Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: genoma

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2. - Le mutazioni del  genoma  271
degli Stati Uniti definisce i limiti di brevettabilità del  genoma 
darsi che l’anatisi della struttura del  genoma  e della funzione dei geni, che si è iniziata con l’avvento
della tecnologia analitica ed il completamento del Progetto  Genoma  Umano hanno aperto nuovi orizzonti per il genetista
anni si è dimostrato che anche la posizione di un gene nel  genoma  può avere una notevole importanza sulla sua azione. È stato
abbiamo passato brevemente in rassegna, le mutazioni del  genoma  e le mutazioni polisomiche costituiscono altrettante
ogni attività biomedica. La Dichiarazione universale sul  genoma  umano e i diritti umani dell’UNESCO è il migliore esempio
della struttura di uno o più cromosomi; 3) le mutazioni del  genoma  o del cariotipo, che consistono nella perdita o
altro perfezionamento relativo alla struttura del  genoma  è rappresentato dal cosiddetto «bandeggio» (ingl. banding).
più efficaci e meno dannose, utilizzando le scoperte sul  genoma  umano. Dallo sviluppo di questa nuova applicazione della
impone anche, per l'ambito di applicazione - il  genoma  umano, quindi anche la persona umana, e le finalità che si
disciplina delle nuove tecniche di indagine basate sul  genoma  e l'affermarsi di specifici strumenti di tutela
uova in cui, per qualche causa ignota, viene a trovarsi il  genoma  equino puro, siano capaci d’essere fecondate.
le mutazioni, e non è impossibile che riassettamenti del  genoma  costituiti da rotture e riattaccamenti dei cromosomi siano
quarantamila anni fa, ha solide basi. Ma una ricerca sul  genoma  dell’Uomo di Neandertal pubblicata da Nature nel 2010 ha
lo zigote diploide normale, e ciò indica che un sol  genoma  è sufficiente per consentire lo sviluppo. Gli zigoti
terapeutico alternativo; il divieto di brevettazione del  genoma  umano; la promozione della ricerca in tema di terapia
del settore. La "Dichiarazione Universale sul  Genoma  Umano e i Diritti dell'Uomo" dell'UNESCO (Parigi 1997),
ad esso un "altro" individuo: è ovvio che l'identità del  genoma  di due individui non implica che si abbia a che fare con la