Prega: la sua anima si innalza a Dio. Il fanciullo non vede | Iddio | con gli occhi del corpo, ma l'anima raccolta lo sente |
Quartiere Corridoni -
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e consegnò subito le tortorelle a San Francesco. - | Iddio | vi ha creato tortorelle perchè voliate libere nel cielo: |
I miei amici di Villa Castelli -
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all'improvviso. La bimba subito lo raccolse e ringraziò | Iddio | perchè avrebbe portato un fiore nuovo alla sorellina |
I miei amici di Villa Castelli -
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vai me 'n vo! - Allor tu vieni al placido tetto ove veglia | Iddio | su un povero pastor: corro a portargli l'umide rose del |
Trasparenze -
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d'angeli siete! E certo in ciel si compie una giustizia: | Iddio | premia le spente vittime del lutto e dell'oblio, e ripara e |
FIABE E LEGGENDE -
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visi con la barba di tre giorni. - Grazie, cari, buon anno. | Iddio | ci conservi la pace, il lavoro, la salute e ci protegga |
Quartiere Corridoni -
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Creatore. La fede è l'omaggio della mente alle verità che | Iddio | ne ha rivelate, credendole quantunque non arrivi ad |
La giovinetta educata alla morale ed istruita nei lavori femminili, nella economia domestica e nelle cose più convenienti al suo stato -
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e portare con animo pacato e forte la tribolazione con cui | Iddio | esperimenta la tua virtù. Non imitare le scioccherelle, che |
La giovinetta educata alla morale ed istruita nei lavori femminili, nella economia domestica e nelle cose più convenienti al suo stato -
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rubommi in giardino! (Se fu per fame che alcun lo rapiva, | Iddio | nol vegga l'agreste bottino). Intirizzisco se schiudono |
Penombre -
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di veri pranzi sembra che non se ne parli più, ringraziando | Iddio | se si riesce a mangiare!) II servizio all'italiana richiede |
Per essere felici -
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sventure, quaeque ipse miserrima vidi et pars aliqua fui; | Iddio | faccia che Napoli non divenga una terza volta fatale |
VIII Legislatura – Tornata del 20 maggio 1861 -
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(in certa misura) il fattore stesso natura,cioè il cosmo. | Iddio | conduce misteriosamente le genti in determinate sedi del |
Trattato di economia sociale: La produzione della ricchezza -
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genio, se il marchio del vate son l'onta e la gloria che | Iddio | gli ha serbate, oh intatte ritornino le età che son morte; |
Penombre -
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il cuore in tutte le loro azioni. In quanto a me ringrazio | Iddio | di questa particolare conformazione della metà del genere |
Galateo morale -
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pertanto, o figliuole, il sentimento della pietà, che | Iddio | ha messo così potente nel cuore della donna, ed |
La giovinetta educata alla morale ed istruita nei lavori femminili, nella economia domestica e nelle cose più convenienti al suo stato -
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e si lagna la creazione. Crederò, se tu credi, a questo | Iddio | senz'occhi e senza trono; se ti piace e ti serba al tetto |
Penombre -
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uno pe’ ride. Si ride nun è sségno cattivo; ma ssi ppiagne, | Iddio | ve ne scampi! Apposta si a ccasa, a le vorte, ciavete |
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA -
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parventi” per l'anima la quale si abbandona ad essa e vive. | Iddio | dà alla coscienza nostra la luce della fede, non perché |
La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi -
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allor che i Mali intorno scaraventansi a frotte, e par che | Iddio | dimentichi le misere creature, come s'Ei pur dormisse nelle |
FIABE E LEGGENDE -
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ardentemente tutte le aspirazioni, tutti i desiderii che | Iddio | diede per attributi alla nostra natura. E tutti domò, tutti |
Galateo morale -
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e dell'oro più preziosa, è la Carità, con cui amasi | Iddio | al dissopra di tutto, ed il prossimo come noi stessi per |
La giovinetta educata alla morale ed istruita nei lavori femminili, nella economia domestica e nelle cose più convenienti al suo stato -
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accetta la buona volontà invece dell'opera, e più guarda | Iddio | quanto amate che quanto fate. Ritenete in ogni caso che |
La giovinetta educata alla morale ed istruita nei lavori femminili, nella economia domestica e nelle cose più convenienti al suo stato -
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intorno ai doveri della proprietà privata; — per essi | Iddio | è il sovrano padrone della terra, che la destinò alla |
Trattato di economia sociale: La produzione della ricchezza -
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controllare oggi quali e quante erano le specie di che | Iddio | popolò la terra. Il grande morfologo fondatore |
Elementi di genetica -
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che mi chiedete « qual differenza passi tra il modo con cui | Iddio | si trova in tutte le cose, e quello con cui si trova nell' |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e a farmi intendere. Dobbiamo dunque prima considerare che | Iddio | si trova in tutte le cose ugualmente colla sua essenza, il |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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possono conoscerla, perchè non hanno intelligenza. Quindi | Iddio | non è presente a queste cose in modo da essere da esse |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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del mondo, ma con una cognizione molto imperfetta. | Iddio | dà a quest' uomo l' esistenza come agli altri esseri |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Quest' uomo dunque non solo è presente a Dio, ma anche | Iddio | comincia ad esser presente a lui, perchè comincia ad esser |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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mente essendo più serena, il suo cuore più retto, conoscerà | Iddio | meglio d' un altro che avesse l' intelletto oscurato dalle |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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il giusto e l' empio; tuttavia al giusto sarà più presente | Iddio | che all' empio, anche considerato il solo ordine naturale; |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Iddio, ma anche lo possiede e lo gode. A quest' uomo | Iddio | non dà solamente la esistenza come agli esseri inanimati, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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ma gli dà di più sè stesso. Per intendere dunque come | Iddio | sia presente nell' anima del giusto, conviene intendere |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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presente nell' anima del giusto, conviene intendere come | Iddio | doni a questo sè stesso. La differenza tra il conoscere col |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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lume naturale che c' è Dio, e 'l possederlo di quelli a cui | Iddio | ha dato sè stesso, è tanto grande, che non si può misurare, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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è giusta, cioè incorporata a Gesù Cristo e a lui fedele, | Iddio | non dà solo quello che dà a tutti gli altri uomini, ma dà |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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ricchezze e con questa manifestazione e comunicazione di sè | Iddio | dimora nelle sole anime giuste e sante, e in questo modo |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e contenti. La fede ci dice che se cangiano gli uomini, | Iddio | è sempre il medesimo, sempre buono essenzialmente, e che è |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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anzi di tener sospeso e di protrarre indefinitamente! Ma | Iddio | conosce i tempi e i momenti, e perciò non finirò mai di |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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manca punto il vero spirito e lo zelo del santo officio che | Iddio | al presente vi ha affidato; e non dubito punto, che |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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nei religiosi esercizii, ma bensì aiutato in questi, perchè | Iddio | sparge le sue grazie in abbondanza nelle anime umili che lo |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e non v' investite del santo spirito dell' Istituto a cui | Iddio | vi ha chiamato, e non volete esser docile e ubbidiente, non |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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intenzione e il desiderio di volere tutto quello che vuole | Iddio | e come lo vuole Dio », senza discendere in particolare a |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Dio », senza discendere in particolare a conoscere ciò che | Iddio | vuole, ed eseguirlo. Quello che Iddio vuole da noi, lo |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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a conoscere ciò che Iddio vuole, ed eseguirlo. Quello che | Iddio | vuole da noi, lo dobbiamo rilevare: 1 dall' insegnamento di |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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2 dalla volontà de' Superiori, che rappresentano | Iddio | sopra la terra, onde Cristo ha detto: « Qui vos audit, me |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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col pretesto che facendo così « si dubiterebbe che | Iddio | non potesse reprimere i moti disordinati della natura ed |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e contraddirli noi stessi colla grazia divina, giacchè | Iddio | non vuole operare la salute di coloro che si stanno passivi |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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quasichè i santi che hanno fatto tutto ciò avessero offeso | Iddio | col varcare i confini da lui posti. E` un errore gravissimo |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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i beni naturali, di cui si può godere, come un segno che | Iddio | vuole che la natura riceva sempre maggiori sollievi, e non |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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ed esercitandola. Sebbene si possa e si deva sperare che | Iddio | dia sempre a quelli che lo servono, il necessario vitto e |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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concepire « la più ferma speranza che di mano in mano che | Iddio | andrà purificandomi da' miei difetti, aggiungerà sempre |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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di gran cose vorrà egli per questo operare in me », quasi | Iddio | non voglia anzi servirsi delle tribulazioni e afflizioni |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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« Fino a tanto che io mi aveva ancora molti difetti ecc., | Iddio | andò pian piano purgandomi de' miei difetti ecc. »; |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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dico, che questi ottengono il loro fine. Poichè se | Iddio | vuole da essi molte opere esterne, il fa loro conoscere per |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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quest' azione sia regolata in tutto dall' ubbidienza. Nè | Iddio | lasciò mai mancare all' Istituto opere di carità esterne in |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Sì, conviene, o carissimi, che ciascuno esulti e ringrazii | Iddio | nel vedersi membro di questa società, che si propone di |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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lodi. Oh che possiamo consumare il nostro sacrificio! che | Iddio | lo assuma in odore di soavità! Rallegratevi a mio nome coi |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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bene; e i parenti non iscapiterebbero perciò: giacchè | Iddio | premierebbe forse la generosità di questo adoratore che |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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detta lo spirito; perchè quando abbiamo lo spirito retto, | Iddio | mett' egli in ordine gli oggetti delle nostre preghiere, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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. No, se s' intenda bene: perchè in quel numero si dice che | Iddio | vuole tutti santi, e che perciò si dee pregare per tutti: |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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ma adorare gl' imperscrutabili giudizi di Dio, e lodare | Iddio | egualmente. Questo vuol dire il citato numero. Onde se uno |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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la terza norma. Eccovi, mio carissimo, soddisfatto: servite | Iddio | con semplicità e pregatelo nella rettitudine del vostro |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Spendete pure il bisognevole con santa discrezione, e | Iddio | vi conforti, santifichi, benedica. [...OMISSIS...] |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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ci rallegriamo dei doni e delle grazie che ci ha date | Iddio | e delle buone azioni che per sua grazia facciamo, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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produce? Di qui anche il gran bene delle tribolazioni che | Iddio | provvidenzialmente distribuisce ai suoi servi, e colle |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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stantechè questo è cosa totalmente diversa da quelli, e | Iddio | solo chiaramente il vede. Talora nondimeno la riflessione è |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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sommessione ed obbedienza ad ogni suo desiderio e cenno. | Iddio | m' è testimonio, che non mento: non ho mai desiderato altro |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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come si stia, perchè tante volte è impossibile il saperlo; | Iddio | solo lo sa, perchè è quegli che scruta i reni e i cuori. |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Anche quando un' anima avesse la disgrazia di offendere | Iddio | gravemente, deve pentirsi e confessarsi, e poi ricominciare |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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ha le idee vere e il pensiero di ferro, ecc. ecc. Voglia | Iddio | concedere a'suoi giorni ogni felicità e preservarla da ogni |
Galateo morale -
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pur nelle sorti avverse, dona a chi segue la sua legge | Iddio | d'esultanza o d'oblio! Né più il pastore, dalle prime |
Trasparenze -
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Ed al pianeta che è tuo soggiorno, o fanciulla, arrise | Iddio | uno suardo di specialissimoa affetto; perchè, quantunque |
La giovinetta educata alla morale ed istruita nei lavori femminili, nella economia domestica e nelle cose più convenienti al suo stato -
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de' cieli. Perchè noi potessimo eseguire il suo comando, | Iddio | ci ha fatto il cuore capace di un amore infinito: Egli |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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de' cieli. Perchè noi potessimo eseguire il suo comando, | Iddio | ci ha fatto il cuore capace di un amore infinito: Egli |
La giovinetta campagnuola -
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i luoghi e le persone, dove e colle quali s'offende | Iddio | senza rispetto. Amate che fuggano le parole disoneste, ogni |
La giovinetta educata alla morale ed istruita nei lavori femminili, nella economia domestica e nelle cose più convenienti al suo stato -
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va : bardo futuro, a lei mi sposi un'ode, e nell'azzurro | Iddio | mi accoglierà. |
Penombre -
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esauditi, e chiedono di essere dirizzati sulla retta via. | Iddio | ha detto e ripetuto che è riservata la vittoria a chi |
L'angelo in famiglia -
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a sostenere valorosamente la lotta, facendoci conoscere che | Iddio | è sempre pronto a darci il premio se da valorosi pugniamo! |
L'angelo in famiglia -
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Ed a rammentarvi la naturale vostra destinazione, volle | Iddio | che non camminaste curve verso la terra, come i bruti, ma |
La giovinetta educata alla morale ed istruita nei lavori femminili, nella economia domestica e nelle cose più convenienti al suo stato -
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non guari forse discosto dalle regioni del Caucaso formò | Iddio | la coppia dei nostri progenitori; ed essa, la schiatta |
La giovinetta educata alla morale ed istruita nei lavori femminili, nella economia domestica e nelle cose più convenienti al suo stato -
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di rose (anzi, oggi, ai più complicati profumi di «Coty»), | Iddio | non sa che cosa farsene! Sono soldati di pasta frolla, che |
Signorilità -
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fertili; e visse a lungo felice, vicino al suo Giuseppe. | Iddio | non lascia mai il giusto nell'abbandono. (Salmo 36, v. 29). |
Quartiere Corridoni -
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infatti ciò che vi ha di pù prezioso, di più venerando dopo | Iddio | fra gli uomini, le domestiche affezioni. Allorché dici |
Galateo morale -
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quanto gli è possibile, il danno arrecato, se no, non | Iddio | soltanto, ma anche gli uomini vendicheranno l'offesa. La |
La giovinetta educata alla morale ed istruita nei lavori femminili, nella economia domestica e nelle cose più convenienti al suo stato -
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