiega l' origine dell' anima | intellettiva | . Ella è già in potenza nella sensitiva, come questa nella |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sè universali , sono ragioni. Perciò si dice che l' anima | intellettiva | possiede la ragione, «logon» (1). Senza la forma universale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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anima sensitiva , in altri anche quella che dicesi anima | intellettiva | , che si sviluppa per generazione. Venuta quest' ultima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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esistere l' universo senza l' intelligenza, ossia l' anima | intellettiva | ? Impossibile del pari, perchè in tal caso non essendoci |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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relativi, il che è assurdo (3). Poteva esistere l' anima | intellettiva | senza gli intelligibili ? Nè pure, perchè la mente non è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e questa l' atto di quella; l' anima sensitiva è l' | intellettiva | in potenza, e questa l' atto della sensitiva; l' anima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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in potenza, e questa l' atto della sensitiva; l' anima | intellettiva | è gli intelligibili in potenza, e questi sono l' atto di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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principio operante? Aristotele risponde che la stessa anima | intellettiva | è una specie (2). E dice la mente, come abbiamo più volte |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e di atto , che non possono convenire; poichè la specie | intellettiva | ha nella mente tanto l' essere suo potenziale, quanto l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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riconoscere l' infinita differenza, che passa tra la specie | intellettiva | della cosa (e in questa specie tra la forma ideale e la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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siano vere specie, ma quelli che ricevono nell' anima | intellettiva | la specie della mente, e così s' intendono; sono dunque, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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fatta l' analisi. La storia del modo con cui l' anima | intellettiva | procede fino agli ultimi intelligibili, è questa: l' anima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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senso la sensazione è dell' universale, cioè l' anima | intellettiva | universalizza il singolare che è il solo dato dal senso. Ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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generante produce un suo simile. [...OMISSIS...] . L' anima | intellettiva | dunque si svolge dal seme; ma la mente? Questa la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Pare dunque che per mente intenda l' oggetto e per l' anima | intellettiva | il soggetto. [...OMISSIS...] . E qui si vede come riponga |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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[...OMISSIS...] . E qui si vede come riponga l' anima | intellettiva | tra quei principŒ che hanno bisogno d' organo corporale, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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una causa superiore: poichè la stessa anima umana non è | intellettiva | se non aspira e tende col suo appetito a una specie più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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de' nostri tempi, che non ripongono nell' anima | intellettiva | niun oggetto insito, e da' sensisti, che la cognizione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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diverso da quello spirito calido che è mezzano tra l' anima | intellettiva | ed il corpo e propria sede probabilmente dell' anima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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mediante i sentimenti, e la mente in atto cioè la vista | intellettiva | e subiettiva dell' anima vede le specie ne' sensibili, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(2). Sebbene l' azione della grazia si operi nella parte | intellettiva | dell' anima, tuttavia essa è un' azione non ideale , ma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ma, come amabili e amati, non siamo più che una forma | intellettiva | accidentale, non siamo che un termine dell' amore, non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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del Padre, il modo del suo procedere per via di parola | intellettiva | ha similitudine col rivelare , che è appunto un parlare di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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si radica nell' essenza dell' anima. L' essenza dell' anima | intellettiva | è a un tempo passiva e attiva: in quanto è passiva, riceve |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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impenetrabile fuorchè a Dio solo, perchè è l' essenza | intellettiva | dell' uomo (3), sulla quale non può agire nessuna creata |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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un' operazione dello spirito che noi diciamo percezione | intellettiva | e che gli antichi chiamavano anche opinione . Perocchè è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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anzi ogni vita comprendono quelle parole e l' animale e l' | intellettiva | e, almeno in genere, la divina o di grazia. Perocchè tutte |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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le leggi della giustizia, a cui può esser messa una natura | intellettiva | e volitiva sì come è l' uomo, sta qui, quando da una parte |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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loro contemplazione, poteva essere giusto, recando la loro | intellettiva | attenzione di preferenza in Dio, od essere ingiusto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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persona, ossia al principio supremo della natura umana, l' | intellettiva | volontà; e le altre potenze inferiori rimangono tuttavia |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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persona: laddove il coltivamento e sviluppo della parte | intellettiva | o animale dell' uomo non forma che una perfezione della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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è una macchia morale (1) e ogni moralità esige una natura | intellettiva | e volitiva. Ora nella sola concupiscenza animale non vi è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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soggetto. Che il peccato originale risiede nella natura | intellettiva | e volitiva dell' uomo: e principalmente in una stortura |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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l' anima sensitiva non è più (1). Or vero è che l' anima | intellettiva | naturalmente concepisce l' essere ideale, ma questa sola |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ecclesiastici circa il sapere come cominci l' anima | intellettiva | in un uomo che vien generato. Altri sostennero che le anime |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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articolo cui egli intitola come questa dimanda: Se l' anima | intellettiva | sia cagionata dal seme? Nel quale articolo è da osservarsi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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corpo e l' anima insieme, e principalissimamente l' anima | intellettiva | che costituisce la specifica differenza di questa natura. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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trasfusione del peccato (1). Altri proposero una unione | intellettiva | fra il genere umano e Adamo, cioè consistente nell' unità |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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vi abbia un' unione non pur morale o sociale, non pur | intellettiva | o di specie, ma fisica fra il padre ed il figlio. Ora hassi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dalla Scuola (3). Insegnando dunque questa, che l' anima | intellettiva | è creata di tutto punto da Dio, quest' anima stessa, come |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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può essere apparecchiato senza lei, nel punto che l' anima | intellettiva | non entra se non dopo che ha sgombrato la sensitiva: |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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si troverebbero due anime in un corpo, l' una sensitiva e | intellettiva | l' altra. Dunque quando l' anima intellettiva entra nel |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sensitiva e intellettiva l' altra. Dunque quando l' anima | intellettiva | entra nel corpo, essa non trova già un corpo animato da un' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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osservatore n' abbia mai trovato indizio? Ancora, l' anima | intellettiva | entrerà quando l' anima sensitiva è corrotta tutta, o |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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vi sarà un momento, nel quale il feto avrà in sè un' anima | intellettiva | e un' anima sensitiva mezzo corrotta. Se poi l' anima |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dell' anima sensitiva e la sostituzione dell' anima | intellettiva | non serberebbe nè pure la legge imposta dal duce degli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ipotesi scolastica si è, che per la infusione dell' anima | intellettiva | che succede alla sensitiva, è perduta l' identità dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che ha l' anima sensitiva; ma quando egli riceve l' anima | intellettiva | il loro figlio è perito, e non rimane più che un figlio di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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carne animale diventa poi cagione di peccato nell' anima | intellettiva | che sopraviene perocchè inclina questa al peccato; giacchè |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e animale, giacchè Iddio crea l' anima umana da sè | intellettiva | e sensitiva a un tempo: e all' uomo sarebbe solo riservato |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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anche la materia corporea, in tal caso esso è un' anima | intellettiva | e animale a un tempo, la quale ha due termini, uno eterno e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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[...OMISSIS...] , e riconosce che la virtù o potenza | intellettiva | non sarebbe, se non avesse in sè una cotal similitudine di |
Psicologia Vol.III -
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anche perchè da sè si matura; operazione occulta della vita | intellettiva | diretta, priva di coscienza. Del rimanente, acciocchè |
Psicologia Vol.III -
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limitata a un numero di individui. Quindi colla regola | intellettiva | si conoscono le pluralità delle cose in ispecie, e non in |
Psicologia Vol.III -
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non essendo che la perfezione di quest' ultimo. L' anima | intellettiva | non si può unire che al sentimento armonico ed uno, e per |
Psicologia Vol.III -
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il braccio dal corpo; e noi abbiamo detto che l' anima | intellettiva | non si può unire che al sentimento uno ed armonico, e però |
Psicologia Vol.III -
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due parti ond' egli risulta, tuttavia l' anima stessa | intellettiva | è immortale, ed ha un' ordinazione all' ente infinito. Con |
Psicologia Vol.III -
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il concetto di ciò che è divino. Dimorando dunque l' anima | intellettiva | nell' essere divino e sempiterno, quasi ivi innaturata, non |
Psicologia Vol.III -
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sentimento; il quarto l' essere, che risplende nell' anima | intellettiva | e le giova di mezzo universale a conoscere; il quinto è |
Psicologia Vol.III -
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l' idea; cioè a dire riposero l' intelligenza e l' anima | intellettiva | nelle idee. PITAGORA. - Fra questi mi sembra poter |
Psicologia Vol.III -
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distinguervi: 1) la sensazione del rosso; 2) l' apprensione | intellettiva | di essa; 3) la necessità che dove è la sensazione del |
Psicologia Vol.III -
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gli si potrebbe imputare, di cangiare la natura dell' anima | intellettiva | nella natura delle idee stesse, il che è un deificarla, |
Psicologia Vol.III -
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cadesse in un così rozzo e plebeo errore da fare l' anima | intellettiva | composta di materiali elementi, ignorando o cancellando |
Psicologia Vol.III -
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è quel che dice Aristotele, che Empedocle compone l' anima | intellettiva | dei quattro elementi simigliantemente a Platone, non |
Psicologia Vol.III -
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fatica, che si prende Aristotele di dimostrare che l' anima | intellettiva | non può avere grandezza corporea, e che « l' intellezione è |
Psicologia Vol.III -
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relazione di sensilità), e in un terzo modo nell' anima | intellettiva | (con relazione di entità), come abbiamo dichiarato a suo |
Psicologia Vol.III -
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soggettivismo dei Platonici alessandrini intorno all' anima | intellettiva | è a sufficienza delineato in questo brano di Porfirio: |
Psicologia Vol.III -
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l' ente è il proprio ed immediato termine dell' anima | intellettiva | (1). FICHTE. - Riuscito male il tentativo di Reinhold, come |
Psicologia Vol.III -
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non è atto di corpo o di organo corporeo, dunque l' anima | intellettiva | non deve essere forma di corpo, perchè la forma o specie |
Psicologia Vol.III -
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forma del corpo: [...OMISSIS...] . Nega dunque all' anima | intellettiva | l' esser subbietto e materia, il che attribuisce al corpo; |
Psicologia Vol.III -
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uomini, viene a parlare dell' intelletto. Onde l' anima | intellettiva | è considerata come forma negli animali perfetti, di un |
Psicologia Vol.III -
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Ora - soggiunge - [...OMISSIS...] . Fa venir fuori l' anima | intellettiva | allo stesso modo come fa venir fuori la sensitiva, e prima |
Psicologia Vol.III -
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tutto questo e fatte le tre anime inseparabili, e anche l' | intellettiva | fatta uscire dal corpo come le altre, soggiunge: |
Psicologia Vol.III -
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sia questa mente, che viene dal di fuori, benchè l' anima | intellettiva | stessa sia un atto e una perfezione del corpo. Nè ella può |
Psicologia Vol.III -
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altro che una speciale facoltà o qualità, che l' anima | intellettiva | trae dal di fuori, cioè dalla comunicazione col mondo |
Psicologia Vol.III -
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altro non è che l' intelletto in potenza, ossia l' anima | intellettiva | in potenza; e l' intelletto agente non è che la virtù che |
Psicologia Vol.III -
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l' intelletto agente non è che la virtù che ha quell' anima | intellettiva | in potenza di divenire anima intellettiva in atto, il quale |
Psicologia Vol.III -
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ha quell' anima intellettiva in potenza di divenire anima | intellettiva | in atto, il quale atto le viene dal di fuori, cioè dalle |
Psicologia Vol.III -
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Saggio ». Dalla spiegazione ci risultò che la percezione | intellettiva | è « il reale sentito, in quanto dall' intendimento si vede |
Psicologia Vol.III -
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di Dio ad essa per l' intelletto; e senza questo la natura | intellettiva | ha una possibilità di conoscere e di volere, la quale si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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istante di sua esistenza nello stato di grazia, la forma | intellettiva | di lui non è puramente naturale, ma ella è anche |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nell' uomo, la quale santità abita nella parte suprema | intellettiva | e volitiva. Non potrebbesi adunque chiamar Sacramento, in |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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movimenti animali tragga eziandio lo sdegno dell' anima | intellettiva | e, se la causa è sacra, fino lo zelo ardente e divoratore? |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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la natura umana perfetta, vedesi che l' anima nell' | intellettiva | sua parte non comunica col mondo materiale, ma solo con |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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veggano e nol percepiscano. Sicchè rinforzata la creatura | intellettiva | e toltole questo difetto che prima aveva, pel quale non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nell' ordine naturale aiutano e dispongono l' anima | intellettiva | a formare le intellezioni, così nell' ordine soprannaturale |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Questa grazia l' abbiamo deffinita una comunicazione | intellettiva | del Verbo siffattamente che il Verbo si rivela all' anima, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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tutte le soprannaturali operazioni. Or la comunicazione | intellettiva | del Verbo altra è passeggiera, ed altra è stabile per fissa |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ogni impressione del Verbo posta unicamente nella parte | intellettiva | dell' anima; ma conviene che la volontà non ripugni a |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Verbo può rimanersi nell' anima ristretta nella sola parte | intellettiva | di lei eziandio che la volontà ricalcitri e respinga da sè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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stabile e ferma impressione del Verbo nella sola parte | intellettiva | dell' anima, a dispetto della volontà perversa che si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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quella di S. Tommaso che ripone il carattere nella potenza | intellettiva | dell' anima (3); poichè esso carattere si può risguardare |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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a Cristo consecrate. L' impressione del Verbo nell' anima | intellettiva | non può essere mai oziosa, e, come dicono i santi Padri, è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e del cristiano. Ora il carattere risiede nella parte | intellettiva | dell' uomo e non ne' corpi. Perciò l' Eucaristia non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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consistere in una impressione stabile del Verbo nella parte | intellettiva | dell' anima; questa è la definizione generica del |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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peccato. - In nessuna maniera noi ammettiamo che l' anima | intellettiva | si comunichi ex traduce , il che involgerebbe diversi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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lume interiore che convien sempre ridursi a una percezione | intellettiva | di quelle verità stesse che sensibilmente eran segnate. Ma |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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veduto nella sua essenza ed immaginato (l' immaginazione | intellettiva | è quella potenza che si sforza di vedere un' essenza nella |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Onde l' uomo, la persona umana, non ha neppur la vita | intellettiva | in se stessa, ma le viene comunicata da qualche cosa che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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del solo intendimento. In secondo luogo vi ha la vita | intellettiva | o razionale, che consiste nel sentimento intellettivo che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la materia) comunicata dal Padre al Verbo, risulta la vita | intellettiva | comune e identica in tutt' e tre le divine persone. Di più |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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siano vòlte a dichiarare in che consiste qualsivoglia luce | intellettiva | dell' umana creatura. Qualunque raggio d' una tal luce, l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in Adamo, appunto perchè, come dicevamo, aveva la natura | intellettiva | perfetta coll' integrità del suo libero arbitrio, vestito |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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operare, e sempre più spingersi a partecipare della vita | intellettiva | e della grazia del Verbo. Dalla congiunzione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in tentationem (2) ». L' uomo è composto d' una parte | intellettiva | e d' una parte animale che presta all' intendimento i segni |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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razionalità in cui risiede la natura umana. Ma nella parte | intellettiva | e dotata di attività, onde prende il nome di volontà, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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precedente sua unione col corpo, che dà a lei un' esistenza | intellettiva | ed una individualità, sebbene non una vera vita nel senso |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dunque il Verbo assuma a sè e si congiunga una creatura | intellettiva | in quanto questa è a se stessa, non basta ch' egli l' abbia |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in uno stato d' eterna inazione, conservata solo all' anima | intellettiva | l' immota intuizione dell' essere, per la quale esiste. Il |
Il razionalismo -
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dottori infetto e corrotto. Laonde benchè solo l' anima | intellettiva | e volitiva sia il subietto del peccato originale, tuttavia, |
Il razionalismo -
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questo attraimento soverchio che fa la carne dell' anima | intellettiva | a sè non è ancor propriamente il peccato originale; ma il |
Il razionalismo -
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a cagione di quell' attraimento, avviene, che l' anima | intellettiva | sia alquanto ottenebrata (e quest' appartiene alla piaga |
Il razionalismo -
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Ora la naturale applicazione di tanta attività dell' anima | intellettiva | al sentimento della vita animale, è ciò che i teologi |
Il razionalismo -
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in un modo generale può dirsi l' inclinazione dell' anima | intellettiva | verso l' animalità e il bene subbiettivo. A torto i nostri |
Il razionalismo -
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potenze umane: di quel sentimento dico della propria forza | intellettiva | e della propria grandezza morale che inclina l' uomo alla |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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(altra propria, altra comunicata). - Vita dell' anima | intellettiva | (propria). - Vita soprannaturale dell' anima intellettiva |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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intellettiva (propria). - Vita soprannaturale dell' anima | intellettiva | (comunicata). 33 Nesso del principio sensitivo coll' anima |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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fondamentale. 34 Spiegazione del modo come l' anima | intellettiva | influisce sopra il corpo. - Virtù del percipiente sul |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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corpo. - Virtù del percipiente sul percepito. 35 L' anima | intellettiva | informata dall' essere in universale. 36 L' essere in |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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l' Io, ossia la consapevolezza d' un principio d' azione | intellettiva | che pronunzia sè stesso, non può spiegarsi se non si |
Sulle categorie e la dialettica -
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l' idea del corpo, ma è v“lto a spiegare la percezione | intellettiva | d' un corpo, colla quale noi percepiamo e conosciamo non la |
Gioberti e il panteismo -
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