Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: indefinito

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che si consuma per goderli si distribuisce sopra un corso  indefinito  di tempo; e la sensazione, arrivata al punto massimo di
degli enti ( «peras»). E si dicea che l' unione dell'  indefinito  coll' uno costituisca l' essenza stessa degli enti, ossia
constano di uno e di molti, e contengono in sè il fine e l'  indefinito  » ». Applicando poi questo principio alla dialettica,
questa si presenta da prima alla mente come « un uno, ma  indefinito  ». Quest' uno indefinito altro non è che « una pluralità
prima alla mente come « un uno, ma indefinito ». Quest' uno  indefinito  altro non è che « una pluralità indefinita », la quale
nel suo seno, ma non distinti, di maniera che quest' « uno  indefinito  »di Platone non è altro che la stessa diade informata dall'
è ogni genere. Convien analizzare accuratamente questo uno  indefinito  e trovare tutte le unità che contiene, una per una, di
che vi si contengono, rimane ancora qualche cosa d'  indefinito  (la realità pura); perciò, alludendo a questo indeterminato
ciò che dice pure Aristotele, che Platone, « « invece dell'  indefinito  come uno » [...OMISSIS...] «de' Pitagorici, pose la dualità
lo stesso Aristotele che il pari ( «to artion») (3), era l'  indefinito  pe' Pitagorici. Ora, che differenza ci passa tra il pari e
A me sembra di non poter assegnare altra differenza tra l'  indefinito  dei primi Pitagorici, e quello di Platone, se non questa. I
se non questa. I Pitagorici presero il pari come l'  indefinito  senza specificare i diversi indefiniti. Essi avevano
indefiniti. Essi avevano probabilmente osservato che ogni  indefinito  non è perfettamente uno, e nè pure è qualche cosa di
non atte a chiudere una figura; onde a rappresentare questo  indefinito  si prendeva la linea (1); 3 quello della materia corporea
erano dunque i tre indefiniti di Platone. Ma in ogni  indefinito  c' è un carattere comune, e questo si è che non può formare
già non sarebbe indefinito, ma finito e determinato. Ogni  indefinito  dunque involge in sè il concetto d' una pluralità
i numeri. Il che parmi essersi veduto da Filolao, che all'  indefinito  attribuì « il molto »(2), e anche noi abbiamo riconosciuto
n. 13.4). Per dimostrare appunto la deficienza dell'  indefinito  dall' uno, quello fu significato colla diade . Ma conviene
avrebbe avuto la forma dell' uno, e perciò era un quanto  indefinito  come nel genere, o anche indefinibile come nella realità,
state opportune a dimostrare meglio la natura dell'  indefinito  deficiente dall' unità e contenente un quanto
che riceve la forma, si determini (1). Riguardato l'  indefinito  a questo modo, s' intende perchè dicessero, che non aveva
uno facevano venire tanto il pari quanto l' impari, l'  indefinito  e il finito (4). Ma più importante ancora per la scienza è
l' uno , che i Pitagorici riconoscevano esser causa dell'  indefinito  ad un tempo o del binario, e del definito cioè del
Stallbaum, che Platone l' abbia ammesso (2), quando pure l'  indefinito  e il materiale è pur anche la diade indefinita per Platone,
che si riferiscano quelle parole di Proclo dove dice l'  indefinito  uno « « esser similissimo all' uno e ordinato prossimamente
dunque Aristotele potè dire che Platone divise in due l'  indefinito  de' Pitagorici posto da essi come uno? (4). Ciò mi pare
distinto più avanti, Platone osservò, che, fino a che l'  indefinito  si considerava come uno, non era puramente indefinito,
dell' uno sotto il quale si conteneva: sciolse dunque l'  indefinito  anche da questa forma, e allora non rimase più che l'
anche da questa forma, e allora non rimase più che l'  indefinito  puro che è in potenza ugualmente « grande e piccolo »; ma
nello stesso luogo dicendo: [...OMISSIS...] . Così il puro  indefinito  è per Platone la diade non considerata come uno, ma in uno
di modo che non si può direttamente concepire; l' uno  indefinito  poi è la stessa diade concepita, cioè vestita dell' uno che
vestita dell' uno che le dà forma ed essenza (2). L' uno  indefinito  di Platone non è la pura diade, ma un uno che ha in seno la
ma da un uno, che aveva nel suo seno per subietto l'  indefinito  (II significato, vedi sopra, p. 14). Del pari apparisce dal
tanti, quante differenze si potevano ricevere in quell'  indefinito  contenuto nell' uno, rimanendo tuttavia in fine ancora un
specie o numeri (1); e Simplicio dice che poneva un  indefinito  anche negli intelligibili (2). Or abbiam veduto che dall'
negli intelligibili (2). Or abbiam veduto che dall' uno  indefinito  la mente, secondo Platone, prima trova un' idea, poi due o
non si fermi a sapere soltanto che c' è in esso un numero  indefinito  d' idee (grande o piccolo), ma che ne rilevi il numero
all' ultimo. Così la mente dall' uno ritrae un numero prima  indefinito  (grande o piccolo), e poi un numero definito, e questo,
la specie (3). Il numero dunque, fino a tanto che è ancora  indefinito  e sommerso nell' uno primo, è l' indefinito intelligibile,
che è ancora indefinito e sommerso nell' uno primo, è l'  indefinito  intelligibile, ossia la materia ideale; quello poi che
reale . Ci sono dunque per Platone tre indefiniti: l' uno  indefinito  , che è l' uno in quanto ha nel suo seno ogni altro
e risponde all' «apeiron en dynamei» di Proclo; il numero  indefinito  , o la materia ideale, che risponde all' «apeiron en poso»;
ideale, che risponde all' «apeiron en poso»; e il quanto  indefinito  , o la materia reale, che risponde all' «apeiron en
Ci pare dunque indubitato doversi distinguere l' uno  indefinito  di Platone dalla materia ideale e dalla materia reale nel
dall' uno ogni moltiplicità, non parli dell' uno primo  indefinito  rispetto alla mente nostra e a quel che contiene, ma parli
Pitagorici traessero i loro due principii, il finiente e l'  indefinito  , da tradizioni orientali, che ascendono fino ai primi
non i due originarii di Pitagora, cioè, il finimento e l'  indefinito  , applicati a generi di cose i più comuni e facili a
numerico (1). La prima coppia adunque, il finimento e l'  indefinito  , era come il tema di tutta la serie, i due principii
n' aveva il dispari e il pari; l' uno finiente, e l' altro  indefinito  subietto di divisione (2). Doveva pure l' indeterminato o
subietto di divisione (2). Doveva pure l' indeterminato o  indefinito  presentarsi alla mente in due modi, cioè or nell' uno or
Avendo dunque concepito Platone il determinante e l'  indefinito  determinabile sotto questo secondo aspetto, egli pose l'
e la diade, la pluralità, il grande e piccolo, come  indefinito  determinabile. Dal che risulta, che Platone non avrebbe già
», è un' applicazione de' concetti di finiente e d'  indefinito  alle relazioni di luogo, e risponde alla settima categoria
« il quieto e il mosso », i concetti di finiente e d'  indefinito  s' applicano a uno de' fenomeni più importanti e
gli enti speciali escono dall' oscurità primitiva dell'  indefinito  in cui giacciono. Non è che l' idea dell' essere, la
i due elementi dell' ente finito, cioè il finimento e l'  indefinito  (quest' è il grande e piccolo): il primo quand' è uscito è
per Platone, è l' idea specifica , che unita all'  indefinito  diviene forma: questa forma rispetto alle menti è la specie
specie che rende visibili, cioè intelligibili gli enti: l'  indefinito  è la materia, cioè quell' elemento che ricevendo la forma
si presenta come un uno indefinito, e questo risponde all'  indefinito  come uno [...OMISSIS...] de' Pitagorici, da distinguersi
dall' Uno primo e assoluto, causa di tutto. Circa l' uno  indefinito  dunque, che si presenta alla mente, la dialettica di
di Platone fece due cose: 1 Scompose l' uno dall'  indefinito  e mostrò che a) l' uno separato così da ogn' altra cosa,
che svolge nella prima parte del Parmenide; b) l'  indefinito  così separato dall' uno rimanea pure per sè
quindi in ogni genere, che è appunto un uno dialetticamente  indefinito  , tutte le specie, e nelle specie tutte le qualità
dal pensiero astraente; 2 l' uno dialettico , l' uno  indefinito  (genere più o meno esteso), su cui s' esercita l' analisi
unità che la materia ideale vestita d' unità, cioè l'  indefinito  che rimane in fine indefinibile: 2 quando nell' uno
Comincia dunque la dialettica ad esercitarsi sull'  indefinito  e finisce pure nell' indefinito. L' indefinito, da cui
staccati rimanevano infecondi; ma sì l' uno , per la mente,  indefinito  , cioè avente nel suo seno una materia ancora indefinita.
le figure geometriche, è conseguente che avessero il loro  indefinito  e il loro finimento: e anche in questi per la stessa
[...OMISSIS...] : dove si vede che parla dell' « uno  indefinito  », cioè dell' uno che ha nel suo seno la materia non ancora
« la potenza di tutte le cose » [...OMISSIS...] , e l' «  indefinito  » «aoriston» (2), e non senza contraddirsi vuole che unità
fa che un tal tempo possibile sia infinito , ma solamente  indefinito  , a quel modo appunto che alla quantità possibile della
coll' esser libero che è una perfezione; e l' essere  indefinito  , che è un' imperfezione, coll' essere infinito che è una
bianca, pronta sempre a partire; ogni tanto un sorriso  indefinito  le sfiorava le labbra, una mestizia le compariva in volto;
tal quale torpore della intelligenza, un che di vago e di  indefinito  che ci avverte della stanchezza del cervello. Alcune
e minerali ammettono anche i protisti, regno confuso e  indefinito  in cui vengono messi tutti i bacilli moderni che vengono
del rossore o della pallidezza del volto e il senso  indefinito  che ne risentono talvolta le viscere, provano infine che
scuotersi d'addosso nella frescura notturna l'opprimente,  indefinito  malessere portato via da casa Grippa di San Celso.
nell'insieme armonioso della terra e del cielo un benessere  indefinito  e infinito che veniva da tutte le cose e in tutte le cose
nell'insieme armonioso della terra e del cielo un benessere  indefinito  e infinito che veniva da tutte le cose e in tutte le cose
e piccole maldicenze, intrecciano flirts, mentre un  indefinito  "Ufficio d' igiene" li sta schedando, sta recingendo la
il sangue e lo lasciava turbato e sconvolto, con un  indefinito  senso, che egli non distingueva bene se di rancore o di
paesaggio erano spariti: il quadro acquistava il grandioso  indefinito  del bozzetto. Sparivano nell'ombre i lineamenti e restavano
alla quale si mescolava, di giorno in giorno, un sentimento  indefinito  ... - Di grat itudine? Di affetto? - Non lo capiva bene; ma
dai primi giorni mi ero lentamente sentito invadere da un  indefinito  inesplicabile senso di sgomento, che mi rendeva pensoso e
fra i rovi e gli sterpi mi trovavo in un punto altrettanto  indefinito  quanto quello da cui mi ero mosso. Camminai ancora per ore,
Prima, che divenne presto mia amica; ed un nugolo  indefinito  di ragazze solide come querce, non si capiva se militari o
creatura da nascere; e se ne rallegrava, provando pure un  indefinito  terrore di quel momento, e non per sé, ma per coloro che
i suoi terrori, a spiegarle che cos'era quello sgomento  indefinito  che le faceva sentire freddo e male al cuore! Se Ashley...
ad appartenere alla NATCA, e mi è stato affidato a tempo  indefinito  non solo come premio, ma anche perché io ne sperimenti gli
ciascuna tutte le altre cose, che non son essa, e perciò è  indefinito  il numero di quelle entità ch' essa non è punto. Ora
dice che soprastando la Causa ai due elementi del mondo, l'  indefinito  e il fine, li congiunge e congiungendoli li adorna e
è creato, è il composto [...OMISSIS...] di due elementi, l'  indefinito  [...OMISSIS...] e il fine o finiente [...OMISSIS...] . All'
[...OMISSIS...] e il fine o finiente [...OMISSIS...] . All'  indefinito  appartiene la materia corporea, al fine l' anima, e però d'
sua indefinita, per questo stesso è immutabile . Poichè l'  indefinito  è quello che riceve il più e il meno, [...OMISSIS...] , e
non è, nè può essere come il Bene del mondo, composta d'  indefinito  e di definito: il che fa ben intendere che la vita della
agitarsi dentro di me, e per effetto di essa, un sentimento  indefinito  di sentimenti dolcissimi provati una volta, che ora venivan