Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: elettroni

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rapporto induce a ritenere che esista una sola specie di  elettroni  che costituiscono raggi catodici. Studî ulteriori hanno
ormai dimostrato che la carica elettrica e la massa degli  elettroni  hanno sempre lo stesso valore, qualunque sia la sostanza da
lo stesso valore, qualunque sia la sostanza da cui gli  elettroni  provengono e qualunque sia il procedimento con cui essi
o  elettroni  positivi: carica positiva dell'ordine di e, peso
negativo (probabilmente sono esattamente analoghi agli  elettroni  negativi, salvo il segno della carica).
radiazioni, in ispecie dalle differenze fra i raggi di  elettroni  negativi e i raggi di elettroni positivi (raggi canali,
differenze fra i raggi di elettroni negativi e i raggi di  elettroni  positivi (raggi canali, raggi α del radio).
scoperta degli  elettroni  è alla base della comprensione delle reazioni chimiche: gli
dei metalli ai raggi catodici, induce a ritenere che gli  elettroni  possano muoversi liberamente nei conduttori, siccome esige
consiste nel ritenere l'atomo costituito da un sistema di  elettroni  positivi e di elettroni negativi, questi ultimi moventisi
l'atomo costituito da un sistema di elettroni positivi e di  elettroni  negativi, questi ultimi moventisi intorno ai primi come
valida per un gas di elettroni, e in particolare per gli  elettroni  di conduzione dei metalli, è fondata su tale principio. Si
onde elettriche durante le ore del giorno sia dovuto agli  elettroni  diffusi nello spazio dal sole, e che se, secondo l'ipotesi
e che se, secondo l'ipotesi del prof. Arrhenius, questi  elettroni  cadono continuamente come una pioggia sulla terra, quella
dell'atmosfera terrestre esposta verso il sole contiene più  elettroni  che non la parte opposta e può quindi essere meno
quindi la stessa carica nucleare e lo stesso numero di  elettroni  planetari, ma differiscono per la massa del nucleo. Poichè
differiscono per la massa del nucleo. Poichè il moto degli  elettroni  è determinato dalle forze elettriche, e la massa del
radioattive, le quali non dipendono, come si è detto, dagli  elettroni  planetari, ma solo dalla struttura del nucleo, che è
di racchiudere un gas formato da atomi e da  elettroni  in una cavità a pareti perfettamente riflettenti sia per
perfettamente riflettenti sia per gli atomi che per gli  elettroni  e per la radiazione, così che non siano possibili scambi di
l'esterno. In conseguenza degli urti di prima specie, gli  elettroni  cedono gradatamente la loro energia cinetica agli atomi: se
fossero urti di seconda specie, la forza viva media degli  elettroni  andrebbe continuamente diminuendo rispetto a quella degli
perché non lo siano, e in maggior misura, i movimenti degli  elettroni  nel minuscolo atomo dei chimici. La loro turbinosa velocità
La loro turbinosa velocità intorno al nocciolo carico di  elettroni  positivi esige imperativamente l'applicazione della Teoria
metodo è stato applicato agli  elettroni  da G. P. THOMSON, da RUPP e da altri, e si è mostrato per
ha potuto estendere le misure di lunghezza d'onda anche ad  elettroni  assai più veloci di quelli di DAVISSON e GERMER, giungendo
volt.: RUPP invece ha eseguito le medesime esperienze con  elettroni  lenti (qualche centinaio di volt) rivelandoli sia
dire di sapere ormai tutto sugli  elettroni  e sulla forza elettrica?
anzidetta al caso dei raggi considerati come scariche di  elettroni  negativi.
si ritiene che nei metalli si abbia un certo numero di  elettroni  liberi di muoversi, i quali possono in qualche modo
i quali possono in qualche modo assimilarsi a un gas di  elettroni  che permea gl'interstizî della struttura atomica del
del metallo. Sotto l'azione d'un campo elettrico, questi  elettroni  si spostano nella direzione della forza che il campo
numero del «Philosophical Magazine», che se gli  elettroni  vengono a trovarsi in uno spazio traversato da lunghe onde
da lunghe onde elettriche, esse faranno muovere gli  elettroni  nella loro direzione, provocando così assorbimento di una
 elettroni  sono uno dei costituenti essenziali di tutti gli atomi nei
v. atomo. Essendo contenuti in tutti gli atomi, gli  elettroni  sono naturalmente sempre presenti in qualsiasi sostanza e
proprietà che più direttamente dipende dalla presenza degli  elettroni  è la conducibilità elettrica; propriamente la conducibilità
la meccanica ondulatoria, il comportamento di un fascio di  elettroni  (p. es. un fascio di raggi catodici) è retto da leggi
governano la propagazione di un fascio di onde, come se gli  elettroni  fossero, per così dire, guidati da queste. Tali onde, che
hanno una lunghezza λ che dipende dalla velocità v degli  elettroni  stessi (o dalla tensione acceleratrice V) e che
quindi esattamente quella positiva del nucleo. Questi  elettroni  sono attratti dal nucleo, secondo la legge di Coulomb, con
elettroni); l'atomo di elio avrà nucleo di carica 2e e due  elettroni  planetari, e così via, fino all'uranio (Z = 92) che avrà
(38)) è stata verificata da esperienze eseguite da PONTE su  elettroni  veloci (fino a 17.250 volt) col metodo di DEBYE e SCHERRER,
1000 (la correzione relativistica ammonta a circa 1% per  elettroni  di 10.000 volt).
Magazine» Sir J. J. Thomson, ha dimostrato che se degli  elettroni  sono diffusi in uno spazio attraversato da onde elettriche,
da onde elettriche, queste tenderanno a spingere gli  elettroni  nella direzione dell'onda e assorbiranno quindi parte
tenute alla Society of Arts, un mezzo in cui siano diffusi  elettroni  o ioni si comporta nei riguardi di onde elettriche lunghe
se, nell'interno della terra, non vi sono movimenti di  elettroni  corrispondenti ai movimenti delle onde al disopra di essa.
una linea chiusa o deve terminarsi alle estremità con  elettroni  di segno opposto. Se l'estremità di una linea di forza fa
atomo ad atomo uno scambio di elettroni, o un movimento di  elettroni  in essa. Abbiamo molte ragioni per concludere che i corpi
i corpi che chiamiamo conduttori sono quelli nei quali gli  elettroni  possono muoversi liberamente. Quindi i movimenti dei
incontrando uno strato in cui la concentrazione degli  elettroni  sia di 1100 per centimetro cubo. Per riflettere una onda di
una onda di 100 m di lunghezza occorreranno invece 110.000  elettroni  per cm2, mentre per una onda di 10 m. di lunghezza ne
si accende la lampada essa emette elettroni, e questi  elettroni  o joni negativi, dànno al gas o allo spazio fra il
ciascuna direzione un segmento proporzionale al numero di  elettroni  diffusi in quella direzione ed i diversi diagrammi
i diversi diagrammi corrispondono a diverse velocità degli  elettroni  incidenti: come si vede, per la velocità di 54 volt appare
a essere il costituente della parte esterna dell'atomo, gli  elettroni  sono certamente presenti anche nell'interno dei nuclei (v.
molti aspetti, ai raggi catodici; essi sono costituiti da  elettroni  velocissimi che vengono proiettati spontaneamente fuori dal
energia è dell'ordine di grandezza di quella che avrebbero  elettroni  catodici prodotti in un tubo di scarica azionato da una
diodo, costituito da un filamento incandescente che emette  elettroni  e da una placca che li raccoglie: con il diodo era
un valore coincidente con quello già determinato per gli  elettroni  col metodo della deflessione. Si riconosceva così la
della deflessione. Si riconosceva così la presenza degli  elettroni  in seno agli atomi, e la loro diretta partecipazione al
televisori è il tubo catodico. In esso un pennello di  elettroni  (particelle con carica elettrica negativa) spazza il lato
diventa più o meno luminoso e riproduce i colori. Gli  elettroni  vengono accelerati e deflessi da un potente campo magnetico
la prova che sullo schermo vanno a spiaccicarsi degli  elettroni  non avete che da avvicinare al video una calamita.
soddisfacente la (34): invece nelle esperienze con gli  elettroni  è più comodo tenere fisso l'angolo di incidenza θ e far
che: il momento magnetico dovuto al moto orbitale degli  elettroni  è sempre un multiplo intero di
atomi con cui vengano ad incontrarsi. Ciascuno di questi  elettroni  (elettroni secondarî) dotati di altissima velocità, a sua
invece (quelli dei metalloidi) hanno tendenza ad aggregarsi  elettroni  formando ioni negativi. Se allora poniamo un atomo di un
atomo di un metalloide, per esempio cloro, il C1 avido di  elettroni  si approprierà uno degli elettroni del sodio. Il cloro
cloro, il C1 avido di elettroni si approprierà uno degli  elettroni  del sodio. Il cloro diventerà così uno ione negativo e il
 elettroni  possono venire estratti da un metallo anche per semplice
termoionico (v. termoionici, fenomeni). La quantità degli  elettroni  liberati da un metallo per effetto termoionico cresce assai
che attraversa queste lampade è infatti costituita dagli  elettroni  emessi dal filamento caldo per ottenere un'emissione
il coefficiente di trasmissione , e quindi per il numero di  elettroni  emessi, proprio l'espressione suggerita dai dati
mg è la somma dei vettori corrispondenti agli  elettroni  che costituiscono il corpo (punto materiale) in moto, e
di questa si poteva variare la velocità degli  elettroni  (nelle esperienze descritte la tensione variava da 30 a 370
centrate. Le facce di ottaedro hanno simbolo (111). . Gli  elettroni  erano rimandati indietro dal cristallo, e la loro
di una stretta apertura in modo da raccogliere solo gli  elettroni  diffusi in una determinata direzione ), il quale era
varie posizioni, si poteva studiare la distribuzione degli  elettroni  diffratti pei vari valori dell'angolo θ. Per studiare poi
(elettroni) attraverso lo strato organico attivo. Quando  elettroni  e buche si ricombinano, abbiamo l’emissione di fotoni, cioè
molti casi, in un sistema con due  elettroni  le forze dovute agli spin sono trascurabili in prima
sono realizzate queste condizioni, si dice che tra i due  elettroni  vi è l'accoppiamento di Russel e Saunders.
contiene in generale un nucleo solo ed un numero di  elettroni  tale da neutralizzarne la carica positiva. Per esempio
positivo al centro dell'atomo corrispondente al sole e gli  elettroni  che lo circondano corrispondono ai pianeti.
 elettroni  che si trovano nell'interno dei metalli, o delle altre
che la lunghezza d'onda λ dipenda dalla velocità v degli  elettroni  secondo una legge del tipo
studi. Il dispositivo generalmente usato per lanciare degli  elettroni  con una data velocità consiste (v. fig. 9) in un filo
corrente il quale emette, per effetto termoionico, degli  elettroni  di piccola velocità: di fronte al filo vi è poi una sottile
un potenziale positivo rispetto al filamento, cosicchè gli  elettroni  emessi da questo si trovano in un campo elettrico che li
e se si suppone trascurabile la velocità, con cui gli  elettroni  sono espulsi dal filamento, si vede, applicando il teorema