discorreva qui coll'amico Gian Luca; - disse il magnifico | Bendinello | Sauli. - Già, già, coll'amico Bendinello; - ribadì il |
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e il Senato non ha da metter bocca. - Si farà; - postillò | Bendinello | Sauli. - E per l'altra, - riprese il Serenissimo, - se |
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ragione o pretesto. Quando accadeva che sopra una questione | Bendinello | dicesse la sua opinione, Gian Luca non fiatava; e così |
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la sua opinione, Gian Luca non fiatava; e così stava zitto | Bendinello | quando avesse opinionato Giaa Luca: i dispareri, se |
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restando anonimi, come le fave. E quel giorno il magnifico | Bendinello | Sauli, come fu ritornato a casa, ebbe un colloquio breve ma |
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è da vendere. Vi riverisco. - Con queste parole il senatore | Bendinello | Sauli prese commiato da Geronimo scappandogli di mano alla |
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fatta or ora la conoscenza del magnifico vostro collega... | Bendinello | Sauli. - Gian Luca inarcò le ciglia, e stette per quattro |
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trovato a faccia a faccia con quell'Aristofane ligustico di | Bendinello | Sauli? Ma sì, per tutti i diavoli! e avrebbe dovuto |
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parve, mentre tutti gli rendevano il saluto, gli parve che | Bendinello | Sauli lo guardasse con una certa aria insolita, tra |
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collega; debbo farvi delle scuse. - A me?- rispose | Bendinello | Sauli. - Non vedo la ragione... - C'è, c'è, e voi lo sapete |
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nella Darsena? - La botta era resa, e il magnifico | Bendinello | ne fu colto in pieno. - Che discorsi son questi? - esclamò. |
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vostra Eccellenza permette... - Anzi! - rispose urbanamente | Bendinello | Sauli. - Con chi ho l'onore di parlare?... - Perdoni;- |
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anche essere un ignoto; ma a nessuno è ignoto il valore di | Bendinello | Sauli. - Non era un rispondere a tono; ma neanche poteva |
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che amano prondere il giro largo. Nè il senatore | Bendinello | aveva ragione di inalberarsi con quello sconosciuto, che si |
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da Carlomagno? O aspetta, - e qui la voce del senatore | Bendinello | prendeva un'intonazione acutamente sarcastica, - o aspetta |
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magnifico | Bendinello | Sauli non era amico del magnifico Gian Luca Balbi. Perchè? |
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sciocco! Ahi misera creta umana! Così l'uno per l'altro, | Bendinello | Sauli e Gian Luca Balbi, senatori ambedue, ambedue nel |
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adunanza non facevano altro che bisticciarsi; quello che | Bendinello | proponeva era strenuamente combattuto da Gian Luca, con un |
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che Gian Luca stimava il miglior partito, era dichiarato da | Bendinello | il peggiore, con una foga di discorso, che faceva pensare a |
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soggiungeva egli ridendo, «eccetto che i nostri magnifici | Bendinello | e Gian Luca si adattino a lasciar arbitra dei lor riveriti |
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caritatevolmente le male parole. Quelle del magnifico | Bendinello | andarono subito agli orecchi del magnifico Gian Luca. - II |
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di stizza. Il partito è buono per tutt'e due; credete che | Bendinello | non lo senta? - Senta quel che gli pare; - ribatteva Gian |
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lo sguardo laggiù, gli venne anche veduto il senatore | Bendinello | che usciva dal suo palazzo, ed era stato fermato proprio |
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guardare in quell'altra, donde gli apparve la figliuola di | Bendinello | Sauli. Tu la vedi ora dipinta in quel quadro, bellezza |
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lo spiritello stizzito. - Arduina, figlia del senatore | Bendinello | Sauli, abitava colà; Geronimo Balbi abitava qui; si videro |
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